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Avengers Tower, 2013
-Romanoff!
   La voce di Tony Stark risuonò nella Avengers Tower e non prometteva nulla di buono.
Natasha alzò esasperata lo sguardo dai documenti che stava sfogliando. Era come minimo la dodicesima volta che Tony la chiamava.
Le prime otto era stato per chiederle consiglio su una missione che gli aveva dato Fury, quelle dopo o per chiederle di uccidere Clint che non faceva altro che saltellare qua e là strillando "Tony ama Pepper! Tony aaaaama Pepper" totalmente a caso.

-Tony? - rispose cercando di controllare la voglia di strangolarlo.

Il genio, miliardario, play boy, filantropo la squadrò per un attimo, poi si decise a parlare.

-Sai che ieri Rogers mi ha chiesto di te?
   Natasha avvampò, fino a diventare dello stesso colore dei suoi capelli, ma cercò di simulare un tono indifferente.

-E cosa voleva? - rispose.

-Oh, sapere come stessi. E mi ha detto di dirti che tornerà presto dalla missione che gli ha affidato Fury - Tony aveva un sorrisetto sulle labbra che non piaceva per nulla a Natasha.

-Dove vuoi arrivare, Tony?

-Perché pensi che io voglia arrivare a qualcosa?

-Perché hai un sorrisetto idiota stampato in faccia - Natasha lo guardò male.

-Dico solo che C. G...

-C.G? - lo interruppe Natasha.

-Capitan Ghiacciolo - spiegò in fretta Tony, che doveva assolutamente dire quello che aveva in mente - e comunque, Romanoff, si vede lontano un miglio che ci prova con te... In stile anni '40 ovviamente - Tony sghignazzò.  Natasha era una impassibile.

-Ma fammi il favore - sbuffò irritata.

-È rossore quello sulle tue guance, Romanoff? - la stuzzicò Tony.

-Sí, dovuto alla voglia di strangolati, Tony - commentò, gelandolo con i suoi occhi da gatta.

-Okay, sei inquietante quando fissi così la gente, lo sai?

-Tony, io torno a quello che stavo facendo, o Fury mi ucciderà, e stai pur certo che se verrò uccisa a causa tua, resusciterò apposta per strangolarti.

-Che grazia, Romanoff - Tony riprese a sghignazzare.

Natasha tornò alla sua postazione sbuffando sonoramente.
Da dietro un muro, spuntò all'improvviso un urlante Clint.

-Romanogeeeeers - urlò.

Dalla pistola sempre pronta di Natasha partí un colpo. Si sentí un rumore di vetri che venivano infranti. Natasha alzò lo sguardo.

-Cavolo, non ti ho preso solo perché guardavo da un'altra parte - mormorò fra sé e sé.
Clint si ritirò in un rispettoso e impaurito silenzio.

-Oh, dai! Ora mi tocca far riparare la finestra! - si lamentò Tony.

When it's all over - |Romanogers|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora