14/10
Caro diario,
Oggi Rachele è tornata e così ho deciso di andarle a parlare per capire cosa sia successo e perché mi abbia bloccata senza un apparente motivo.
Bene caro diario, ciò che è successo penso che non lo dimenticherò mai.
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La domenica mattina non è mai stato il mio momento preferito della vita, oggi la odio anche più del solito.
Dopo la serataccia di ieri con Dario, il mal di testa che alla fine mi è arrivato per davvero e l'incapacità di alzarmi dal letto, posso dire che questo è il giorno più odioso di tutta la mia vita.
Riesco a trovare le forze per mettere i piedi a terra solo alle 12.00 quando il mio stomaco comincia a brontolare per la fame.
Nel dirigermi in cucina però sento dei passi fuori al pianerottolo ed è proprio il quel momento che realizzo: RACHELE!
Di fretta esco dalla porta ancora in pigiama.
- Ti prego, che è successo? - la vedo uscire per gettare il pattume.
- Vattene. - mi dice seccata.
Mi blocco all'idea che una ragazza così dolce possa essere così scocciata da me.
Fa per rientrare e prima che possa chiudere la porta la blocco.
- Ti prego, sono completamente confusa. Cosa ho fatto? -
- PERCHÉ NON ME LO HAI DETTO? - Sbotta, urlando d'improvviso.
Rimango a bocca aperta e faccio spallucce non capendo la situazione.
- Ti piace Dario. - afferma.
Non è una domanda, lei lo sa e lo sa anche bene e mi sento una merda perché è vero, non le ho detto nulla nonostante sapessi che a lei, lui piaceva.
- Lui mi ha detto che eravate solo amici. - le dico con un fil di voce, ed è vero. Ho cercato di avere un rapporto distaccato con Dario fin quando non mi ha detto che tra loro non c'era nulla.
- Tu non sei venuta da me, non me ne hai parlato. Io credevo che fossimo amiche! - mi dispiace quello che sento, perché è detto con profonda rabbia.
Mi spinge fuori casa e mi sbatte la porta in faccia.
Resto lì, imbambolata.
- Ho sbagliato, va bene. - comincio ad urlare. - Ma Dario mi aveva detto che avevi preso bene la sua notizia e ho pensato che forse non te ne importasse. -
Apre la porta di scatto.
- Gli ho detto che volevo essere sua amica perché volevo che si rendesse conto che sono la ragazza giusta per lui e non perché venisse da te. - è arrabbiata, furiosa. - Da come sembra lo hai accolto a braccia aperte, e forse non solo quelle. - la sua ultima frase mi destabilizza.
- Questo non te lo permetto! - la avviso a tono basso e serio. In quel momento forse si rende conto di ciò che ha detto.
- Scusa. - dice abbassando il viso.
- Io e Dario avevamo fatto un patto quella sera. - mi dice seria e io la osservo. - Volevo che vedesse in me, ciò che io vedo in lui, e così gli ho chiesto di restare amici, ma con qualche bonus. -
- Di che genere? -
- Lui avrebbe avuto dei "benefici". - mima le virgolette con le dita. - E pensavo che questa cosa lo avrebbe convinto poi a tornare da me, e non da semplice amico. -
Mi sento intontita.
- Mi stai dicendo che avresti acconsentito ad avere un'intimità con lui, anche se ti aveva detto di non provare nulla? -
- Si, e lui sembrava gradire la proposta. -
Mi cade il mondo addosso.
E adesso?_______
Salve a tutti.
Da domani non riuscirò a pubblicare di mattina, quindi spero non sia un problema se lo faccio di pomeriggio e la sera tardi.
La situazione nella storia si surriscalda un po' e da ora comincia la parte che più mi è piaciuta scrivere.
P. S. Per chi se lo stesse chiedendo, SI! Non sapevo che nome dare alla vicina di casa, e nei video di Space Valley ho trovato la risposta dato che Dario si è fissato col nome Rachele.
A domani, ciaoooo.
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Caro D(i)ario. /COMPLETA/
FanfictionSei l'oceano, mi hai trascinato dentro e poi mi hai spinto fuori, e nonostante tutto, in te vorrei affogare.