Erano passate ventiquattro ore da quando Taehyung era rinchiuso in quella gabbia. Jackson non era ancora tornato a casa, fortunatamente.
Di Jungkook non c'era traccia, ma Taehyung era sicuro che lo stesse cercando.
Lo stesso uomo che l'aveva trascinato lì tornava ogni singola ora, gli portava dell'acqua in una ciotola, come ai cani, e gli aveva anche dato qualche pezzo di pane.
Erano ventiquattro era che Taehyung piangeva, aveva capito di trovarsi a casa di Jackson, in camera sua, e che presto gli avrebbero fatto qualcosa.
Lo spazio stretto in cui si trovava gli metteva ansia, aveva fame e paura.
Alle tre di notte, quindi dopo circa venticinque ore che era lì, qualcuno entrò.
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-Ci dispiace così tanto, non abbiamo neanche pensato a quell'eventualità.- si scusò Jimin seguendo Jungkook per la base.
Yoongi era via da ore, era andato insieme a Namjoon a radunare degli uomini per riprendere Taehyung.
-Siete stati due idioti. Ma questo non è il momento adatto, Jimin. Ora dobbiamo pensare a Taehyung, a come riprenderlo.- rispose Jungkook entrando nella stanza principale della fabbrica.
Jin spuntò dalla porta e corse verso di loro con il fiatone.
-Jungkook! Jungkook!- urlò per richiamare la sua attenzione.
-Sì?- chiese lui.
-Non sappiamo dove siano, ma di sicuro non a casa di Jackson, non quella principale almeno.-
-Potrebbe avere altre ville fuori città, provate a cercare.- consigliò Jungkook.
○○○
Qualcuno entrò dalla porta, e quel qualcuno era proprio Jackson. Inizialmente non guardò neanche Taehyung.
Andò in bagno e si cambiò i vestiti. Poi tornò e si buttò sul letto.
Fu dopo alcuni minuti che si alzò e camminò lentamente verso la gabbia di Taehyung.
Si fermò proprio davanti e si chinò per guardare il suo "prigioniero" negli occhi.
Taehyung indietreggiò fino a scontrarsi con la schiena contro il muro.
Jackson sorrise, ora quel ragazzino era nelle sue mani, non aveva nessuna difesa, nessuna protezione. E nessuno dentro quella villa l'avrebbe aiutato.
-Ti sono mancato piccolino? Era da un po' che non ci vedevamo eh? Come stanno i tuoi lividi?-
Il respiro di Taehyung si mozzò, il suo cuore prese a battere più velocemente.
Aveva impiegato giorni per dimenticare quello che era successo, ma i segni sul suo corpo erano ancora visibili.
-Come ti trovi nella tua nuova casa? Nella tua gabbietta? Come la cagna che sei.-
A Taehyung sfuggì una lacrima, ma si morse il labbro per non scoppiare a piangere proprio davanti a Jackson.
-Non hai nulla di cui avere paura, se farai il bravo. Ma so già che in poco tempo ci capiremo subito. Vero?-
Taehyung annuì, non voleva far arrabbiare Jackson, sapeva quello di cui era capace e non voleva sfidarlo.
-Bravo.-
Si guardarono per alcuni secondi e poi Taehyung si mosse, spondandosi nell'angolo opposto, dove c'era la ciotola con l'acqua.
Bevve un sorso sotto lo sguardo attento di Jackson. Che sorrise compiaciuto.
Taehyung non ebbe più il coraggio di guardarlo negli occhi, sicuramente aveva riso di lui vedendolo bere come un cane.
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𝔹𝕦𝕝𝕝𝕖𝕥𝕡𝕣𝕠𝕠𝕗 | Kookv | ✔Completa
Fanfiction*dalla storia* -Non mi devi ringraziare. Io ti amo, tu ami me, e a me basta sapere questo, tutto quello che faccio lo faccio per te. E i tuoi sorrisi e sapere che sei felice sono le uniche cose che chiedo in cambio. Chiaro?- Potrebbe essere semplic...