Luce.
Luce bianca, accecante e calda.
È questo quello che sento sulla pelle.
È questo quello che mi circonda.
Un vento forte inizia a muovermi i capelli e alcune ciocche ricadono davanti al mio viso.
Le sposto e strizzo gli occhi guardandomi intorno.
È tutto così tranquillo, così silenzioso.
Mi trovo in mezzo a una strada deserta che non ho mai visto e sono sola.
<<Papà>>, urlo sperando in una risposta da parte sua.
Una risposta che non arriva.
<<Celine>>, continuo urlando.
Anche questa volta nessuno mi risponde.
<<Viky, Nate>>, grido disperata.
È solo il rumore assordante del silenzio a rispondermi.
Metto le dita tra i capelli e inizio a camminare avanti e indietro agitata.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
<<Ti sei persa?>>, chiede una voce dietro di me facendomi sobbalzare dallo spavento.
Non può essere.
Oh mio Dio, è la sua voce.
Mi giro immediatamente e rimango senza parole.
È lui.
Con i suoi capelli biondi baciati dal sole e i suoi occhi più azzurri che mai.
È il mio Chris.
<<Hannah?>>, sussurra sorpreso e incredulo.
<<Chris>>, bisbiglio senza voce.
<<Oh mio Dio. Sei davvero tu?>>, domanda con gli occhi lucidi.
<<Sono io>>, rispondo avvicinandomi a lui. <<Sono io, amore mio>>.
Lui inizia a correre per raggiungermi e immediatamente reagisco allo stesso modo.
Corro, corro e corro.
Ma non lo raggiungo mai.
<<Chris!>>, urlo con il cuore dolorante. <<Chris!>>.
<<Chris!>>, urlo svegliandomi con il cuore che batte all'impazzata nel mio petto.
<<Hannah, è stato solo un sogno>>, dice Viktoria mentre mi raggiunge sul letto.
Mi guardo intorno nella stanza e immediatamente ricordo le ultime ore passate.
Siamo atterrati a Boston e abbiamo raggiunto il nostro hotel.
Non appena ho toccato il cuscino mi sono addormentata.
Mi passo una mano sulla fronte sudata e scuoto la testa.
È stato solo un sogno.
Non era reale.
Inizio a piangere silenziosamente, ma Viky appoggia un braccio sopra alle mie spalle e mi attira sul suo petto.
<<Va tutto bene, Hannah. Puoi sfogarti se vuoi>>, mormora baciandomi la tempia pulsante.
Piango ancora più forte singhiozzando sopra alla sua camicia da notte e mi stringo di più vicino a lei.
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Reflection 3
ChickLitApro gli occhi. Sono in ospedale. Ricordo tutto. Ho protetto il mio ragazzo da quella psicopatica di sua madre. Chris. Dove sei? Mio padre entra dentro alla stanza e mi abbraccia forte piangendo. Mi prende una mano e la stringe. Devi essere forte. È...