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Natasha era profondamente indecisa.
Non sapeva se buttarsi dalla finestra o buttare Tony dalla finestra.
Il motivo era molto semplice.
Dopo che lei, Steve, Pepper, Happy, Rhodey,  Clint e il vicino gli avevano vietato di organizzare un'enorme festa di fine anno, Tony aveva organizzato una gigantesca enorme festa di fine anno.

Mancavano due settimane a Capodanno, non era nemmeno passato Natale e già Tony stava strappando una bottiglia dopo l'altra, brindando a qualunque cosa.
Nella torre c'erano tappi di sughero e bottiglie vuote sparse ovunque, festoni appesi anche ai tavoli e un numero impressionante di alberi di Natale.
Natasha odiava profondamente le feste di Tony. Facevano un baccano assurdo, duravano all'inverosimile e ne uscivano sempre tutti ubriachi fradici, tranne lei, Pepper e Steve.
Passava le sere chiusa nella sua stanza, coi tappi nelle orecchie, cercando di non sentire i caos che facevano di sotto.

__

Natasha entrò nella cucina della torre.
Sul piano di lavoro era appoggiato un plico di fogli. Immaginando che fosse un rapporto su una missione, lo aprí e si ritrovò a leggere una lunga lista di nomi.

-Ossignore - sbuffò.

-Linguaggio - disse Steve, comparso alle sue spalle.

-Non è una parolaccia, Steve!

-Cosa leggi? - la ignorò Clint, comparendo anche lui.

-La lista degli invitati alla festa di fine anno e... Dio, ha invitato anche il proprietario dell'enoteca!

-Meglio ingraziarselo, gli farà lo sconto per la milionesima bottiglia che comprerà - shignazzò Clint, versandosi dell'acqua.

-Sarà un inferno - decretò sicura Natasha.

-Magari non sarà poi così male...- provò a dire Steve, che non aveva mai partecipato ad una festa di Tony.

-OH, no, credimi - lo interruppe Natasha - a quella dell'anno scorso non c'eri perché eri con Peggy, ma.. È stato davvero un inferno.

-Già - commento convinto Clint - C'era Thor che ballava la macarena sul tavolo, ubriaco fradicio.

-Ha... Ha fatto ubriacare Thor? - chiese divertito Steve.
Natasha ebbe una sorta di scombussolamento interno vedendo Steve sorridere.

-Non sai quanto. È da questo che si riconoscono i grandi uomini - Clint gonfiò il petto - io infatti...

-L'hai raggiunto subito, insieme a Tony e io e Pepper vi abbiamo trascinati via tirandovi per le orecchie - completò Natasha, perdendosi per un attimo nel sorriso di Steve.

-Beh, non possono far ubriacare un super soldato, no? - sorrise Steve.

-Non saprei, sai com'è, dopo due brindisi a base di liquore asgardiano... - disse Natasha. Al solo ricordo di quell'unico bicchierino che aveva bevuto si sentiva la gola e l'esofago in fiamme.

-Quella dell'ultimo dell'anno del 2011 è stata la migliore- rammentò Clint, con l'aria di uno che parla di un passato glorioso.

-È stata la peggiore in assoluto - ribatté Natasha - persino Nick era ubriaco... Io e Pepper quella sera volevamo spararvi.
Poi però vi siete addormentati tutti di colpo.

-Bei tempi - commentò Clint - e che ronfate dopo.

-Certo, dopo. Dopo che avevate allegramente distrutto casa e ballato il tango con le armi ancora da collaudare - gli ricordò Natasha.

Steve rise e lo stomaco di Natasha fece un paio di salti mortali.
Non riusciva a staccare li sguardo dagli occhi blu cielo di Steve, che sorridevano più della sua bocca.

-Comunque prima c'è Natale - disse Steve - mi piace fare i regali di Natale - i suoi occhi erano fermi su Natasha, che avvampò.
Steve aveva intenzione di farle un regalo?
Abbassò lo sguardo, incapace di reggere quello di Steve. Cosa le succedeva? Era arrivata al punto di non riuscire nemmeno più a guardarlo negli occhi senza essere improvvisamente assalita dalla voglia di baciarlo?

Questo è amore, miss Romanoff?

Di bene in meglio, ora la sua coscienza aveva la voce di Loki.

No, tesoro sono sempre io.

Ti pareva, pensò Natasha irritata.

L'amore è per bambini, sono in debito...

Non essere ridicola Natasha, non sei in debito con Steve, parlavi di Clint... Era diverso.

Diverso perché per Clint non provi nulla, tesoro.

-Oh, ma sta' un po' zitta - mormorò Natasha.

-Cosa? - chiese Steve.

-Eh? Niente, niente, pensavo... - Natasha si morse la lingua - Devo andare a finire una cosa...

A chi pensavi?

Occielo, stai un po' zitta; ripeté nella sua mente Natasha salendo le scale, diretta in camera sua.

Bella figura comunque.

Grazie, lo so; Natasha era convinta che parlare con la propria coscienza non avrebbe giovato molto alla sua salute mentale.

When it's all over - |Romanogers|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora