Touch

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Touch.


Lydia sentiva ancora troppo caldo quando chiuse la porta alle sue spalle. E il suo cuore non voleva decidersi a smettere di battere così forte.

Possibile che qualsiasi cosa le dicesse quel ragazzo le facesse quell'effetto?

Prese un bel respiro profondo e si disse di calmarsi, di cercare di non dar molto peso alle sue parole. Ma insomma, come non poteva? Le aveva appena detto schiettamente che aveva un effetto su di lui... completamente sessuale. E ancora non riusciva a spiegarsi come poteva una come lei, averlo su uno come lui!

Insomma, Lydia era completamente inesperta su quell'argomento, ne era consapevole, mentre Zayn sapeva ogni cosa. Questo la metteva abbastanza a disagio e in imbarazzo quando i loro discorsi toccavano quell'argomento. E Zayn lo sapeva perfettamente, perchè continuava a stuzzicarla con frasi che lasciavano poco ad immaginare.

Si tolse i tacchi e si recò in camera sua, togliendosi poi il vestito. Il giorno dopo lo avrebbe lavato così da restituire tutto a Cher.

Entrò in bagno e iniziò a struccarsi, con le parole di Zayn ancora che le rimbombavano nella mente.

Lui sapeva che lei era sua, e sembrava sicuro di saperlo anche se non ci fosse stata una conferma da parte di Lydia. Gliel'aveva sussurrato guardandola negli occhi poco fa, con possessività e quel pizzico di durezza che forse Lydia cercava da tempo. 

«E non perchè l'hai detto tu, ma perchè ti sento mia da quando ti ho vista la prima volta, e non lascerò che tu scivoli via dalle mie mani come se niente fosse. Se ti ho fatta entrare nella mia vita è perchè ti voglio e sono così egoista da tenerti tutta per me per sempre senza che qualcun'altro ti guardi e ti tocchi a parte me.»

Lydia sorrise quando ripensò a quelle parole. Non potè non sentirsi schifosamente felice quando Zayn le aveva confessato che la voleva nella sua vita piu' di quanto lei volesse lui nella sua. E seppur le fosse negato ancora il suo tocco, in quel momento non bastava: un suo sguardo sarebbe bastato quanto una sua carezza, e non aveva bisogno di farsi toccare da qualcun'altro. Per adesso, le bastavano i suoi occhi.

«Mi sei entrata dentro così profondamente ed inaspettatamente che ora ti sono completamente dipendente, anche il mio demone lo è. E non lascerò niente e nessuno che ti faccia allontanare da me. Se sei mia per un secondo, dopo lo sei per sempre.»

Di nuovo quei piacevoli brividi le percorsero tutto il corpo, facendole istintivamente accarezzare un suo braccio. 

Ancora ricordava il modo in cui le sue labbra pronunciavano la parola "mia" e di come pretendesse che lei se ne facesse una ragione su ciò, non sapendo che era tutto ciò che Lydia si aspettava.

Un sacco di volte le aveva detto che era sua, ma sentirselo dire da lui era totalmente diverso. Stava a significare che lui la accettava, che la voleva e desiderava, e che non aveva intenzione di lasciarla andare. Come le sue stesse intenzioni.

Scosse il capo cercando di togliersi quel sorriso da ebete che aveva sulle labbra e quando finì di struccarsi, entrò in doccia, iniziando a lavarsi.

Quando finì, si asciugò e indossò l'intimo. Dopo si accorse che si era dimenticata di prendere il suo pigiama.

Uscì dal bagno e si recò di nuovo in camera, aprendo l'armadio.

«Tu hai intenzione di farmi perdere completamente la testa, non è così?»

Lydia sobbalzò non appena sentì quella voce, voltandosi di scatto.

Zayn era in piedi, appoggiato al muro accanto alla finestra, con le mani in tasca e i piedi incrociati e non distolse per un attimo gli occhi da lei, o meglio dal suo corpo.

When my eyes met yours.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora