Capitolo 42

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Jisung era seduto sul letto a baldacchino di Minho, a gambe incrociate con una scatola di biscotti davanti. Stava guardando fuori dalla finestra del palazzo di Zhilink, con uno sguardo parecchio assente. Ancora poche ore e poi Minho sarebbe diventato il fidanzato di Jimin in tutto e per tutto. Gli stava venendo da piangere. Come poteva essere così sfigato? "Karma perché mi odi? " pensò infilandosi in bocca due biscotti al cioccolato.

《Jisung?》

《Ji? Ti sei mangiato un sacchetto di biscotti e tra due ore ci sarà il banchetto con la tua famiglia... sei sicuro di stare bene?》

Sicurissimo guarda.

Minho era appena entrato nella stanza e si stava leggermente preoccupando. Aveva lasciato il suo ragazzo seduto sul letto con quella scatola di biscotti in mano prima di scendere in paese dalla sarta, per provare l'abito che avrebbe dovuto mettere l'indomani alla cerimonia di fidanzamento con Jimin, e dopo essere tornato lo aveva trovato nella stessa identica posizione, solo con la scatola di biscotti vuota. Piccola precisazione: era la confezione extralarge.

Il più piccolo alzò lo sguardo verso il moro, accennò un sorriso e poi lo abbassò verso il pacchetto di biscotti, trovando solo poche briciole. Alzò un sopracciglio leggermente confuso. Dove erano finiti i suoi biscotti? Li aveva davvero finiti tutti? Poi si ricordò che in quella ce n'erano solo due, e se possibile divenne ancora più triste.

Minho si sedette accanto a lui accarezzandogli la schiena. Stava pensando a cosa dire per tirarlo su di morale. Peccato che consolare le persone non fosse il suo forte. Ecco.

《Hyung. Ma devo proprio venire alla cerimonia? N-non voglio sentire il cuore spaccarsi a metà...e n-non voglio vederti baciare mia sorella. ti prego non possiamo andarcene e scappare? Minho, per favore mi farebbe troppo male.

《E dove vorresti andare, scusa?》

《Non lo so lontano, dove nessuno ci giudichi e dove possiamo vivere felici e insieme》

《Mh...hai ragione, piacerebbe anche a me ma dovremo lavorare. Cosa vorresti fare?》

《Non so...forse mi iscriverei all'università. Credo ad infermieristica.》

《Davvero?》

Il più piccolo annuì immaginando cosa avrebbe potuto fare altrimenti, ovvero praticamente nulla.《Sì...tu?》

《Non ci ho mai pensato probabilmente mi ritroverei a fare l'insegnante.》 Minho si stiracchiò incrociando le braccia dietro al capo.

《L'insegnante?》 La faccia di Jisung era a dir poco esilarante. Non se lo sarebbe mai aspettato.

《Sì, perché? Sarei un insegnante bravissimo.》 dopo quell'affronto Minho incrociò le braccia al petto guardando male il proprio ragazzo.

Il quale pur con un grande sforzo d'immaginazione non poteva immaginarsi un Minho circondato da bambini. Insomma nemmeno nei meandri più oscuri della sua mente avrebbe potuto nascere questo pensiero. 《Ma va'. Tu. Con i bambini?》

《C'è qualche problema?》 Il maggiore aveva assottigliato lo sguardo, mettendosi sulla difensiva.

《No no...solo che... non ti ci vedo, ecco...Tutto qua.》

《Io adoro i bambini. Odio le canzoncine e la voce che usano le persone per i bambini, ma li adoro. Sono così carini! E i bambini adorano me. Infatti, è proprio per questo che ti piaccio.》

《Mi stai dando del bambino?》

《Be' sì.》

Jisung dopo quelle parole mise il broncio. Il suo labbro inferiore venne spinto all'infuori rendendolo ancora più bambinesco.

《Ecco vedi?》 Minho rise e poi si sporse per baciargli le labbra. Dopodiché gli diede un bacino sul naso e adagiò il capo sulle sue gambe.

Jisung si mise ad accarezzargli i capelli mentre i pensieri girovagavano. Chissà come sarebbe stata la sua vita se non fosse nato con la corona in testa... Chissà come sarebbe stata quella di Minho...Chissà se si sarebbero mai incontrati.  Ad un tratto scosse la testa, ricordandosi due fra tutte le frasi motivazionali che gli aveva inculcato la sua gemella durante le sue "amate" lezioni di latino.

"Carpe diem"- cogli l'attimo. e "Hic et nunc"-qui ed ora.

Perché gingillarsi con le cose che sarebbero potute essere in un ipotetico mondo e non vivere quello che stava accadendo in quell'esatto istante? Perché non si godeva gli ultimi momenti con Minho in piena consapevolezza? Perché non avrebbe potuto iniziare ora?

Jisung si passò una mano sul viso. Si strofinò gli occhi, continuò a fare smorfie con le labbra, si scompigliò i capelli e si diede degli schiaffetti sulle guance.

《Hyung?》

《mh?》

《Facciamo qualcosa di nuovo?》

《Nuovo in che senso?》

《Nuovo. Qualcosa che non hai mai fatto. Qualcosa di eccitante.》

Strani pensieri nebulosi si stavano formando nella mente del maggiore, però era piuttosto convinto che Jisung non stesse parlando di quello.

《Tipo?》

《Uhm... ti sei mai rotolato nel prato?》

《No?》

《Bene. Andiamo a rotolarci nei prati!》

《Lo sai che detto così suona un po' male?》

《Pervertito. Dai muoviti!》

Il più piccolo rotolò giù dal letto, si sentì un piccolo tonfo e poi Jisung si rialzò con un salto. Aveva gli occhi stralunati e sulle labbra un sorriso gigantesco.

Minho lo guardò durante quelle manovre e non potè fare a meno di scuotere la testa.

《Cringe》 borbottò alzandosi con calma dopo essersi stiracchiato un po'.

《Che hai detto?》 Jisung fece capolino tra la porta e lo stipite con i suoi capelli castani quasi troppo lunghi.

《Nulla...arriv-ehi! Ho un'altra idea. Ti va di tingerti i capelli?》

Jisung era appena fuori dalla porta e muoveva i talloni su e giù impaziente.  Lo guardò avvicinarsi con uno sguardo strano. Il più piccolo non sembrava troppo convinto.

《Non sembri molto convinto...》

《Mah, forse perché non lo sono, Hyung?》

《No? Non ti fidi di me?》

《Non - non è quello...》

《Secondo me ti starebbero benissimo i capelli biondi...》Minho si girò a guardarlo con le sopracciglia alzate e un sorriso rilassato.

《Biondi? A me?》 Jisung alzo un indice e se lo appoggiò al petto.

《Mh-mh.》 Minho si appoggiò alla spalla del minore annuendo

《Naaaaah... E poi perché dovrei farlo? Non ti piaccio con i capelli castani?》 Dobbiamo dire che Jisung non era proprio sicuro del proprio aspetto fisico, come forse si era già notato...

《Probabilmente mi piaceresti pure calvo, non preoccuparti. - alzò la spalle dandogli un bacetto sulla guancia - Però credo che sarebbe divertente e poi sai che shock per i tuoi vederti biondo? O ancora peggio con i capelli blu... sai che ridere?》

《Blu...come il colore del simbolo del tuo regno. Ironico》

《Studiato. Oserei dire》 Jisung si mise a ridacchiare.

Passarono un paio di minuti immersi nel silenzio poi Minho disse 《Quindi?》

《Ci sto...però biondi non blu, blu non mi ispirano. Ma prima andiamo a rotolare》

《Come vuoi piccolo.》

|Without The Crown| MinSungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora