Capitolo 34

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Non avrebbe mai creduto che le labbra di Jisung potessero essere così morbide. Le aveva immaginate molto spesso, posate sulle sue, in quei giorni e aveva sognato molte volte Jisung nelle sue braccia. Ma quello che stava accadendo in quel momento era fuori dalla sua immaginazione, migliore di ogni sogno o perdizione. Jisung era lì e lo stava baciando, non poteva crederci.

Minho si staccò un secondo per respirare, ma Jisung era famelico. Si buttò di nuovo sulle sue labbra mentre il maggiore sorrideva nel bacio. Le mani del più grande si posizionarono sui fianchi di Jisung e quest'ultimo affondò le dita nei capelli di Minho avvicinandolo ancora di più.

《Ji-mh. Jisung-ah...》 mugolò Minho sulle sue labbra.

《Mh?》 Jisung si allontanò riluttante, di un centimetro, o forse due, lasciando però i loro nasi a sfiorarsi. 《Cosa c'è?》 Sussurrò facendo scorrere il naso sul suo collo ancora affannato. Minho si sforzò di parlare, ma la bellezza del più piccolo in quel momento non era uno scherzo. I capelli erano un po' scompigliati, gli occhi lievemente specchiati erano pieni di emozioni e le sue labbra rosse e gonfie.

《No, niente. Ti amo.》sussurrò prima di spostargli la frangia castana e appoggiare un casto bacio sulla sua fronte.

《E questo cos'era? Un tentativo per riprendere il fiato. 》 Jisung scherzò mentre il suo respiro si iniziava a regolare.

《Forse.》 Minho alzò le spalle facendogli l'occhiolino. E trascinandolo con sé sul letto sfatto. Sorrise mentre lo abbracciava da dietro.

《Ma guarda te, questo qua.》 Jisung si alzò a sedere, facendo l'offeso e dandogli le spalle.

《Yah, Sungie. Non mi ignorare~》

《Sungieeee~》continuò Minho gattonando fino a lui. Poi si sdraiò, poggiando la testa sulle sue cosce e  arricciando le labbra gli chiese ancora una volta.

《Sungie? Kiseu?》 Jisung abbassò lo sguardo e Minho sfoderò gli occhioni da gatto con gli stivali.

《Ah...seriamente. Mi farai morire...》 roteò gli occhi e poi si chinò fino al maggiore baciandolo ancora una volta.

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"Fiorellino?"  pensò Seungmin colto impreparato. Inclinò il capo confuso. I suoi occhi si ingrandirono a dismisura mentre il cervello elaborava quello che il moro gli aveva appena detto.

《FIORELLINO?》Squittì arrossendo a dismisura. Si coprì il viso con le mani per evitare di mostrare le proprie guance. Hyunjin scoppiò a ridere, vedendo il ragazzo tutto imbarazzato. "Che fine aveva fatto il gangster dalla lingua acida? E perché al suo posto c'era quel cucciolo dolcioso?"

《Si, non ti piace?》

《N-non è quello...c-cioè. Come osi chiamarmi così?》

《Ah...non ti piace. Va be' l'importante è che piaccia a me, no? Ora mi daresti una mano ad uscire?》Si arrischiò il moro.

《Ci sei finito da solo, perché mai dovrei darti una mano?》

《Perché è roba tua? A proposito. Ho trovato una mia camicia che non mi va più, vuoi provarla?》riuscì a dire alzando il braccio con la camicia, incredibilmente senza ipieghe.

《Oh...va bene. Ma dopo questo lasciami in pace.》Seungmin roteò gli occhi. Perché doveva essere così fastidioso, rumoroso ed assillante?

《Grazie, Fiorellino~》canticchiò Hyunjin afferrando la mano che gli tendeva il moro.

《E SMETTILA DI CHIAMARMI FIORELLINO!》Urlò Seungmin lasciandolo andare in fretta, quasi come se si fosse scottato a contatto con la pelle del meggiore.

《Va bene...Fiorellino. Tieni la camicia.》 Hyunjin sorrise e poi schizzò fuori dalla porta mandando un bacio con la mano al rosso.

《IDIOTA!》 Gli urlò dietro Seungmin lanciandogli contro la prima cosa che aveva sotto mano. Ovvero la sua ciabatta a fiori.

"Mi sa che devo smetterla di comprare cose a fiori..." Pensò Seungmin mentre richiudeva l'armadio straripante di vestiti, con gran fatica e molto sudore.

"E anche fare un po' di ordine qui in giro." Si infilò la camicia, e si sistemò i capelli. Era ancora scosso dalle parole di Hyunjin e quindi non si accorse nemmeno dei ricami neri che correvano tutt'intorno al colletto, ricreando il profilo di una rosa. Lanciò un' occhiata alla stanza dove giacevano intoccati parecchi indumenti e libri.

"Sì...un giorno o l'altro". Terminò uscendo dalla stanza pronto per presentarsi a cena con la famiglia reale.

Hyunjin, invece, infilatosi nella sua nuova stanza, si sistemò la frangia lasciandola cadere scompostamente sugli occhi felini, si mise un pizzico di lucidalabbra e si infilò le scarpe basse.  Si guardò allo specchio, lanciò un'occhiolino ad esso e uscì di corsa, uno era a posto, ora mancavano solo suo fratello e le due pesti.

《Jeongin! Yah. JEONGIN!》 Urlò entrando nella camera del fratello con l'intento di spaventarlo. Ma Jeongin era troppo impegnato in quel momento. Jeongin infatti stava ascoltando musica sul letto, avvolto dalle coperte e concentrato sul fumetto stava leggendo.

《Che stai facen...Uh, bello. Mi piace questa serie. Ora vai a prepararti è ora di cena!》 Hyunjin si accucciò sul letto vicino a lui. Ma non gli venne prestata alcuna attenzione. Se c'era una cosa che odiava erano quelle persone che lo ignoravano.

《Yah! JEONGIN!》 Urlò nuovamente strappando un auricolare al minore e facendolo rotolare fuori dalle coperte e cadendo dal letto.

《Ma cos- HYUUUUUNG!》 Si lamentò il principino uscendo dal suo fagotto e  alzandosi minacciando il fratello con il fumetto in mano.

《Fila a cambiarti. E ora di cena. Muoviti forza! Op》 Hyunjin battè le mani e si voltò per trovare l'outfit perfetto. Gli piaceva vestirsi bene, ma preferiva gli indumenti comodi.

《Lascia stare faccio io.》 Borbottò il più basso dando una spallata al maggiore. Hyunjin si voltò a guardarlo con un sopracciglio alzato.

《How you dare, rascal!》

Jeongin lo continuò ad ignorare imperterrito, poi afferrò una camicia a maniche corte con degli schizzi colorati sul colletto, dei jeans neri strappati e un paio di calzini. Si voltò, fece una linguaccia al fratello e si chiuse in bagno.

《Questa me la paghi!》 Gli urlò dietro Hyunjin sorridendo. Quel ragazzo era volpe, in tutti i sensi...

《Certo, Hyung. CERTO!》

《YAH!》

Dopo pochi secondi Jeongin uscì dalla camera vestito e profumato pronto per l'incontro. Hyuniin sorrise, afferrò la sua testa con il gomito e iniziò a strofinargli la cute, arruffandogli così tutti i capelli.

《Stavi dicendo? Eh? Mascalzone che non sei altro?》

《Ah, scusa, Hyung. Mi dispiac-ahaha》 ad un tratto scoppiarono entrambi a ridere, incapaci di trattenere le risate.

《Mi sei mancato Hyung.》sussurrò abbracciandolo Jeongin, dopo essersi calmato.

《Anche tu Innie, anche tu... E da tanto che non ti vedo, come stai?》

《Bene, bene...sai che ho un nuovo educatore? È simpaticissimo. È giovane, intelligente e anche molto bello. Credo che Lia e Yeji si siano innamorate di lui.》 Jeongin soffocò una risata mentre afferrava il braccio del fratello. 《Si chiama Seungmin e ha i capelli rossi, lo conoscerai a cena ma te lo dico e una persona fantastica...》

"Oh, non ne dubito."




|Without The Crown| MinSungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora