Naked

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Naked.


Your eyes, they shine so bright, I want to save their light.

I can't escape this now, unless you show me how.When you feel my heat, look into my eyes,It's where my demons hide.Don't get too close, It's dark inside,it's where my demons hide.


Imagine Dragons - Demons.


Un demone.

Zayn era un demone. 

Lydia ancora non riusciva a realizzare quella parola, quella frase detta dal ragazzo ancora davanti a sè, che aspettava che lei parlasse, che dicesse qualcosa. Ma cosa poteva dire? Se avesse detto qualcosa di sbagliato? Eppure aveva così tante domande da fargli, ma non riusciva a dire una sola parola. 

Le sue labbra erano leggermente schiuse per via dello stupore e restava lì, ferma immobile aspettando chissà cosa, sotto lo sguardo di Zayn. 

Il moro la guardava sperando che dicesse qualcosa, che facesse un minimo gesto... gli sarebbe bastato anche che si fosse voltata e se ne fosse andata. Che si salvasse da lui. Ma niente.

Ciò di cui si stupì era che il suo cuore non aveva preso a battere forte. Era come se fosse tutto normale. Lydia non aveva paura, ma come faceva a non averne? Le aveva appena detto ciò che era in realtà, un mostro, come poteva non allontanarsi anche di un solo passo da lui?

«U-un... demone...» la sua voce. Piccola, tremante e sottile. 

«Si, un demone.» confermò il moro deciso. «Un mostro capace di distruggere ogni cosa con un solo tocco: dagli oggetti, alle persone. Uccido chiunque sul mio cammino e non c'è niente che possa cambiare ciò.»

Lydia ingoiò il vuoto. Zayn gli era a pochi centimetri dal viso. «T-tu non sei un mostro.»

Il moro non riusciva a crederci. «Lydia, hai capito cosa ti ho appena detto?»

«S-si.»

Zayn si fece indietro, guardandola quasi incredulo. Quella ragazza non si rendeva realmente conto di ciò che gli aveva rivelato. Ma gliel'avrebbe fatto capire, così che si allontanasse da lui per sempre.

Lydia vide i lineamenti del viso di Zayn farsi piu' duri, rigidi. Era come se si fosse arrabbiato per la risposta che gli aveva dato. Ma era stata piu' che sincera. Zayn non poteva essere un mostro perchè lei lo conosceva, e non importava se adesso era un demone, per lei non lo sarebbe mai stato. Per lei, sarebbe stato sempre il suo Zayn; quello che la faceva ridere, che la chiamava bellissima e la faceva arrossire, che si prendeva cura di lei, che la faceva arrabbiare per poi chiederle scusa come un bambino indifeso. 

D'improvviso il moro la superò andando verso la cucina e lei si voltò. «Zayn, dove vai?» la sua voce a malapena si sentiva. Ma il moro sembrò ignorare la sua domanda e quando Lydia non lo vide piu', sentì lo sbattere di una porta. Istintivamente, lo seguì di corsa.

Vide che in cucina ci fosse una porta che dava sul retro dell'appartamento e quando uscì vide che si fosse uno spazio abbastanza ampio, come una sorta di parcheggio e qualche albero piantato l'uno distante dall'altro.

Zayn era proprio al centro di quello spiazzale, con i pugni serrati lungo i fianchi e lo sguardo rivolto verso di lei.

«Vuoi vedere cosa sono capace di fare? Mh?» gli disse lui. Poteva sentire il tono di sfida e la rabbia nella sua voce.

When my eyes met yours.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora