Chapter 1

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Present

Mentre si incamminavano per andare nel camioncino per prepararsi al concerto, Michele prese una patatina dal cartone, la lanciò e aprendo la bocca riuscì a prenderla al volo. Beatrice si fermò un secondo per parlare alla telecamera che le stava riprendendo, camminando all'indietro. Michele si mise a ridere e senza farsi vedere da lei, così la prese per il fianco, caricandosela sulla spalla.

"E' ora di andare!" 

Disse ridendo. Lei cercò di liberarsi dalla presa, ma era troppo forte. Le loro risate invasero tutta l'aria che c'era in quel momento.

 "Prima o poi riuscirò a sfuggire da questa presa" barbottò Bea mentre si arrese alla stretta forzuta del suo amato, dopo qualche secondo con la testa sottosopra e i capelli che le cadevano, strinse il fianco di lui.

"Ti amo".

Quando arrivarono davanti al bus, posò a terra la ragazza.

 "Bene, ora è il momento di trucco e parrucco, io e Beatrice ci chiudiamo all'interno di questo mio bel pullman, ne avremo per un bel po'. Grazie per aver guardato questo video, alla prossima!" 

E con un bacio al volo terminò il video. Il giornalista li ringraziò, ricordando loro che presto avrebbero caricato il video montato sul loro canale Youtube.

"E questa è andata, manca solo il concerto di questa sera e per oggi siamo a posto, potremmo finalmente goderci la serata insieme"

Michele la prese per mano , salirono le scale del pullman e si chiusero la porta alle spalle. Accanto ai sedili c'era un tavolino, con sopra quel poco che usa quando deve esibirsi dal vivo.

I due si sedettero uno accanto all'altro, lei con delicatezza prese il volto di lui e lo accarezzò.

"Ci penso io a te ora" 

E con un sorriso stampato sulle labbra gliele baciò , dopodiché prese la spazzola ed inizò sistemargli i capelli color cenere. Lo fece come sempre. Era una routine ormai che ebbe inizio dal primo concerto. Beatrice l'ha seguito in ogni dove, sostenendolo, amandolo, incoraggiandolo, attutendo le sue cadute, dovute ad ansia, panico e disperazione. E' sempre stata li per lui, solo per lui. L'ultimo tour stava finalmente giungendo al termine, erano tutti e due sfiniti, le date sono state innumerevoli, per non contare le varie interviste e servizi fotografici.

Una volta finito, Michele si girò per prendere il pennarello, dato che doveva firmare vari poster da dare ad alcuni fan fortunati, mentre Beatrice prese la spazzola per darsi una pettinata veloce, quando all'improvviso il telefono di Michele suonò: era un messaggio. Senza troppa importanza Bea guardò lo schermo. Il sorriso che aveva avuto per tutto quel tempo svanì, posò bruscamente la spazzola sul tavolo e con un filo voce sussurrò

"La stai ancora sentendo"

Non era una domanda.

Il ragazzo si girò con sguardo perplesso, video lo schermo del suo telefono e capì

"Allora, quando ci vediamo?"

"Mi avevi detto che non l'avresti più sentita".

Una lacrima rigò il volto della ragazza.

"E' così, davvero è lei che mi scrive, se apri la chat puoi benissimo vedere che non le ho mai risposto"

Da una lacrima ne seguirono altre e altre ancora.

"Non ce la faccio a rimanere qui, me ne devo andare, mi manca il respiro"

Si alzò e Michele la seguì bloccandole l'uscita.

"Non andare via"

"Ti ho detto che non ce la faccio a rimanere qui, lasciami andare e levati"

Non avrebbe mai fatto andare via l'amore della sua vita  per colpa di uno stupido messaggio.

"Levati, mi avevi detto che non l'avresti più sentita!" 

Le parole aumentarono di volume, per finire in un grido pieno di dolore e delusione. Riuscì a spostare Michele dall'uscita e con passi frettolosi e lacrime, lasciò il pullman.

Michele cadde a terra, guardandola andare via.

Ore 21:40

Le grida dei fan chiamavano Mike, in ritardo di trenta minuti. Senza lei accanto non riusciva a salire su quel placo.

"Devi iniziare lo show, non possiamo annullarlo"

Disse Gabriele al fratello. 

"Usa tutta la forza che lei ti ha dato in questi anni, mettila insieme e fai si che sia la tua forza, almeno per questa sera. Io sarò dietro di te, se hai bisogno guardami, ma vedi di spaccare. Sfogati su quel palco, fai vedere chi sei veramente e lascia tutti senza parole, come fai sempre! Falli sorridere, e vedrai che saranno poi loro a far sorridere te"

Gabri asciugò le lacrime sul viso del fratello, si girò e diede il segnale alla regia per il via all'intro. Le grida dei fan aumentarono quando partì il video dell'apertura del concerto, per poi sfociare quando Mike raggiunse il centro del palco.

Partì la prima canzone, iniziarono i salti e l'adrenalina prese il sopravvento.

Altre due canzoni, poi pausa.

"Questa canzone non so se oggi riuscirò a cantarla. Sapete ragazzi, anche per me ci sono giornate no, e oggi è una di queste. Sono su questo palco per voi, perché vi amo, ma sono qui anche perché voi mi fate stare meglio e questa sera ne ho proprio il bisogno"

Le note di quella meravigliosa canzone riecheggiarono nell'aria dello stadio.

La voce dei fan accompagnavano la sua, creando un momento magico ed indimenticabile.

In quel momento però la sua mente si fermò e si ricordò ciò che era successo poco prima. Il suo cuore si fermò, chiuse gli occhi e si ricordò le parole del fratello, così si girò verso di lui.

"Non ce la posso fare" sussurrò togliendosi il microfono dalla bocca.

Si asciugò ancora una volta le lacrime.

"Ragazzi mi dispiace, ma non riesco a stare su questo palco questa sera. Vi amo"

Lasciò il microfono sull'asta ed uscì dal palco correndo. Una volta fuori iniziò a gridare, aveva bisogno di lei, aveva bisogno di un suo abbraccio, aveva bisogno delle sue parole, senza queste piccole cose non riusciva ad andare avanti. La cercava, ma non riusciva a trovarla. Ogni volta che si sentiva male sul palco correva da lei e si aggiustava tutto, ma quella sera lei non c'era ed un attacco di panico lo invase. Cadde sulle proprie ginocchia, con le mani tra i capelli.

"L'ho persa"

Gabriele arrivò subito dopo la caduta, si accovacciò vicino a lui, lo abbracciò e i due rimasero così per qualche minuto. Lu si sfogò, urlò, pianse, rimanendo però nelle braccia del fratello.

"Ritornerà" disse 

I singhiozzi non cessavano, Rosa arrivò di corsa.

"Ha un attacco di panico" disse Gabriele alla madre mentre stringeva a se il fratello.

"Ci penso io, vai" disse lei

Gab lasciò delicatamente Michele che si accovacciò a terra mentre Rosa si inginocchiò accanto a lui ed iniziò a fargli delle carezze lungo tutta la schiena, poi posò la sua testa sulla schiena del figlio.

"Ci sono io ora qui, stai tranquillo... shhh..."

Nei giorni a seguire Michele non ebbe notizie di Beatrice, cercò di contattarla, ma non ebbe risultati.

Era seduto sulla panca del pullman e appoggiò il gomito sopra il finestrino mentre guardava la pioggia cadere delicatamente dal cielo.

"Se continui a stare così di merda lo show di domani sera andrà male e non puoi permetterti di fare una figura del cavolo come la scorsa sera, rimettiti in piedi, non mi interessa quello che è successo con la tua ragazza. Non deve essere la tua rovina, quindi lasciala perdere e vai a fare le prove"

Queste furono le parole del suo manager, Michele però non aveva sentito assolutamente niente di quello che le  aveva detto. Aveva gli occhi fissi nel vuoto.

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