(REVISIONATO)
«Hai sentito del falò di fine estate?» alzai gli occhi al cielo, portando alla bocca l'ennesima forchettata di pasta al forno della scuola. «Ovviamente noi ci andiamo, vero?» deglutii il boccone e poi aprii la bottiglietta d'acqua compresa con il pasto.
Il mio tavolo era ovviamente vuoto, solo la mia misera presenza lo decorava, finché però una figura frastagliata non si impose davanti alla mia vista. Alzai il volto verso il giovane ragazzo e sorrisi, accennando una smorfia.
«Che ci fai qui Theo?» domandai quando stranamente prese posto di fronte a me, coprendomi la visione della stanza. «Non sapevo andasse di moda oggi sedersi al mio tavolo.» pochi minuti prima una ragazza infatti si era seduta vicino a me e aveva consumato silenziosamente il suo pasto, poi se n'era andata lanciandomi un flebile sorriso.
«Sono il tuo compagno di corso, no?» annuii, incrociando le braccia sopra il tavolo. «E sappiamo entrambi ormai che sabato si festeggerà per la fine dell'estate a Venice Beach.» sospirai.
«È un invito il tuo?» allontanai con una mano il vassoio ormai vuoto. «Perché dovresti sapere che non amo andare a ballare Theo.» lui corrugò la fronte confuso.
«Come avrei fatto secondo te a sapere che non sei un'amante delle feste? Non parliamo mai se non di cose scolastiche.» scrollai le spalle. «Ci verrai, vero?» sorrisi, scuotendo la testa più volte. Alcuni studenti si alzarono dai loro tavoli per uscire dalla mensa, altri invece continuarono a parlare tranquilli tra di loro producendo un sottofondo che non mi era mai dispiaciuto prima di quel momento.
Beh, solitamente non dovevo intrattenere un discorso con una persona durante la pausa pranzo.
«Non verrò a questa famosa festa Theo.» una ragazza mora ci passò affianco e quando ci riconobbe - perché sapevo conoscesse soprattutto il ragazzo biondo davanti ai miei occhi - sussultò.
«Voi due vi conoscete?» annuii. «E tu sei la mia vicina di armadietto, vero?» sorrisi.
«Esatto, quella che non ha intenzione di invadere il tuo armadietto con le scorte di merendine.» spostò con forza Theo dalla sua postazione e prese posto al suo fianco, fregando dal mio vassoio una nocciolina.
Sapevo che, essendo lei la cugina di Noah e lui uno dei suoi amici, si conoscevano già e che spesso uscivano anche insieme. Ma ero venuta anche a conoscenza che tra i due non scorresse proprio un sentimento di affetto così profondo come si poteva immaginare.
«Sto cercando di invitare la nostra bella ragazza qui davanti al falò di fine estate, ma non c'è nulla da fare.» feci scontrare la schiena con la sedia in plastica del tavolo. «Dice che non è tipa da festa.» la mora mi osservò con uno sguardo arrogante e scontroso.
Non mi andava così a genio.
«Non conosco nessuno in questa scuola e non ne ho voglia.»
«Proprio perché non ti si vede mai in giro se non nei corridoi o alle lezioni di letteratura inglese.» sorrisi, sistemandomi lo zaino sulla spalla. «Cosa aspetti per conoscere qualcuno? La casa di riposo a ottant'anni?» sbuffai, tirandomi in piedi.
«Non sei una persona molto convincente Theo.» mi voltai verso la voce della ragazza e la guardai curiosa. Non pensavo avrebbe voluto la mia presenza a quella festa - non che fossi così appariscente infondo - non ci avevo nemmeno mai parlato con lei. Di Alayna conoscevo solo ciò che le voci dicevano. «Hai detto che non sei una persona da feste, no?» annuii, afferrando il vassoio in mano. «Ma devi sapere che questa è una festa particolare. Non ci saranno droghe, alcol, ragazzi ubriachi o fastidi e guai.»
«Guarda che non è che mi fanno schifo le feste, è solo che non conosco nessuno con cui andarci e soprattutto - come mi sembra di aver già detto - non ne ho voglia.» lei scosse la testa, seguendomi verso il carrello colmo di vassoi sporchi.

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Per Sempre Tua
Teen FictionDISPONIBILE LA VERSIONE REVISIONATA, IN FASE DI SCRITTURA IL SEQUEL Cosa succede se due anime diverse si scontrano? Se si rincorrono, se si cercano e si desiderano dall'estremità dei piedi fino all'ultima punta dei capelli? Nessuno dei due era pron...