Una settimana in quell'orribile posto era già passata, per Taehyung la situazione peggiorava di giorno in giorno drasticamente.
Tutta la scuola ora lo conosceva, e tutti quelli che lo vedevano per i corridoi lo spintonavano e gli lanciavano sguardi carichi di odio.
Una volta un ragazzo gli aveva persino sputato in faccia, nessuno lo voleva tra i piedi, questo si era capito.
La banda di Jackson era sempre più motivata a tormentarlo, soprattutto dopo la morte di uno degli uomini migliori di Jackson, Choi.
Sapevano che Tae si trovava nel territorio dei Jeon, e per Jackson era una facile preda.
Intanto i Jeon erano tutti in allerta, aspettavano solo che Jackson combinasse qualcosa. Tutti gli occhi erano puntati su lui e i suoi scagnozzi.
Taehyung era devastato, dopo scuola non mangiava, dormiva sì e no tre ore a notte, era pallido e cercava di evitare qualunque contatto con i genitori.
Era domenica mattina quando la madre gli impose di andare a fare la spesa, gli disse che poteva comprare qualsiasi schifezza volesse, a patto che ricominciare a mangiare regolarmente.
Quindi Taehyung si recò al supermercato. Prese alcuni pacchi di patatine e caramelle, ma solo per fingere di volersi impegnare a mangiare. Ovviamente comprò anche tutti gli alimenti presenti sulla lista fatta da sua madre.
Arrivò alla cassa e pagò, poi uscì tornò a casa sua con le buste pesantissime.
Ad aspettarlo però, proprio fuori dal palazzo c'era Jackson. Il più piccolo gli si avvicinò e provò a sorpassato, ma cadde a causa di uno sgambetto, fattogli appunto da Jackson.
Le buste volarono a terra e lui cadde nuovamente con la faccia a terra.
Aveva l'istinto di piangere, non per il dolore della caduta, ma per quello che gli avrebbero fatto di lì a pochi secondi.
Jackson lo prese per il colletto e lo sollevò da terra, per guardarlo dritto negli occhi.
Jackson sorrise e lo spinse a terra.
-Pensavi di riuscire a scappare oggi? Eh, puttana!?- gli urlò contro Jackson.
-Jackson, forse non dovremmo farlo qui, gli amici di Jeon potrebbero essere qui.- gli consigliò uno dei suoi uomini.
-Taci tu!-
Taehyung si alzò in piedi pronto a scappare, ma poi si rese conto di essere totalmente circondato da decine di persone.
-Dove pensi di andare? Ho appena iniziato con te.-
Taehyung tremò dopo quelle parole, voleva mostrarsi forte, ma non lo era, non dopo quei giorni infernali soprattutto.
○○○
-Jungkook!- Jimin si precipitò dentro casa per chiamare l'amico, che non rispose nemmeno.
-Jungkook rispondimi è un'emergenza!- a quel punto scatto in piedi per andare verso Jimin.
-Che succede?-
-Dobbiano muoverci Kook! Quelli lo ammazzano!-
Senza sapere ancora nulla Jungkook segui Jimin fino all'esterno del palazzo.
Cosa stava succedendo? Stavano davvero per uccidere qualcuno? Ma chi?
Arrivarono all'esterno e videro un'enorme ammasso di gente, tutti a guardare un punto preciso.
Attraversò la folla con facilità, tutti si spostarono ai lati per farlo passare.
Al centro di quella folla, a terra, c'era un piccolo corpo inerme, quel ragazzino!
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𝔹𝕦𝕝𝕝𝕖𝕥𝕡𝕣𝕠𝕠𝕗 | Kookv | ✔Completa
Fanfic*dalla storia* -Non mi devi ringraziare. Io ti amo, tu ami me, e a me basta sapere questo, tutto quello che faccio lo faccio per te. E i tuoi sorrisi e sapere che sei felice sono le uniche cose che chiedo in cambio. Chiaro?- Potrebbe essere semplic...