Jackson's POV
Corsi per quella scalinata infinita che non percorrevo da settimane.
Ero completamente sudato, e sicuramente puzzavo.
Non ero sicuro che quello che stavo facendo fosse la cosa giusta, però lo dovevo fare, per lui.
Jungkook mi avrebbe ucciso, ma in quel momento l'ultima cosa di cui avevo paura era lui.
Dovevo salvare una persona ben più importante, che rischiava la vita per colpa mia.
Jungkook non mi avrebbe mai aiutato, non potevo pretendere nulla da lui, però sperai che avesse pietà di me.
Jungkook era sempre stata una brava persona, lottava sempre per ciò in cui credeva e aveva un cuore d'oro.
Aveva ucciso la mia famiglia sotto minaccia, ma io non l'avevo mai compreso.
Mi pentivo di ogni singola azione.
Stupido da dire, non mi avrebbe mai perdonato, e sicuramente non mi avrebbe aiutato.
Però lo dovevo fare, lo dovevo fare per lui.
Corsi fino all'appartamento di Jungkook, erano solo le tre di notte e mi dispiaceva disturbare, ma era davvero urgente.
Suonati al campanello e attesi che qualcuno di aprisse.
○○○
Jungkook stava dormendo, e Tae era tra le sue braccia come ogni singola notte.
Erano passati alcuni giorni dalla prima seduta, e c'era stato il secondo incontro.
Avevano parlato un po' di Jackson, e di quello che aveva fatto, in generale sembrava che Taehyung si stesse tranquillizzando.
La quiete della notte fu disturbata dal suono del campanello.
Naturalmente al primo suono nessuno si alzò, ma alla quarta volta il maggiore si alzò dal letto per andare a vedere chi fosse.
Taehyung lo seguì fino alla porta curioso e preoccupato.
Chi poteva essere a quell'ora? Erano le tre di notte!
Jungkook guardò nello spioncino per sicurezza, prima di aprire, e non si aspettava affatto di trovarsi davanti quella persona.
-Taehyung...vai in camera, chiuditi dentro a chiave.- ordinò il maggiore.
-Perchè? Chi è?- chiese il minore con i capelli in scompiglio e il viso stanco.
-Fai quello che ti ho detto, Tae, vai in camera e chiuditi dentro.-
A quel punto Taehyung, pur essendo pieno di domande si chiuse nella loro camera da letto, girò la chiave tre volte e poi la tolse dalla serratura, poggiandola sul comodino di Jungkook.
Il maggiore intanto andò a prendere una pistola e la caricò di proiettili.
Quando aprì la porta non esitò a puntare la pistola dritta verso la testa di Jackson.
Che cazzo ci faceva lì!? E come osava presentarsi a casa sua dopo tutto quello che aveva fatto!?
-Wow! Calmati! Non sono qui per fare niente di male...ti prego, fammi entrare e ascolta quello che ho da dirti.- lo pregò Jackson portando in avanti le mani e sperando che Jungkook sposasse la pistola.
-Tu non entri in casa mia! Che cazzo vuoi ancora da noi!?- sbraitò stringendo la pistola tra la mano destra.
-Ho bisogno di te...sono venuto a chiederti aiuto.- rispose.
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𝔹𝕦𝕝𝕝𝕖𝕥𝕡𝕣𝕠𝕠𝕗 | Kookv | ✔Completa
Fanfiction*dalla storia* -Non mi devi ringraziare. Io ti amo, tu ami me, e a me basta sapere questo, tutto quello che faccio lo faccio per te. E i tuoi sorrisi e sapere che sei felice sono le uniche cose che chiedo in cambio. Chiaro?- Potrebbe essere semplic...