《Come se non lo facessi già. Tzè. Che poi che razza di saluto è "abbi cura di te"》 il rosso continuò a borbottare e scimmiottare quello che aveva appena detto Hyunjin, mentre sistemava le due bambine. Era talmente infastidito dal dolce commento del ragazzo che non si accorse nemmeno di averci messo nemmeno dieci minuti a vestire le piccole.
Diede loro un bacio della buonanotte dopo aver rimboccato le coperte e si diresse verso la sua stanza.
Aprì la porta e si diresse verso il bagno senza nemmeno guardare il letto.
Su di esso c'era Hyunjin che stava leggendo con le cuffie nelle orecchie. Era in pigiama, e aveva una fascetta adorabilmente rosa sui capelli.
Il moro alzò la testa convinto di aver visto un fantasma. Si voltò verso la porta del bagno e vide che era chiusa.
《Ah okay. Me lo sono immaginato.
...
Ma io l'avevo lasciata aperta. Oh cacchio.》
Pensò a Seungmin che molto probabilmente aveva appena sbagliato porta e si era infilato nella stanza degli ospiti. Ovvero la sua attuale camera da letto. Pensò anche alle sue cose perfettamente in ordine che inevitabilmente, grazie a Seungmin, non lo sarebbero più state.
《L'altro pigiama è sul termosifone perché prima lo avevo bagnato, quindi presumo che usi quello, ma per lo spazzolino? Il mio spazzolino! Oh, ehm. Va be', lo cambierò.》 Pensò spegnendo la luce del grande lampadario di cristallo. Lasciò accesa solo la piccola lucina sul suo comodino a forma di cristallo di sale, che rendava la camera più tranquilla e soffusa.
Clak.
La porta del bagno si sbloccò e Seungmin ne uscì perfettamente vestito con i pantaloni del pigiama del moro e una sua maglietta. Con gli occhi socchiusi e la faccia assonnata, i capelli scompigliati e senza calzini nè ciabatte.
Hyunjin trattenne il fiato quando si arrampicò sul letto e si mise sotto le coperte di fianco a lui. Chissà perché temeva un attacco.
《Puoi spegnere la luce? 》 la voce di Seungmin si era fatta sempre più leggera e nasale. Era veramente impastata dal sonno.
Hyunjin lo fece sempre con il respiro irregolare. Sentiva il cuore battere come un forsennato. Il che non era molto normale.
Con un movimento lento e misurato Hyunjin si sistemò sotto le coperte. Si mise a fissare il soffitto con gli occhi sbarrati cercando di calmarsi. Ma visto che stare calmo con Seungmin accanto a lui era un ossimoro, tentò solo di non pensarci.Ad un tratto sentì sul proprio petto una leggera pressione. Abbassò lo sguardo e vide Seungmin che si era accoccolato al suo fianco e aveva poggiato la testa su di lui.
Un sorriso gli illuminò il viso e poi chiuse gli occhi beandosi del calore del più piccolo.
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《Minho? Tutto bene?》Il ragazzo sfarfallò gli occhi. 《Certo, certo. Avevo un Deja-vu. Stavamo dicendo?》si era perso a vagabondare nei suoi pensieri cercando di trovare nella sua memoria quello che stava cercando. Ma tutte le volte che era convinto di essere lì lì per farlo, questo guizzava via come una piuma spostata dal vento. Si mise a pensarci ancora e ancora, ma quel dannato ricordo piuttosto di venire allo scoperto gli fece venire un gran mal di testa.
Jisung lo guardò preoccupato. Minho non era in sè e questo lo poteva vedere pure lui, però era strano che fosse così per le parole di Jimin. Non aveva detto mica nulla di che. Giusto?
Fece scivolare la mano in quella del più grande, se l'avvicinò al viso e la baciò sperando che si rasserenasse, almeno un po'.
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|Without The Crown| MinSung
FanfictionLee Minho conosciuto da tutti come il futuro re del regno di Zhilink, principe ereditario dal cuore di ghiaccio, egoista e freddo. Famoso per lo sguardo nero e glaciale, la pelle candida e la lingua biforcuta. Lui è il solo, unico, inimitabile. Un p...