Capitolo 43

475 53 14
                                    


《In realtà sarebbe proprio il contrario...Ti andrebbe di renderlo, uhm, ufficiale?》

《Come scusa?》 Jimin guardò Chan con gli occhi spalancati

《Sì, uhm ecco tu mi piaci veramente tanto, quindi mi chiedevo se ti andasse di essere la mia ragazza ecco.》 Gli occhi del ragazzo si infoschirono subito dopo aver detto quelle parole. Che senso aveva mettersi con Jimin, se fra pochi giorni lo avrebbero mandato chissà dove a combattere contro chissà cosa. Borbottò alcune frasi sconnesse mentre il piccolo corpo di Jimin si appoggiava contro il suo. Jimin lo stava abbracciando ma non era un abbraccio di quelli che ti scaldano il cuore, anzi. In quell'abbraccio poteva sentire un'amarezza e un dolore tale da lacerargli il petto.

Dopo pochi istanti di silenzio i singhiozzi di Jimin presero il posto del canto degli uccelli.

Chan sorrise amaramente.
《Lo prendo per un no》 In quel momento fece per spostarsi ma le mani di Jimin lo strinsero più forte, le unghie affondarono nella sua maglietta graffiandogli un po' le braccia.

《Se potessi dirti di sì lo farei. Se potessi dirti di sì saresti la mia prima e unica scelta Chan. Te lo giuro. Il problema è che non posso dirti di sì. N-non posso...》

Un alito di vento freddo li colpì facendo rabbrividire la ragazza in lacrime, mentre Chan guardava fisso davanti a sé senza muovere un muscolo.

《Perché no? Potremmo provarci...》 gli ultimi suoni gli si spensero lentamente in gola mentre una fastidiosissima speranza continuava a spingere Chan a non arrendersi.
Anche se sapeva benissimo che non sarebbe stato possibile avere Jimin al suo fianco, anche nella più rosea delle ipotesi la loro storia non avrebbe avuto un lieto fine.

《Domani ci sarà la cerimonia di fidanzamento con il mio futuro marito... il principe di Zhilink...》

《C-COSA?》 Questo non era previsto. Certo aveva capito che Jimin fosse una principessa, e che quindi la sua vita fosse leggermente diversa dalle altre, ma non si aspettava proprio che la facessero sposare a diciassette anni.

《Ma COME? COME SAREBBE A DIRE CHE TI SPOSI DOMANI?!?》 Un caschetto biondo sbucò tutto ad un tratto da dietro un albero lì accanto, facendo prendere un piccolissimo infarto ai due giovani.

《Porco schifo che spavento...Ma ti pare il caso?》 La ragazza mora si era praticamente incollata a Chan per lo spavento, e per questo non poté fare a meno di sentire il cuore di lui battere molto, moooolto, velocemente.

I capelli platinati della più giovane riflettevano il sole mandando leggeri abbagli per il parco, mentre si avvicinava correndo inseguita quasi a fatica da Jacob, che le aveva lasciato la mano per soli due secondi, cercando di allacciarsi una scarpa.
Scarpa che era rimasta lí da qualche parte su un prato a caso di quel parco gigantesco.

Da lì a pochi secondi giunse anche Momo che stava facendo yoga sull'erba, e quindi la loro comitiva quasi al completo si era ritrovata ai piedi di quel grande albero. Appena tutti si furono seduti, però, la voce scura di Juyeon eccheggiò nell'aria.

《Ragazzi? Mi spiegate cosa ci fate qui riuniti tutti all'ombra di questo...uhm...legno?》

Rettifico, la bella compagnia ora era al completo. Incredibile a dirsi ma pure Juyeon si era ritrovato ai piedi di quel ciliegio che così poco elegantemente aveva appena definito legno, e quindi si era accomodato pure lui fra le braccia della propria fiancé, non avendo la più pallida idea del perché fossero seduti tutti con facce da funerale.

《DELICATISSIMO Juyeon.》 Lui scosse le spalle non curandosi del richiamo della ragazza

《Allora.... ho appena scoperto che Jimin domani si sposa e non me lo ha detto.》 rispose Chaeyoung

《Abbiamo scoperto》 brontolò Chan e fu quella frase masticata a mezza voce che scatenò un vociare indistinto di dimensioni mastodontiche.

《Cosa sei comunista?》

《Stai zitto tu, e poi io non mi sposo domani...c'è solo cerimonia di fidanzamento ufficiale》

《Solo? 》

《E con chi scusa?》

《Con Lee Minho, il principe di Zhilink.》

《Con mio fratello?》

《Con tuo fratello?》

《Sì, con mio fratello.》

《Ah già.》

《Ma quindi Minho sta per diventare re?》

《Si? 》

《E tu regina?》

《Si. 》

《Anche se il re sarei io?》

《Si?》

《E minho è pure omosessuale?》

《E questo cosa c'entra?》

《Giusto, non è importante...》

《In che senso saresti tu il re...》

Però quel vociare indistinto Chan, che aveva già mal di testa, non lo poteva piú sopportare. Lasciò che Jimin si accoccolasse su di lui e mentre giocherellava con i suoi i capelli si immerse nei suoi pensieri, lasciandosi sfuggire un leggero sbuffo dalle labbra chiare.
Da cosa era dovuto quello sbuffo? Probabilmente lo avrete già capito ma forse sarebbe meglio fare un balzo nella sua testolina, che ora ciondolava appoggiata alla spalla della principessa di Jjanz.
"Quanto chiacchierano questi cinque, un secchio di crauti del loro orto no?... comunque a me non fa troppo piacere che Jimin si fidanzi con qualcuno che non sono io...che manco le piace, e che per giunta non conosco. Che sfiga... Non che io possa fare molto, tra tre settimane vado in missione con la squadra Alpha e probabilmente non tornerò piú, diamine. Che ansia. Un po' di paura ce l'ho...Non voglio morire così giovane, maledetto me che sono così bravo sul campo No potevo essere un carciofo buon a nulla? No il migliore del plotone. Complimenti Christopher, davvero. "

Pensieri un pochino tragici per un ragazzo cosí giovane, ma purtroppo rappresentavano la cruda verità. Solo lui e Johnny erano riusciti a passare la selezione per il gruppo alpha dell'esercito di Mirz, di conseguenza ora, che era finito in prima linea dei servizi segreti, non poteva lasciare tutto per una ragazza anche perché pur volendo, Jackson non glielo avrebbe mai lasciato fare.

Mentre l'umore del giovane si stava offuscando maggiormente, le due ragazze dai capelli biondi avevano smesso di ridcchiare e, manco a dirlo, si erano messe confabulare sottovoce, bisbigliando una nelle orecchie dell'altra.

I loro poveri compagni non avrebbero mai potuto immaginare cosa stavano tramando, ma allo stesso tempo gli sguardi sui loro visi lasciavano trasparire l'irrequietezza dei loro animi. Sia Jacob che Juyeon non sembravano troppo tranquilli nel vedere le fidanzate parlare a quel volume, proprio in virtù del fatto che loro urlavano tutto il tempo.

Visto che tutto ad un tratto era calato un gelido silenzio fra i componenti del gruppo, Jimin prese in mano le redini della conversazione e cercò di attirare l'attenzione di Jacob che continuava spostare lo sguardo da Chaeyoung a Juyeon, quasi come fosse al torneo internazionale di ping pong, e si stesse svolgendo la finale dinanzi ai suoi occhi.

《Ehi Jacob, so che tu hai le chiavi di Chae, perché altrimenti lei le perderebbe, non é che potresti prestarmele per tornare in camera? Tra un'oretta dovrebbero venire i miei genitori a prendermi e io sono un pochino sudata... 》

《Cosa? Oh sí certo tieni.》

《Sí hai ragione che sei sudata, ommiodio, fila a lavarti.》 L'apostrofò Juyeon sorridendo maliziosamente.

《Molto simpatico... Davvero.
Ora capisco da chi ha preso Minho. Cavolo, si vede che siete fratelli...》

Jimin afferrò le chiavi dal palmo di Jacob e dopo aver lasciato un bacino sulla guancia di Chan si alzò in piedi e si diresse verso la sua camera, strascicando le scarpe da corsa.

Solo due dei cinque ragazzi ancora sotto il ciliegio la salutarono sventolando la mano, uno dei cinque era ancora sconvolto e si stava accarezzando la guancia con un sorriso leggermente ebete, mentre le altre due erano troppo impegnate a prepare la loro piú grande impresa.

Mandare tutto il fidanzamento a rotoli.

Chissà se ci sarebbero riuscite.

|Without The Crown| MinSungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora