Sono di ritorno da lavoro, è stata una giornata stressante e quando si è così stanchi diventa difficile anche salire i dieci scalini che mi dividono dalla porta d'entrata di casa mia.
Appena metto le chiavi nella serratura una voce mi chiama.
- Sofia, hai un attimo? - Rachele era lì ferma sul pianerottolo, annuisco e mi avvicino.
- Come va? - le chiedo.
- Bene! - afferma davvero convinta con un sorriso stampato in viso.
- Volevo ringraziarti. - sembra sincera, ma non capisco il perché di queste parole.
- I tuoi consigli mi hanno aiutato tanto con Dario. -
Non capisco, non mi sembra di averle mai dato nessun consiglio riguardo quel ragazzo.
- Scusami non credo di aver capito. - le faccio presente.
- Dario, ricordi? Il ragazzo con cui mi sto frequentando, che hai conosciuto qualche settimana fa. -
- Oh , quindi è lui! - rimango spiazzata, non pensavo fosse Dario il ragazzo con cui la mia vicina si stava frequentando.
- Si. Credo sia quello giusto. -
- Ne sono felice, se ti tratta bene e ti fa sentire a tuo agio allora è quello giusto. - la incoraggio.
D'improvviso mi si avvicina e con un abbraccio mi rivolge tutto il suo calore e la gratitudine, nonostante io non abbia fatto molto. Ci salutiamo e io finalmente posso stendermi sul mio divano.
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Più tardi quella sera, mentre sono intenta a riordinare alcune cose per il lavoro di domani, sento bussare alla porta. Solitamente Rachele suona il campanello e data l'ora non riesco a immaginare chi altro possa essere se non lei. Le nocche fanno ancora rumore sul legno della mia porta, così decido aprire.
- Disturbo? - lo fisso mentre ha una spalla poggiata al muro.
- Cosa ci fai qui? - gli domando.
- Non ci vediamo da tanto. - ammette. - Posso entrare? -
Non so perché lui sia qui, e non so nemmeno perché voglia entrare in casa mia, non abbiamo tutta questa confidenza, eppure non riesco a dirgli di no.
- Entra pure. - gli dico mentre mi sposto, affinché lui possa varcare la soglia di casa.
Appena entra si guarda intorno, quasi per cercare di capire qualcosa in più su di me.
- Perché sei qui Dario? -
- Ho bisogno di conoscerti. - a quelle sue parole non riesco a dare un vero significato. Cosa significa? Perché vuole conoscermi?
- Voglio sapere qualcosa di te. - Questo è pazzo! Penso.
- Scusami ma non capisco. - gli faccio presente.
Lo vedo avvicinarsi e in poco tempo ci ritroviamo ad un passo di distanza.
- Mi piace scrivere. La gente pensa sempre che io sia un "preso a male", ne vado fiero di questo. Amo la mia città, il buon cibo, i posti silenziosi che mi permettono di pensare. Odio le discoteche, i finti perbenisti e tutti quelli che cercano di fottermi. Mi interessa la politica. Ho un rapporto strano con le mie insicurezze. La gente spesso ha difficoltà a capire le mie intenzioni e questo mi porta in situazioni a volte difficili. Ho difficoltà a relazionarmi a fondo con una persona, ed esprimo raramente ciò che provo. Ho un'insicurezza nei confronti delle emozioni ed è per questo che scrivo, ma ci sto lavorando ed è per questo che ho bisogno di te, di conoscerti e di capirti. -
Dario butta tutto fuori, mi parla come se fossi l'unica persona in grado di capirlo, ma sinceramente la situazione mi sembra solo surreale.
- Perché dovrei? - la domanda mi sorge spontanea.
- Tu hai qualcosa. Mi attrai come un magnete. - le sue parole sembrano sincere, ma quanto posso crederci in realtà?
- Dario, credo si sia fatto tardi, dovresti andare. -
Vedo il suo viso distendersi, quasi un velo di delusione, ma poi annuisce a si avvicina alla porta per poter uscire.
- Prima o poi ci riuscirò Sofia. Non ho intenzione di mollare. - ammette prima di andare.
È stato alquanto strano. Se veramente ha bisogno di qualcuno per lavorare sulle sue emozioni e sulle sue insicurezze, perché proprio io? Rachele non dovrebbe essere la sua prima scelta?
Chiudo la porta di casa, mi stendo a letto, ripenso a ciò che è successo.
Anche lui ha qualcosa, anche lui mi attrae.________
SALVE!
La situazione comincia ad evolversi e spero possa piacervi, fatemi sapere cosa ne pensate se volete.
Ciaooooo.

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Caro D(i)ario. /COMPLETA/
FanfictionSei l'oceano, mi hai trascinato dentro e poi mi hai spinto fuori, e nonostante tutto, in te vorrei affogare.