Dopo tante ore passate in volo, finalmente ritorniamo a New York.
Fuori piove.
Il cielo sta riversando sulla Terra tutta la sua furia con fulmini e tuoni. Un po' come il mio stato d'animo in questo momento. Il mio cuore non smette di sanguinare per la perdita di Chris, i miei occhi guardano il mondo senza felicità e gioia, senza quel tipico luccichio delle persone felici e la mia mente è isolata da tutto e tutti. Mi sta facendo rivivere tutti i momenti più belli passati insieme a Chris.
Una lacrima solca il mio viso, ma non l'asciugo.
Sono stanca di piangere, stanca di non essere felice.
<<Hannah, siamo arrivati>>, dice Celine riportandomi alla realtà.
Scendo dal taxi insieme a Nate e mia sorella e prendiamo le nostre valigie. Viktoria e Luke stanno pagando il tassista dietro di noi e ci raggiungono.
In silenzio entriamo tutti insieme dentro all'hotel e successivamente nell'ascensore che porta all'attico di mio padre.
Nessuno osa parlare.
Viktoria e Celine si lanciano in continuazione degli sguardi preoccupati e Nate è perso nei suoi pensieri. Luke è triste, probabilmente per come è andata a finire la storia tra me e Chris.
Io sono l'unica senza emozioni. Sono una tavolozza di colori scuri e deprimenti.
Il suono dell'ascensore ci indica che siamo arrivati all'attico e mi fa alzare lo sguardo verso l'ingresso sfarzoso dell'appartamento di papà.
I ragazzi entrano per primi e Celine immediatamente chiama il nome di nostro padre. Io non mi muovo. Le mie gambe non vogliono rispondere ai miei comandi.
<<Ehi, tesoro>>, mormora Viktoria prendendomi per mano come se fossi una bambina. <<Vieni>>.
Mi aiuta a uscire dall'ascensore mentre prende la mia valigia.
<<Siete tornati>>, esclama raggiante Violet salutando tutti i ragazzi.
Mio padre segue l'esempio di sua moglie salutando tutti con un sorriso sulle labbra, ma quando il suo sguardo raggiunge il mio la sua felicità si spezza.
<<Hannah, tesoro. Cos'è successo?>>, domanda raggiungendomi. <<Dov'è Chris?>>.
Non rispondo.
Il mio sguardo rimane fisso davanti a me, sul petto di mio padre, però non lo vedo veramente. Non sento neanche le sue mani appoggiate sopra alle mie spalle.
Sono viva, ma è come se non lo fossi.
<<Tesoro?>>, riprova papà con una voce più dolce.
Quando vede che rimango in silenzio stringe i pugni e si gira verso i ragazzi.
<<Qualcuno sa spiegarmi che cosa cazzo è successo?>>, tuona arrabbiato.
<<Dylan>>, sussurra Violet mentre cerca di calmarlo invano.
<<Cosa ha fatto quel figlio di...>>.
<<Papà, calmati>>, dice Celine interrompendo nostro padre sul punto di non ritorno.
<<Non sto calmo. Perché mia figlia è partita con la speranza e la felicità negli occhi e adesso è come se fosse in trance?>>, chiede pretendendo una spiegazione.
<<È complicato>>, ammette Viktoria con la rabbia negli occhi.
<<Cosa ci può essere di complicato? L'ha tradita? Le ha fatto del male? Cosa. È. Successo?>>, grida disperato le ultime parole.
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Reflection 3
ChickLitApro gli occhi. Sono in ospedale. Ricordo tutto. Ho protetto il mio ragazzo da quella psicopatica di sua madre. Chris. Dove sei? Mio padre entra dentro alla stanza e mi abbraccia forte piangendo. Mi prende una mano e la stringe. Devi essere forte. È...