Era stato fuori tutto il pomeriggio, senza avvertire nessuno, tornava con il buio e con i capelli blu.
I suoi genitori l'avrebbero ammazzato
Jimin lo accompagnò a casa in auto, dato che vivevano di fronte.
Quando Jimin entrò in casa sua, Taehyung ebbe il tempo di vedere Jungkook sdraiato sul divano, ma fu solo un attimo.
Perchè Taehyung era troppo impegnato a fare respiri profondi per tranquillizzarsi.
Non era pronto ad affrontare i rimproveri dei suoi genitori, o forse solo della madre, dato che il padre non rientrava in casa da giorni.
Apri la porta ed entrò, si tolse la giacca e appoggiò lo zaino in camera sua cercando di non farsi vedere da sua madre, poi però dovette affrontarla.
E prima era, meglio era.
Entro in salotto e la donna lo guardo, impiegò almeno un secondo per rendersi conto di quello che c'era che non andava.
-Taehyung ma che cazzo hai fatto ai capelli!?- urlò alzandosi per toccare i suoi ciuffi azzurri.
-Scusa mamma se non ti ho avvertita prima. Ti piacciono?-
-Tae, come puoi aspettarsi una risposta da me adesso? Mettiti nei miei panni, sei bellissimo tesoro, però cosa ti salta in mente?-
Doveva ammettere di essere rimasto abbastanza deluso da quella risposta, però non poteva biasimarla.
-Lo so scusa, è che nemmeno io lo sapevo.-
Non che fosse stato Jimin a costringerlo, lui aveva acconsentito.
-Ormai il danno è fatto. Però mai più, d'ora in avanti non ti permetto più queste trasgressioni.-
-Pensavo che se mi ero fatto argento allora potevo farmi anche blu.-
-Tae, adesso basta, ho capito. Tieni le spiegazioni per quando ti vedrà tuo padre.-
Al solo sentir parlare del padre a Taehyung si accapponò la pelle.
-Ma dov'è papà? Perchè non torna?-
Sua madre sospirò, non doveva essere facile parlarne.
-Io e lui stiamo divorziando, Tae, mi dispiace dirtelo così. Lui non lo so dove è, però non vuole più vivere qui con noi. E sembra che nemmeno tu voglia.-
-Scusami, mamma. Però ci sono rimasto veramente male dopo quel discorso che avete fatto, sul campo per gay.-
In realtà stava mentendo, perchè non poteva fare altro. Non poteva per nessuna ragione parlare di Jackson.
-Sei sparito, Tae. Cosa dovevo pensare? Ero qui, sola. Ho pianto per giorni di fila, e tu non mi rispondevi al cellulare. Credevo che fossi morto, o che semplicemente non mi volessi più nemmeno vedere.-
-Io ti voglio bene mamma.-
E si abbracciarono, Taehyung aveva diverse questioni fa risolvere, ma intanto l'unica cosa a cui riusciva a pensare era quel momento con sua madre.
-Anche io, tesoro mio.-
○○○
-D'accordo, Jungkook. È da tutto il giorno che non fai un cazzo e ignori chiunque ti rivolga la parola. Quindi o vai a parlare con Taehyung, o ti levi dalla testa e problemi e pensi ad altro.- lo avvertì Jimin con l'aria d'esser più serio che mai.
-Non vuole parlare con me. Ha detto che ha bisogno di più tempo e cose varie.- sbuffò Jungkook ancora sdraiato sul divano.
Jimin non sapeva più cosa fare con lui, sembrava essersi spento completamente.
![](https://img.wattpad.com/cover/208268934-288-k845920.jpg)
STAI LEGGENDO
𝔹𝕦𝕝𝕝𝕖𝕥𝕡𝕣𝕠𝕠𝕗 | Kookv | ✔Completa
Fanfiction*dalla storia* -Non mi devi ringraziare. Io ti amo, tu ami me, e a me basta sapere questo, tutto quello che faccio lo faccio per te. E i tuoi sorrisi e sapere che sei felice sono le uniche cose che chiedo in cambio. Chiaro?- Potrebbe essere semplic...