(REVISIONATO)
Lanciai direttamente il mio zaino sul banco quando l'orologio scoccò la mezz'ora.
Mi sembrava fosse strano non essere mai finita in quella stanza, prima o poi ci avrei comunque fatto un salto. Ma non pensavo per aver difeso un ragazzo in una rissa, insomma... dare ganci non era sicuramente la mia specialità. «Alla buon'ora.» scrollai le spalle e presi posto vicino ad Eva mentre la classe si riempiva, scossi la testa incredula e poi appoggiai sul tavolo il telefono.
Alay, con il suo solito outfit macabro, portava due trecce piuttosto lunghe e giocava nel frattempo con il piercing alla lingua che si era fatta - da come mi aveva raccontato lei - durante il primo anno alla Greendale.
Al contrario Eva emanava tutta la sua purezza attraverso un vestitino floreale che le arrivava a metà coscia e che le fasciava perfettamente ogni singola forma, mettendole in evidenza la carnagione scura. «Non mi disturbare.» consigliai, tirando fuori dallo zaino il libro che avevo preso qualche giorno prima in biblioteca. Quello che aveva fatto cadere a terra il disegno di Noah. «Ho intenzione di passare le mie due ore a leggere e voi due non interferirete nel mio piano.» Alay scoppiò a ridere.
«Noi no, ma loro sì.»
Mi voltai appena in tempo per vedere gli amici di Noah - e Noah stesso - entrare nella stanza: Wil si stringeva al collo di Mason, aggrappato alla sua possente schiena, mentre Theo e Bryan confabulavano tra di loro qualcosa, gesticolando animatamente. L'unico in disparte era Noah che varcò la soglia della porta con la testa china e il cellulare tra le mani, abbozzò un sorriso e poi scosse la testa incontrando il mio sguardo.
Improvvisamente il suo gracile sorriso si frantumò.
«Dov'è l'altra signorina? All'appello manca una ragazza.» io ed Alay ci stravaccammo contro il sedile della sedia quasi scomparendo dai loro sguardi sorpresi. «Dio ragazzi, mi fate diventare esaurita.» la professoressa Wallys uscì dalla stanza e iniziò a girare per i corridoi alla ricerca dell'ultima alunna in punizione.
«Vuoi vedere la mitica fortuna avvicinarsi al mio corpo?» Eva alzò gli occhi al cielo, chiaramente esasperata dal pessimismo di Alayna, mentre io sorrisi. «Tre... Due...» spostai lo sguardo verso i ragazzi.
Uno...
«Eccomi, eccomi. Ci sono, stia tranquilla professoressa.»
Trattenni una risata quando un'Ashley Collins dai capelli biondi radunati dietro la fascia delle cheerleader fece il suo ingresso tra noi normali esseri umani. Si portò i capelli dietro la spalla e, con la sua solita espressione disgustata, ci squadrò da cima a fondo per poi dirigersi sorridente vicino al suo fidanzato.
Theo, seduto proprio nella fila dietro, sbuffò sonoramente mentre la Wallys prese posto dietro la cattedra.
«E io che oggi pensavo di averla già sopportata per troppo tempo.» sorrisi, abbassando la testa verso la mia maglietta. Guardai il libro sul banco e poi, con la coda dell'occhio, cercai di individuare quegli occhi neri. E li trovai già puntati su di me, ma feci finta di nulla.
«Come già alcuni di voi sapranno - Carlisle, Parker, Scoot e Mancini - dovrete rimanere chiusi in questa stanza per le prossime due ore. Ovviamente ci saranno delle regole da rispettare, non pensate di fare baldoria.» Mason scosse la testa. «Niente chiacchiere, niente effusioni d'amore e soprattutto niente telefoni.»
Prese una scatola dall'armadio e poi iniziò a passare tra i banchi, consegnai il mio cellulare e la vidi allungare il collo per leggere il titolo del libro appoggiato davanti al mio petto. Ci appoggiai sopra la mano e poi me lo trascinai verso il busto, Eva sorrise mentre la Wallys riprese a girare tra i banchi.
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Per Sempre Tua
Roman pour AdolescentsDISPONIBILE LA VERSIONE REVISIONATA, IN FASE DI SCRITTURA IL SEQUEL Cosa succede se due anime diverse si scontrano? Se si rincorrono, se si cercano e si desiderano dall'estremità dei piedi fino all'ultima punta dei capelli? Nessuno dei due era pron...