SEI

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-Non ho sonno.- annunciò Taehyung. Era da tutto il giorno che dormiva e arrivata la sera si annoiava a morte.

-Ma ora hai bisogno di riposarti.- rispose Jungkook.

-Non è vero! Sto benissimo!- rispose Taehyung scattando in piedi, un dolore lancinante all'addome però lo costrinse a rivedersi sul divano.

-Non stai affatto bene Taehyung, devi riposare.-

-Ma è noioso!-

-Credi che per me sia divertente? Pensi che se avessi avuto scelta ti avrei fatto restare a casa mia?-

-Allora fammi andare via!- urlò Taehyung, stando lì si sentiva in prigione, ma non comprendeva i pericoli che invece lo attendevano fuori.

-Sei così stupido da non capire che quello ti ammazza! Jackson, se ti vede in giro ti ammazza! È questo che vuoi?- chiese Jungkook alzandosi arrabbiato.

Come poteva Taehyung essere così stupido e immaturo. Era cresciuto in un ambiente diverso, certo, ma dopo essere stato ridotto in quel modo come poteva avere il coraggio di uscire e affrontare il mondo?

-Io voglio solo andare a casa.-

Jungkook da un momento all'altro si era ritrovato a fare da babysitter ad un ragazzino incosciente.

-Non puoi andare a casa Taehyung, è pericoloso. Ti prometto che tra un paio di giorni ci tornerai.-

-Ma perchè devo stare proprio qui? Non ti conosco nemmeno.-

Che ragazzino insistente!

-In questo momento per te nessun altro posto è sicuro, so che non ci conosciamo, ma sono qui solo per aiutarti. Questo lo sai vero?-

Taehyung annuì insicuro. Poteva davvero fidarsi di Jungkook? L'aveva già salvato due volte da Jackson, ma erano due completi sconosciuti.

-Comunque, se vuoi mi posso presentare.
Sono Jeon Jungkook, ho 19 anni, frequento l'ultimo anno nella tua stessa scuola. Sono sempre vissuto qui. I miei migliori amici sono: Jimin, Yoongi, Hoseok, Seokjin e Namjoon.-

Taehyung annuì per far capire che aveva ascoltato.

-Io ho 15 anni, quasi, e vado in seconda. Avevo un migliore amico, Minho, mentre qui non ho nessun amico.-

Era molto triste da dire, ma Taehyung non era ancora riuscito a stringere amicizia con nessuno. Al contrario, tutti lo odiavano.

-È perchè vieni dal nord?- chiese Jungkook già conoscendo la risposta.

-Sì.- rispose imbarazzato.

-Io credo che tutti quelli del nord abbiano la puzza sotto il naso e siano dei principini. O almeno...lo credevo.
Tu non mi sembri affatto così. Forse sei un po' viziato, ma questo è normale se vieni da una famiglia ricca.-

-Nessuno vuole parlarmi.-

-Se vuoi puoi stare con me e i miei amici.-

-Grazie. Ma vorrei almeno che i miei compagni di classe non mi odiassero e non mi lasciassero le cartacce addosso.-

-Lo sai che mi basta fare una telefonata per farli smettere?-

Taehyung alzò lo sguardo confusa. Cos'ancora non sapeva di Jungkook?

-Se mi lasci cinque minuti chiamo Jimin, così risolviamo e quando tornerai a scuola ti accoglieranno tutti.-

-Non lo so... vorrei crearmeli io gli amici, e non costringerli ad esserlo.-

-Loro non ti odiano davvero, girano false voci su di te, Jackson le ha diffuse. Tu non centri nulla.-

Sentendo quelle parole a Taehyung sfuggì una lacrima, perchè Jackson se la prendeva sempre con lui? Cos'aveva fatto per meritarsi questo?

𝔹𝕦𝕝𝕝𝕖𝕥𝕡𝕣𝕠𝕠𝕗 | Kookv |   ✔Completa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora