-Tesoro cosa pensi di fare ora? Come manderemo avanti le nostre vite?-
-Non lo so! E smettila di chiedermelo!-
-Dovrei smetterla eh? Io!? Qui l'unico che dovrebbe smetterla sei proprio tu! Hai idea del guaio in cui ci stai cacciando?!-
-Lo so benissimo ok? Non serve continuare a ripeterlo. Ci sto pensando.-
-È da una settimana che pensi! Intanto noi qui stiamo quasi facendo la fame, non possiamo più permetterci di vivere in questo posto. Non possiamo permetterci più nulla ormai.-
-Non dare la colpa a me, se solo tu ti fossi trovata un lavoro forse ora non saremmo in rovina!-
-La colpa è di entrambi allora ok? Ma se invece che incolparci a vicenda come bambini cercassimo una soluzione, magari usciremo prima dai casini!-
-Se chiudessi quella tua fottuta boccaccia potrei pensare!-
○○○
Taehyung si chiuse in camera sua cercando di sovrastare le urla dei suoi genitori con il cuscino. Voleva solo dormire in quel momento.
Proprio quel pomeriggio aveva scoperto che sua padre aveva perso il lavoro, il che era tragico.
Sua madre non aveva mai lavoro, o forse aveva svolto qualche lavoretto part time, ma niente di ché. Il padre aveva sempre avuto un lavoro soddisfacente, che permetteva alla famiglia di vivere una vita agiata.
Taehyung aveva sempre frequentato le scuole migliore della città, dove c'erano solo ragazzini ricchi e fin troppo viziati, ma gentili ed educati.
Tutti però erano anche a conoscenza del lato opposto della medaglia, ovvero i ragazzi meno ricchi, le loro scuole erano piccole e buie, come le loro case. Non era una loro colpa, solo, si erano ritrovati in quelle situazioni.
Taehyung non conosceva nessuno di quella parte, che per lui era così...emarginata.
Non aveva mai desiderato diventare viziato o vanitoso, non voleva allontanare e discriminare gli altri. Solo che in un ambiete come il suo era inevitabile.
I meno ricchi venivano disprezzati e allontanati come feccia, mentre gli altri venivano accolti a braccia aperte.
Quante volte, camminando per la strada, sia madre lo aveva protetto con il suo corpo da quei "ragazzacci di strada".
Altre urla arrivarono dalla cucina, dove i suoi genitori stavano ancora litigando.
Ed in quel momento Taehyung fece una piccola ipotesi: se non avevano i soldi, si sarebbero dovuti trasferire, cambiare casa, scuola, amici...vita.
E l'idea di andare in una scuola come quella con era proprio delle migliori per lui.
Come avrebbe fatto a farsi amici dei ragazzi come quelli? Che vanno per le strade a rubare, fumano, bevono e si divertono a modi loro.
Forse Taehyung aveva un po' troppi pregiudizi su quei ragazzi, in fondo non aveva mai conosciuto nessuno di loro, ma doveva fidarsi delle sagge parole di sua mamma.
Dopo altri dieci o quindici minuti di riflessioni e pensieri, ansie e preoccupazioni, Taehyung finalmente si addormentò.
Intanto anche al piano di sotto era calato il silenzio, tutti avevano deciso che per il momento sarebbe stato meglio dormire, e la mattina avrebbero preso le loro decisioni definitive
○○○
-E quindi è così? Te ne vai?- chiese Minho, il ragazzo seduto proprio di fronte a Tae.
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𝔹𝕦𝕝𝕝𝕖𝕥𝕡𝕣𝕠𝕠𝕗 | Kookv | ✔Completa
Fanfiction*dalla storia* -Non mi devi ringraziare. Io ti amo, tu ami me, e a me basta sapere questo, tutto quello che faccio lo faccio per te. E i tuoi sorrisi e sapere che sei felice sono le uniche cose che chiedo in cambio. Chiaro?- Potrebbe essere semplic...