♧Chapitre 38♧

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Il tempo trascorse velocemente e ben presto ripresi a danzare. I capelli mi erano cresciuti ed il dolore alle gambe era completamente scomparso e non sarei potuta essere più felice. Era, ormai, giunto marzo e sarebbe cominciata nuovamente la stagione di Formula 1 ed avevo promesso a Charles che lo avrei seguito il più possibile, anche se sapevo che il mio lavoro sarebbe stato di intralcio. Prima dell'inizio avrei tenuto uno spettacolo alla Scala, in cui avrei ballato per la prima volta, ufficialmente, con Roberto. Ero ansiosa, avevo paura di sbagliare. Era il miglior ballerino italiano ed io non ero alla sua altezza, avrei sicuramente sfigurato. Egli cercò, tuttavia, di rassicurarmi, affermando che ce l'avrei fatta e che credeva in me e nel mio potenziale. Nonostante le sue dolci parole, quel pensiero non allontanò mai la mia mente, fino ad arrivare ad essere assordante e fastidioso. Mancavano davvero pochi giorni allo spettacolo ed il tempo per allenarsi diminuiva sempre di più.
《Dafne, attenzione. Mi stai calpestando i piedi.》
《Sì, hai ragione. Ti chiedo scusa.》Con fare teatrale, andai a sedermi su una panca ed iniziai a sfilarmi le scarpette. 《Credo che oggi possa bastare.》
《Cosa ti succede? Non sei mai stata così...》 Lasciò in sospeso la sua frase, quasi temesse la mia reazione.
《Così come?》Lo guardai curiosa e Roberto sembrò cercare il termine perfetto.
《Deconcentrata.》 Sospirò. 《Solitamente sei sempre attenta ai tuoi passi ed ai tuoi movimenti, oggi invece mi sembri con la testa fra le nuvole. C'entra, per caso, Charles?》Scossi la testa vigorosamente.
《Ho solamente paura, niente di più.》Si sedette accanto a me ed appoggiò una sua mano sulla mia spalla.
《Stai tranquilla, devi comprendere che il tuo partner non deve condizionare la tua prestazione. Poco importa se è di fama mondiale o il meno conosciuto, tu devi rendere allo stesso modo. Tu puoi diventare una delle migliori ballerine nel panorama mondiale, ne hai le capacità, ma per farlo devi ballare come se ad osservarti non ci sia nessuno. Solo quando ti estranierai dal mondo e ti renderai conto della tua bravura, potrai fare tutto ciò che vorrai.》Gli sorrisi e lui mi porse la mano per farmi alzare. 《Ora torniamo a danzare.》Annuii e feci ripartire la musica. Mi abbandonai alle note ed ai suoi leggeri tocchi durante i volteggi, cercando il più possibile di dimenticare chi avessi al mio fianco. Provammo e riprovammo, fino a quando un applauso non risuonò nella stanza e fummo costretti a fermarci. Mi voltai e vidi il monegasco che ci osservava appoggiato allo stipite della porta. Roberto lo salutò con un semplice cenno della mano, mentre io gli corsi incontro abbracciandolo.
《Mi sei mancato.》Biascicai e lui mi lasciò un leggero bacio sulla punta del naso.
《Anche tu.》Mi strinse il fianco con un braccia, spingendomi a lui. Iniziò a baciarmi nell'incavo del collo ed un fuoco ardente si accese dentro di me. Lo desideravo e dai suoi occhi brillare di lussuria compresi che non fossi la sola. 《Sei libera?》Sussurrò dolcemente al mio orecchio ed io annuii istintivamente. Salutai velocemente Roberto ed uscimmo, senza dare neanche il tempo al mio migliore amico di ricambiare il gesto. Pensai che avrebbe capito. Giungemmo nella sua vettura e solo allora mi resi conto di non essermi sfilata le scarpette. Decisi allora di farlo, ma lui mi fermò.
《Mi piacciono, ti fanno più attraente.》Sorrisi e lo accontentai. Rimanemmo in silenzio per tutta la durata del viaggio, eccetto qualche complimento da parte di Charles ed il battito del mio cuore che aumentava sempre più. Arrivammo a casa e senza mai smettere di accarezzarmi e lusingarmi, entrammo e mi condusse goffamente, tanto da farmi sorridere divertita, nella mia camera. Mi stringeva a lui e mi faceva sentire viva.
《Sei sicura di voler continuare? Non devi se non te la senti...》Lo zittii baciandolo, rendendo così nota la mia intenzione. Una nube erotica ci avvolgeva, ci univa e ci faceva innamorare ancora di più uno dell'altra. Non so quanto durò quel momento, ma so che non lo rimpiangerò mai.
Appoggiai la testa sul suo petto, beandomi delle sue carezze e premure.
《Sei bellissima.》Gli sorrisi e chiusi gli occhi, ripensando alla serata ed immaginando il nostro futuro. 《Non credevo di essere capace di amare così tanto una persona, di sentire la necessità di vederla ogni giorno e di renderla felice.》
《Perchè io?》Gli domandai.
《Perchè sei diversa. Non sei superficiale, non mi usi e soprattutto mi ami per quello che sono. Lo hai fatto fin da subito.》Rimase in silenzio fino a quando non mi pose la mia stessa domanda.
《Perchè quando ti ho visto c'è stato il famoso colpo di fulmine. Perchè quando non eri accanto a me, mi sentivo vuota. Perchè solamente tu riesci a rendermi felice.》
《Ti amo, chérie.》
《Ti amo anche io, Charles.》

♧Juste Danser♧|| Charles Leclerc [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora