Potrei dire di aver passato una semplice serata in compagnia di un amico, ma mentirei a me stessa.
Per la prima volta sono riuscita ad aprirmi per davvero con una persona, raccontando cose personali di me, che in pochi conoscono.
Ha ascoltato le mie parole, mi ha consigliato, mi ha capito.
Gli ho parlato del mio ex Daniele e della storia dalla quale sono uscita dopo tre anni di relazione, della tristezza profonda che ho provato nel sapere che lui aveva un'altra, della profonda sessione di ripresa che mi hanno proposto le mie amiche pur di farmi riprendere, trascinandomi in un posto diverso ogni sera.
Gli ho spiegato che è un problema per me smaltire le sensazioni che provo ed è proprio lì che ha avuto un'importante svolta la serata.
Dario mi ha consigliato di scrivere.
Non sono brava, ma in realtà nemmeno ci ho mai provato.
- Non devi per forza scrivere un romanzo. Anche solo mettere nero su bianco una frase al giorno, credo faccia bene all'anima. - sono state le sue parole.
- Al giorno d'oggi nessuno più tiene un diario sulla quale annotare le cose che gli capitano durante la giornata, fallo tu! - mi ha incoraggiato.
- Magari invece che scrivere delle tue faccende giornaliere, puoi annotare i tuoi pensieri, ciò che provi, le emozioni più forti che senti. Può aiutare. - termina.
Può sembrare una stupidaggine, ma ho deciso di prendere sul serio il suo consiglio e quindi da domani, quando ne sentirò il bisogno, scriverò "Caro diario".
Il caffè che abbiamo bevuto è stato un pretesto per far conoscere le nostre anime oltre che i nostri sguardi, e mi sono sentita davvero vicina a lui e penso che anche Dario abbia avuto questa sensazione.
Ci siamo riusciti a toccare, ma non in modo fisico.
- Avevo ragione a volerti capire. - mi sorride
- Hai tanto da dare, e spero tu possa farlo con me. - mi sento sempre più attratta dal suo modo di fare. Sembra quasi che lui sia un grande magnete e io un piccolo spillo e sto per essere risucchiata dalla sua energia.
Non so quanto altro saprò resistere.Quando ci rendiamo conto che ormai si è fatto davvero tardi, acconsento per farmi accompagnare fino alla macchina.
Mi appoggio alla mia auto e lui, guardandomi, alza la sua mano per potermi spostare i capelli dal viso. È delicato.
La sua mano mi sfiora la guancia e poi scende sul collo, il suo corpo mi si avvicina e io sento un fuoco bruciarmi dentro.
Non riesco a capire a fondo le sue intenzioni e non so perché non lo fermo, forse giusto per capire fin dove vuole arrivare, o forse no.
- Sei bella. - mi sussurra.
- Tanto. - mi guarda le labbra.
Avrei quasi voglia di lasciarlo fare, ma non posso.
Gli tocco la mano che è ancora poggiata sul mio collo, mi avvicino a lui, gli lascio un bacio sulla guancia.
- Ci vediamo presto Dario. -
Entro in macchina e torno a casa.

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Caro D(i)ario. /COMPLETA/
FanfictionSei l'oceano, mi hai trascinato dentro e poi mi hai spinto fuori, e nonostante tutto, in te vorrei affogare.