Steve sapeva di aver scatenato un casino. Era entrato in una stanza a caso, per cercare Natasha e si era ritrovato davanti una sfilza di ragazzine sugli undici anni in tutù che lo fissavano allibite.
Sentì qualcuno sbattere contro la sua schiena.
-Ma por... Perché ti sei inchiodato qua? - sbraitò Wanda, che aveva dato una clamorosa testata allo scudo in vibranio del capitano.
-Guarda tu stessa - disse Steve.
Le ragazzine sembravano paralizzate. Poi, la più piccolo di loro, iniziò a strillare qualcosa in russo. Meno di tre millisecondi dopo, una donna coi capelli legati in uno chignon strettissimo si catapultò nella stanza da un'entrata secondaria. Schiacciò in fretta un pulsante sul muro e nell'aria si diffuse il suono di un allarme.
-Siamo fottuti - commentò Wanda.
-Linguaggio! - strillò isterico Steve, voltandosi verso l'uscita e trascinando Wanda con sé.
-Sul serio, Steve? - gli gridò Wanda, correndo con lui.
Vennero circondati da soldati in pochissimo tempo.
-Ragazzi...volete sul serio farlo? - chiese Wanda scocciata.
-Ci pensi tu? - le chiese Steve, altrettanto scocciato. Wanda annuì - Okay, io ti copro le spalle.
I soldati imbracciarono le mitragliatrici.
-D'accordo - sospirò Wanda.
I suoi occhi si incendiarono di rosso. Con un suo gesto, le mitragliatrici si puntarono contro i loro proprietari. Prima che i soldati potessero reagire, le loro dita si erano abbassate sui grilletti.
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-Gran bella azione di salvataggio! - gridò Wanda, correndo dietro a Steve.
Da un angolo sbucò Sam, che trascinava un Clint sanguinante e apparentemente non in grado di muoversi.
-Cosa è successo? - chiese allarmato Steve.
-Cosa vuoi che sia successo? Gli hanno sparato! Quei proiettili sono micidiali! - sbottò Sam.
Wanda si accucciò di fianco a Steve. Con i suoi poteri riuscì a rimarginare in parte la ferita.
-Resisti - gli sussurrò - per favore, resisti.
-Andiamo al punto d'incontro! - disse Sam, passandosi un braccio di Clint attorno alle spalle. Steve annuì e cercò di aiutare anche lui Clint, ma era troppo alto.
Mentre barcollavano su per le scale, Wanda apriva loro la strada, annientando un soldato dopo l'altro. Non aveva cuore di ucciderli tutti, così si limitava a stordirli per bene.
Arrivarono al punto d'incontro. Non c'era nessuno.
-Cosa facciamo? - chiese Sam.
-Clint è grave! - esclamò leggermente in preda al panico, Wanda.
-Non me ne vado senza Nat e Tony - disse granitico Steve.
Il capitano si picchettò con un dito la ricetrasmittente.
-Tony? Tony mi senti? Noi siamo tutti al punto d'incontro. Dove sei?
Gli rispose un ronzio confuso.
Davanti a loro arrivò l'armatura di Tony.
-Cosa... - iniziò Clint.
-Il signor Stark è a tre minuti da qua - li informò la voce di Friday - rilevo la sua onda energetica.
-E Nat? - chiese Steve, mentre Sam mormorava un "grazie al cielo.
-Rilevo una presenza con lui. La signorina Romanoff. Due minuti.
Il cuore di Steve si fece all'improvviso più leggero. Durò poco. Attorno a loro si stavano raggruppando altri soldati.
Non potevano contare su Wanda, perché stava proteggendo Clint dai colpi che convergevano su di lui.-Rilevate presenze ostili.
-Grazie Friday - mormorò Sam accigliato.
Steve scagliò lo scudo ai soldati. Sentì vagamente la voce di Friday dire che le "presenze ostili" stavano accerchiando Tony.
Ci mise qualche secondo a realizzare.-Io vado da lui - disse, prendendo lo scudo.
-No! - gridò Sam - io non ce la faccio da solo! Hai visto quanti sono?
Steve sapeva che Sam aveva ragione.
-Friday! Va' da Tony - gridò Steve, per poi ripartire alla carica verso i soldati.
Li picchiava con tutte le forze che aveva, augurando loro di soffrire almeno il triplo di quanto pensava che avesse sofferto Natasha. Ancora non aveva nemmeno una vaga idea di cosa avesse passato lei.
Vedeva Sam darsi da fare per sbaragliare i soldati, ma era a corto di munizioni. Ora stava usando calci e pugni per far fuori i nemici.
Wanda era bloccata. Se avesse lasciato Clint lo avrebbero ucciso, per cui non poteva aiutare in nessun modo.E poi li vide. Tony avvolto nell'armatura che volava verso di loro con Natasha fra le braccia. I suoi raggi colpivano con precisione i soldati.
Steve non pensò più a nulla e corse verso di lui.
-Tienila! - urlò Tony - uscite di qua! Li faccio esplodere!
Steve prese fra le braccia Natasha, svenuta. Quando toccò il punto in cui era incisa la "R" di Andrey, Natasha sussultò e si svegliò con un grido.
-Steve - riuscì a dire.
-Dove... Ti faccio male? - chiese preoccupato, abbassando un po' il braccio che reggeva la schiena della rossa.
Ora non faceva più pressione sulla ferita. Natasha scosse la testa in cenno di diniego.
Steve la teneva come una sposa.
-Granata! - urlò Sam.
Successero un sacco di cose in pochissimo tempo.
Steve si gettò a terra, stringendo Natasha e facendole da scudo col suo corpo. Sentirono il rumore dell'esplosione. Steve si aspettava di venire dilaniato dai detriti, ma non avvenne.
Alzò la testa e si guardò intorno.
Vide Sam e Tony prendere su di peso Clint,e fiondarsi verso la porta. Poco più in là c'era Wanda, che con le braccia tese e la mascella contratta per lo sforzo, conteneva l'esplosione.
-Vattene, Steve - gli gridò Wanda.
-No! Morirai anche tu! - urlò lui di rimando, aumentando la stretta su Natasha, nuovamente svenuta.
-È il nostro lavoro no? - chiese Wanda, cercando di sorridere.
-No - disse a denti stretti Steve.
-Va' Steve, salvala.
-No! - urlò di nuovo Steve - Non ti lascerò morire qua!
-Almeno rivedrò Pietro - Wanda sembrava sicura.
Natasha si mosse.
-Wanda...-mormorò - no... - e poi svenne di nuovo.
-Steve, vai via - Wanda Aveva le lacrime agli occhi.
-No! - Steve si protese verso Wanda, che allungò una mano verso di lui e sparò un getto di luce rossa sul suo petto.
Steve venne scagliato all'indietro e rotolò al suolo, stringendo a sé Natasha.
Il rumore della granata che esplodeva sul serio, squarciò la brezza notturna.
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When it's all over - |Romanogers|
FanfictionAllora, Endgame mi ha letteralmente uccisa, per cui ho deciso di scrivere questa storia in cui cambio MOLTE cose.