Capitolo 46

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«Bene. Eccoci qua nuovamente riuniti... » la voce cristallina di Chaeyoung eccheggiò per tutto il corridoio del college mentre accoglieva i suoi fantastici amici all'interno della sua minuscola camera da letto.

«Ma cos'é questo benarrivato, l'inizio di un funerale?» Juyeon si era seduto  da meno di dieci minuti ed era già in vena di fare polemica.

«OH ma stai zitto tu. Sei in-sop-por-ta-bi-le!» La biondina si girò a guardarlo male, anzi malissimo. Sia perché erano tre giorni che lui la contraddiva su qualsiasi cosa dicesse, sia perché soffrivano entrambi di testardaggine acuta.

«Gne Gne Gne insopportabile senti chi parla...» L'ho già detto che Juyeon è anche altamente permaloso? Forse no... Ma rimedio dicendolo ora. Bellissimo ragazzo, un amico stupendo e sorriso meraviglioso, ma un caratterino di quelli piccanti.

«Ah, perché insopportabile non va bene? Estremamente irritante è meglio?» neanche la Fanciulla con i capelli color platino era una personcina molto tranquilla, come avete potuto notare. Una certa peperina che ancora mi chiedo come facesse quell'angolo di Jacob a sopportarla. Anzi eccolo che interviene.

«Ragazzi non vi sembra di esagerare?»

«GUARDA NON MI PARLARE CHE CON TE SONO ANCORA ARRABBIATA.» il giovane, a quella risposta tutta zucchero e miele, così dolce e accondiscendente, alzò le mani al cielo, leggermente spaventato dalla reazione della sua amata. Ma che dico leggermente spaventato, ne era assolutamente e completamente terrorizzato.

«STESSA COSA VALE PER TE CHRISTOPHER» 

«E ti pareva... Ma cosa ho fatto stavolta?» alzò gli occhi al cielo Chan rialzandosi un poco da terra. Giusto quel tanti che gli bastava per fulminare la più bassa del gruppo, che tra parentesi lo aveva deliberatamente lasciato senza seggiola. Lui, infatti, era l'unico dei cinque fanciulli presenti in quella cameretta ad essere spiaggiato sul pavimento di parquet bianco. E anche quando la ragazza gli puntò la propria ciabattina lilla contro, lui non si agitò poi molto. Abituato come era ad avere fucili puntati alle tempie, una ciabattina lilla non sembrava poi così male.

Dopo tanto vociare, ecco finalmente la voce di Momo che a forza di sentire urla non ne poteva proprio più.
«uhm... Ragazzuoli?
Questa non dovrebbe essere una missione TOP ULTRA SUPER SECRET?»

«SÌ» le risposero la sua migliore amica e il suo ragazzo all'unisono. Molto probabilmente quei due si comportavano cosí perché troppo simili l'uno all'altra, e se solitamente erano pappa e ciccia in quella situazione stavano per completare la loro trasformazione supersayan.

«ALLORA MI SPIEGATE PERCHÉ STATE URLANDO?» Eccoci qua. Anche Chan era partito per la tangente. Fantastico! L'unica persona ancora in grado di rispondere in maniera sensata alla domanda di Momo, oltre a quei tre già citati precedentemente, era Jacob. Ma visto che la nostra povera stellina era inerpicato su una seggiola, con le mani sopra la testa e  l'altra ciabatta della sua ragazza puntata alla gola, non era molto propenso ad esprimersi. Quindi a Momo non restava che appellarsi a se stessa.

«Perché sono tutti delle testoline bacate. Avrei dovuto saperlo. Di chi è stata l'idea di venire tutti e cinque in questa camera per più di un pomeriggio di fila?“

Praticamente Momo si rispose da sola, e vista la tensione in quella cameretta dalle pareti fucsia, forse avrebbe dovuto tenere la sua risposta all'interno della sua corteccia cerebrale. Forse. Consiglio spassionato.

«Idea tua e comunque...»

«Ri iniziamo sí?»

«Guarda non ti prendo a schiaffi solo perché hai approvato l'entrata alla James Bond e il mini esplosivo nella torta. Ah sí e perché sei il mio pasticcino.»

Momo fece una smorfia sentendo il nomignolo, ma poi si accoccolò tra le braccia dell'altro che ridacchiò e le diede un bacino sui capelli.

Durante questa dolcissima scena super smielata, noi potevamo vedere, in uno specchio ormai semi frantumato, le espressioni di disgusto di Chae nel vedere le effusioni amorose del suo nemico e la sua ex alleata, per il momento caduta in mano nemica. Insomma una scenetta tragicomica.

«Chan comunque tu non hai alcun diritto di essere arrabbiato per la situazione al momento, eh. Hai passato le ultime quattro ore di incontri a dormire...

«Ma io non stavo dormend- stavo raccogliendo i miei pensieri...»

«ah sí? Quali? Io invece ho tutto il diritto di farlo. Come potete approvare l'idea di entrare dal giardino, scalando il Roseto in pieno giorno (IL ROSETO, notate bene)vestiti da superspie quando basterebbero semplicemente dei travestimenti da cuochi e camerieri per entrare? »

«Tesoro mio bellissimo... Capisco tutto ma dove le troviamo le divise? Perché l'attrezzatura da scalata non é troppo difficile da reperire. Ma le divise...»

«ci devo ancora pensare ma comunque la mia idea è molto migliore della loro. O no Jacob?»

«Devo dire che vedo dei punti di forza in entrambi i piani ma allo stesso vedo anche parecchie falle. Ora sedetevi, datevi una calmata, soprattutto te Chae e ascoltatemi. Perché ho appena elaborato il piano perfetto tra le vostre due teorie.»

"O meglio noi abbiamo."

«Chan vuoi smetterla di parlare di Marx...? Aspetta un momento. Di chi caspita è questa voce... OH MIO CIELO. E TU CHI CASPITA SEI? E COSA CI FAI NELLA NOSTRA RIUNIONE ULTRA TOP SECRET.»

«Ma la mission no era TOP ULTRA SUPER SECRET?» si intromise poco saggiamente Momo.

«Ehi ehi ehi... tranquilla è solo Changbin mio cugin...»

«NON DIRMI DI STARE TRANQUILLA!»

Jacob alzò le mani (di nuovo) dietro alla nuca, ma stavolta scese dalla seggiola e si inginocchiò con la fronte verso la parete all'urlo della sua ragazza. Questa scena però valse l'ilarità generale, e quindi anche una leggera riappacificazione.

«ASPETTA! Oh... Ciao Binnie! Come stai tutto bene?»

«Sí, grazie mille Chae. Mi hai fatto solo diventare sordo da un orecchio ma per il resto bene sí.»

«Mi fa piacere... Comunque appurato chi sei, mi diresti per gentil cortesia cosa ci fai qui?»

«Io sono il vostro generale di armata, o se volete potete chiamarmi stratega. Cone preferite. Ho organizzato insieme a Chan e a Jacob il piano perfetto. Chan stava seriamente raccogliendo i suoi pensieri, infatti ha una memoria eccezionale per ricordarsi le vostre idee. Jacob si è occupato della logistica mentre io ho studiato gli ingressi del castello di Jjanz. Se non hanno ristrutturato nulla nell'ultimo periodo dovrei sapere tutte le entrate. Siete pronti?»

Non volava una mosca. Tutti e cinque stavano pendendo dalle labbra del nuovo arrivato. Solo Chan si ritrovava leggermente scosso da quel silenzio innaturale.

«Ah però quando parla lui lo ascoltate tutti, eh. Cos'è questa storia?»

«Shhh... Chan fai silenzio! »

«Massí bon.»

|Without The Crown| MinSungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora