Heart

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Heart.



La sveglia suonò e Lydia aprì di poco gli occhi per riuscire a spegnarla.

Si sentiva ancora così tremendamente stanca, come se avesse dormito per soli dieci minuti.

I suoi occhi erano gonfi a causa dell'eccessiva perdita di lacrime avvenuta nel giorno precedente, e anche in quella notte.

Si era ripromessa di non piangere ancora per Zayn, ma quando era tornata a casa, non aveva potuto fare altro. Era l'unico posto in cui aveva potuto farlo in santa pace, senza essere disturbata e senza essere guardata da facce estranee che forse, senza neanche sapere il motivo del suo star male, avrebbero potuto prenderla per una stupida. E lei si sentiva proprio così.

Stupida perchè aveva permesso a se stessa di fidarsi anche solo un pò di Zayn. Se non l'avesse fatto, non avrebbe sofferto così tanto.

Nessuno l'aveva mai offesa e chiamata in quel modo. Certo, Zayn non gliel'aveva detto esplicitamente, ma non era così complicato da capire che in quel momento lui volesse far intendere che era una poco di buono.

Forse c'erano milioni di altre ragazze che venivano chiamate così, non dando peso alla parola e al significato di essa, ma Lydia no. Perchè lei era diversa dalle altre e lo sarebbe sempre stata.

Quel mondo era fin troppo grezzo e crudele per una come lei e chiunque sarebbe riuscito a conoscerla anche solo per un pò, se ne sarebbe accorto subito. Ma lei oramai non poteva farci nulla. Aveva imparato a conviverci, seppur non ne fosse contenta al massimo. Quel minimo di contentezza in piu' era riuscita a dargliela solo Zayn, ma dopo ciò che era successo, adesso era svanita, e Lydia si sentiva di nuovo sola.

Si sgranchì un pò e poi si portò seduta, strofinandosi gli occhi. Riusciva a sentire la loro pesantezza, così come le borse sotto ai suoi occhi.

Scese dal letto e andò in bagno a prepararsi per quel giorno di scuola.

Vestiti comodi, scarpette e il suo solito trucco leggero, anche se aveva osato un pò piu' per nascondere le occhiaie.

Quando uscì dal bagno, rientrò in stanza per prendere dalla scrivania la sua borsa e il cellulare, ma qualcosa sulla finestra attirò la sua attenzione.

C'era qualcosa sul davanzale.

Si avvicinò a vide che c'era un piccolo mazzo di fiori, di margherite. Erano legate con dei lunghi fili d'erba, che li tenevano ben saldi e uniti. Vicino c'era anche un bigliettino.


Prova a scusare un povero idiota che non avrebbe mai 

voluto farti piangere a causa sua. Mai.

Non avrei voluto dirti quelle cose, e se l'ho fatto, non 

me ne sono reso conto in tempo, perchè erano 

solo frasi prive di verità e senso.

Scusa.

                                                                                                                  - Montesckj.

Lydia ridacchiò leggendo il nome del firmatario.

La prima persona che le venne in mente fu Zayn. Anche perchè era l'unica piu' possibile.

Il secondo pensiero appena si era svegliata (perchè il primo era sempre e solo un ragazzo), era che non voleva avere piu' niente a che fare con Zayn. E adesso, lui aveva mandato tutto all'aria con un solo bigliettino, una firma carina e un piccolo mazzo di margherite, il suo fiore preferito.

When my eyes met yours.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora