QUATTRO

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Una settimana in quell'orribile posto era già passata, per Taehyung la situazione peggiorava di giorno in giorno drasticamente.

Tutta la scuola ora lo conosceva, e tutti quelli che lo vedevano per i corridoi lo spintonavano e gli lanciavano sguardi carichi di odio.

Una volta un ragazzo gli aveva persino sputato in faccia, nessuno lo voleva tra i piedi, questo si era capito.

La banda di Jackson era sempre più motivata a tormentarlo, soprattutto dopo la morte di uno degli uomini migliori di Jackson, Choi.

Sapevano che Tae si trovava nel territorio dei Jeon, e per Jackson era una facile preda.

Intanto i Jeon erano tutti in allerta, aspettavano solo che Jackson combinasse qualcosa. Tutti gli occhi erano puntati su lui e i suoi scagnozzi.

Taehyung era devastato, dopo scuola non mangiava, dormiva sì e no tre ore a notte, era pallido e cercava di evitare qualunque contatto con i genitori.

Era domenica mattina quando la madre gli impose di andare a fare la spesa, gli disse che poteva comprare qualsiasi schifezza volesse, a patto che ricominciare a mangiare regolarmente.

Quindi Taehyung si recò al supermercato. Prese alcuni pacchi di patatine e caramelle, ma solo per fingere di volersi impegnare a mangiare. Ovviamente comprò anche tutti gli alimenti presenti sulla lista fatta da sua madre.

Arrivò alla cassa e pagò, poi uscì tornò a casa sua con le buste pesantissime.

Ad aspettarlo però, proprio fuori dal palazzo c'era Jackson. Il più piccolo gli si avvicinò e provò a sorpassato, ma cadde a causa di uno sgambetto, fattogli appunto da Jackson.

Le buste volarono a terra e lui cadde nuovamente con la faccia a terra.

Aveva l'istinto di piangere, non per il dolore della caduta, ma per quello che gli avrebbero fatto di lì a pochi secondi.

Jackson lo prese per il colletto e lo sollevò da terra, per guardarlo dritto negli occhi.

Jackson sorrise e lo spinse a terra.

-Pensavi di riuscire a scappare oggi? Eh, puttana!?- gli urlò contro Jackson.

-Jackson, forse non dovremmo farlo qui, gli amici di Jeon potrebbero essere qui.- gli consigliò uno dei suoi uomini.

-Taci tu!-

Taehyung si alzò in piedi pronto a scappare, ma poi si rese conto di essere totalmente circondato da decine di persone.

-Dove pensi di andare? Ho appena iniziato con te.-

Taehyung tremò dopo quelle parole, voleva mostrarsi forte, ma non lo era, non dopo quei giorni infernali soprattutto.

○○○

-Jungkook!- Jimin si precipitò dentro casa per chiamare l'amico, che non rispose nemmeno.

-Jungkook rispondimi è un'emergenza!- a quel punto scatto in piedi per andare verso Jimin.

-Che succede?-

-Dobbiano muoverci Kook! Quelli lo ammazzano!-

Senza sapere ancora nulla Jungkook segui Jimin fino all'esterno del palazzo.

Cosa stava succedendo? Stavano davvero per uccidere qualcuno? Ma chi?

Arrivarono all'esterno e videro un'enorme ammasso di gente, tutti a guardare un punto preciso.

Attraversò la folla con facilità, tutti si spostarono ai lati per farlo passare.

Al centro di quella folla, a terra, c'era un piccolo corpo inerme, quel ragazzino!

𝔹𝕦𝕝𝕝𝕖𝕥𝕡𝕣𝕠𝕠𝕗 | Kookv |   ✔Completa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora