Charles mi fu accanto tutto il tempo e fece anche degli accertamenti per verificare la compatibilità, ma la sorte volle che neanche lui lo fosse. Pure i miei genitori mi avevano avvertito di non esserlo. Credevo fosse quasi un complotto della natura nei miei confronti, non mi sarei stupita se non vi fosse stato alcuno compatibile. Non mi scomposi più di tanto,quasi me lo aspettassi. Non pensai in quei giorni al senso di colpa che fino a poco prima mi stava divorando e ciò mi fece sentire bene, anche se solo per un breve periodo di tempo. Le settimane trascorsero monotone, mi avevano dimesso dall'ospedale e, sebbene con un po' di fatica, riuscii a tornare alle mie vecchie abitudini. Questo momento di tranquillità durò, però, ben poco. Un giorno, infatti, era quasi fine gennaio, apparve alla mia porta l'unica persona che non mi sarei mai aspettata: Lewis. Mi salutò freddamente e mi porse le mie borse, che andai a posare nella mia camera.
《Mi dispiace di essere venuto senza avvisarti, ma mi sono trovato qui per lavoro e ne ho approfittato per fare un salto qui.》Annuii. Andai a sedermi sul divano e gli feci cenno di seguirmi. Lo fece.
《Allora.》Sospirai. 《Credo di dover partire dal chiederti scusa per quello che è successo. Avevo intenzione di farlo da subito, ma non ho avuto il tempo di farlo. Quella sera è scattato un qualcosa tra me e Charles che non saprei descrivere. Io ti ho amato Lewis, ma non come te e di questo sono mortificata. Non ti ho usato, sei stato l'unico a capirmi davvero ed a supportarmi, sarei stata stupida se l'avessi fatto di proposito.》Mi fermò.
《Ho ragionato molto anche io ed ho capito che io sono stato d'intralcio. Sapevo già ciò che provassi per lui, ma non volevo accettarlo. Non potevo sopportare di essere nuovamente rifiutato, soprattutto per un ragazzino. Allora ho tentato in tutti i modi di "comprare" il tuo amore, senza comprendere che alla fine a soffrire sarei stato io. Sono arrabbiato per quel bacio, direi sia il minimo, ma non riesco ad esserlo con te, perchè io ti amo Dafne.》Iniziò a fare avanti ed indietro per la stanza.
《Lewis vorrei tanto darti quell'affetto di cui hai bisogno, ma purtroppo non posso dartelo come fidanzata, ma solo come amica.》Scosse la testa, sorridendo amaro.
《Non puoi comprendere quanto mi facciano male queste parole.》
《Lo posso capire, ma non voglio illuderti nuovamente.》
《Ed io non voglio essere illuso.》Ridacchiò nervosamente. 《Credo di essere proprio sfortunato in amore.》
《Forse lo stai solamente cercando nel posto sbagliato e nella persona sbagliata. Lewis vedrai che troverai la ragazza adatta a te, lo so per certo. Sei dolce e comprensivo, hai tutte le doti per essere il ragazzo perfetto. 》
《A quanto pare non per te.》Sbuffò leggermente. 《Comunque credo che non ci sia nulla di cui discutere, quindi preferirei andare ora.》
《Potresti aspettare un attimo?》 Annuì ed io mi allontanai, dimenticando il cellulare sul divano. Andai a prendere una lettera che avevo scritto pochissimi giorni prima e gliela portai, ma notai, sfortunatamente, che aveva il mio cellulare tra le mani.
《Di cosa sta parlando qui Roberto?》 mi guardò spaventato. 《Cos'hai Dafne?》si avvicinò a me.
《Nulla di importante, non preoccuparti.》
《Dai messaggi deduco che lo sia.》Pose le mani sui fianchi ed attese una mia risposta.
《Niente di che, devo operarmi.》Sbarrò gli occhi.
《E tu hai anche il coraggio di dire 'Niente di che'?》Urlò. 《E poi che significa non ci sono donatori?》
《Non abbiamo trovato nessuno che abbia il midollo compatibile e quindi non posso operarmi.》Si colpì la fronte con la mano sconsolato. Si scusò e se ne andò, senza che potessi dargli la mia lettera. Si era comportato in modo strano, cercai anche di dimenticare la sua espressione alla scoperta dell'intervento, ma mi risultò davvero complesso. Presi il mio cellulare e lo sbloccai, con l'intento di inviare un messaggio a Charles, ma fui preceduta.
《Sai, ti stavo pensando.》
《Davvero? E per quale motivo?》
《Non saprei dirtelo. Stavo pensando alla tua bellezza ed alla tua dolcezza ed a quanto vorrei essere nuovamente accanto a te.》
《Lo desidero anche io.》
《 A volte mi chiedo se tutto ciò sia vero.》
"Cosa intendi?》
《Non posso credere che finalmente io possa sentirti mia e soprattutto vicina, anche solo pensandoti.》
《Neanche io posso credere di essere stata così cieca da non comprendere i miei sentimenti per te fin da subito. Eppure erano così evidenti a tutti, tutti tranne che a me.》
《Forse avevi paura di essere ferita da me.》
《Oppure ero convinta che fossi troppo bello per me.》
《Dafne tu sei la cosa più bella che potesse mai capitarmi. Mi dai la forza anche nei momenti di difficoltà, questo perchè so che sei e sarai al mio fianco in qualsiasi circostanza. E te ne sono grato.》
《Pensi davvero questo?》
《Sì, mia piccola chèrie.》
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♧Juste Danser♧|| Charles Leclerc [IN REVISIONE]
FanfictionDafne, una giovane ballerina della Scala di Milano, riesce, grazie all'aiuto del suo insegnante ed amico, ad esibirsi in uno dei teatri più famosi d'Europa. E sarà lì che incontrerà Charles, pilota di Formula 1, di cui si innamorerà. Nulla, però, sa...