Panic

4.2K 117 6
                                        

Panic.

"Ci siamo guardati a lungo e forse l'amore si fa anche così,

con gli occhi negli occhi, i pensieri nei pensieri.

Tutto ciò che ricordo era questo infinito, pazzesco,

irrefrenabile desiderio di stargli addosso e non per sesso.

Per annusarlo, per sprofondare nel suo odore,

per fissarmelo come una seconda pelle."

«La sai l'ultima?»

«No. Cosa è successo?»

«Pare che McCall sia scappato dalla città perchè era nei guai con i pezzi grossi.»

«Non mi dire!»

Lydia ascoltava la conversazione delle ragazze dietro di lei e nel sentire solo quel nome, le provocava dei brividi lungo la schiena. Brividi di paura.

Era passata una settimana dall'accaduto e sembrava che la voce si stesse spargendo adesso della scomparsa di McCall.

Lydia quella mattina aveva iniziato a sentirne parlare e avrebbe voluto dire a quelle ragazze «No, le cose non stanno così. McCall è morto.» Ma Zayn le aveva detto di non dire nulla, anche se avesse voluto mentire. Ed era la soluzione migliore per entrambi, perchè a lei non faceva bene parlarne e se l'avesse fatto, non sarebbe riuscita a mentire. Avrebbe messo Zayn nei guai senza il suo volere.

Prese il suo libro e chiuse l'armadietto, dirigendosi nella sua classe, forzandosi di non sentire altri pettegolezzi.

A lezione di storia, si sedette accanto a Grace, la quale gradiva la sua compagnia. Non erano del tutto amiche, ma essere compagne di banco bastava ad entrambe.

La professoressa doveva ancora arrivare, così Lydia aprì il suo romanzo preferito e iniziò a leggere da dove era rimasta.

Come segnalibro aveva ancora la margherita che le regalò Zayn e, ricordandosi di quella mattina, andò alla fine del libro dove trovò un biglietto.

Buongiorno, bellissima x

Appena aveva aperto gli occhi stamattina, aveva trovato quel biglietto accanto al libro sul comodino. Non aveva potuto far a meno di sorridere, proprio come stava facendo in quel momento.

«Qualcosa mi dice che ti sei fidanzata.» commentò Grace, sorridendole.

Lydia si voltò subito verso di lei. «Oh, no no.»

«Allora hai un fan.»

«Credo che siamo... fan l'un dell'altro.» ridacchiò, abbassando il capo.

«Oh, questa è bella!» disse Grace. «Scommetto che non mi dirai chi è.»

Lei si trattenne del sorridere e scosse il capo.

«Okay, va bene.» si arrese. «Hai saputo di McCall?»

Il sorriso sembrò morirle di nuovo sulle labbra. «Oh... si.»

«E' un bene per tutti che se ne sia andato. Anche se credo abbia fatto un altra fine. I tipi come lui la fanno sempre.»

Lydia non riuscì a guardarla in viso e si limitò ad abbassare lo sguardo, forzandosi di guardare sul suo libro. Le immagini di quella sera si fecero spazio nella sua mente e prima che i suoi occhi potessero inumidirsi, la professoressa fece il suo ingrasso in classe. Lydia si riprese subito.

Arrivata l'ora di pranzo, Lydia si sedette al solito tavolo e iniziò ad anticiparsi i suoi compiti.

Per quanto provasse a concentrarsi, era del tutto inutile.

When my eyes met yours.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora