-Non ho sonno.- annunciò Taehyung. Era da tutto il giorno che dormiva e arrivata la sera si annoiava a morte.
-Ma ora hai bisogno di riposarti.- rispose Jungkook.
-Non è vero! Sto benissimo!- rispose Taehyung scattando in piedi, un dolore lancinante all'addome però lo costrinse a rivedersi sul divano.
-Non stai affatto bene Taehyung, devi riposare.-
-Ma è noioso!-
-Credi che per me sia divertente? Pensi che se avessi avuto scelta ti avrei fatto restare a casa mia?-
-Allora fammi andare via!- urlò Taehyung, stando lì si sentiva in prigione, ma non comprendeva i pericoli che invece lo attendevano fuori.
-Sei così stupido da non capire che quello ti ammazza! Jackson, se ti vede in giro ti ammazza! È questo che vuoi?- chiese Jungkook alzandosi arrabbiato.
Come poteva Taehyung essere così stupido e immaturo. Era cresciuto in un ambiente diverso, certo, ma dopo essere stato ridotto in quel modo come poteva avere il coraggio di uscire e affrontare il mondo?
-Io voglio solo andare a casa.-
Jungkook da un momento all'altro si era ritrovato a fare da babysitter ad un ragazzino incosciente.
-Non puoi andare a casa Taehyung, è pericoloso. Ti prometto che tra un paio di giorni ci tornerai.-
-Ma perchè devo stare proprio qui? Non ti conosco nemmeno.-
Che ragazzino insistente!
-In questo momento per te nessun altro posto è sicuro, so che non ci conosciamo, ma sono qui solo per aiutarti. Questo lo sai vero?-
Taehyung annuì insicuro. Poteva davvero fidarsi di Jungkook? L'aveva già salvato due volte da Jackson, ma erano due completi sconosciuti.
-Comunque, se vuoi mi posso presentare.
Sono Jeon Jungkook, ho 19 anni, frequento l'ultimo anno nella tua stessa scuola. Sono sempre vissuto qui. I miei migliori amici sono: Jimin, Yoongi, Hoseok, Seokjin e Namjoon.-Taehyung annuì per far capire che aveva ascoltato.
-Io ho 15 anni, quasi, e vado in seconda. Avevo un migliore amico, Minho, mentre qui non ho nessun amico.-
Era molto triste da dire, ma Taehyung non era ancora riuscito a stringere amicizia con nessuno. Al contrario, tutti lo odiavano.
-È perchè vieni dal nord?- chiese Jungkook già conoscendo la risposta.
-Sì.- rispose imbarazzato.
-Io credo che tutti quelli del nord abbiano la puzza sotto il naso e siano dei principini. O almeno...lo credevo.
Tu non mi sembri affatto così. Forse sei un po' viziato, ma questo è normale se vieni da una famiglia ricca.--Nessuno vuole parlarmi.-
-Se vuoi puoi stare con me e i miei amici.-
-Grazie. Ma vorrei almeno che i miei compagni di classe non mi odiassero e non mi lasciassero le cartacce addosso.-
-Lo sai che mi basta fare una telefonata per farli smettere?-
Taehyung alzò lo sguardo confusa. Cos'ancora non sapeva di Jungkook?
-Se mi lasci cinque minuti chiamo Jimin, così risolviamo e quando tornerai a scuola ti accoglieranno tutti.-
-Non lo so... vorrei crearmeli io gli amici, e non costringerli ad esserlo.-
-Loro non ti odiano davvero, girano false voci su di te, Jackson le ha diffuse. Tu non centri nulla.-
Sentendo quelle parole a Taehyung sfuggì una lacrima, perchè Jackson se la prendeva sempre con lui? Cos'aveva fatto per meritarsi questo?
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𝔹𝕦𝕝𝕝𝕖𝕥𝕡𝕣𝕠𝕠𝕗 | Kookv | ✔Completa
Fanfiction*dalla storia* -Non mi devi ringraziare. Io ti amo, tu ami me, e a me basta sapere questo, tutto quello che faccio lo faccio per te. E i tuoi sorrisi e sapere che sei felice sono le uniche cose che chiedo in cambio. Chiaro?- Potrebbe essere semplic...