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Seonghwa guardava fuori dal finestrino i muri della fortezza incombere su di loro. Aveva sperato di non dover mai più rivedere quel luogo... E ora si ritrovava ad esserci riportato come prigioniero, invece che sgattaiolare in giro inosservato.

Le due macchine si fermarono vicino ad un'entrata secondaria, e il ragazzo vide con la coda dell'occhio Jongho e San venire trasportati all'interno uno alla volta. Il più vecchio zoppicava sorretto dai fratelli. Seonghwa e Wooyoung sapevano che doveva essere successo qualcosa durante il viaggio, ma non erano riusciti a vedere bene cosa. Il piccolo omega piagnucolò e il più grande si girò per tentare di confortarlo, ma il collare gli impediva di fare grandi movimenti.

Vide che il giovane stava lentamente facendo strisciare un piede in avanti, cercando di raggiungere una delle perle del bracciale ormai distrutto. Le corde gli si strinsero attorno al corpo e continuarono a bruciargli la pelle, ma lui non si fermò finché non riuscì a far rotolare una perlina lungo il piede e ad infilarla nella scarpa.

Seonghwa gli rivolse uno sguardo dubbioso e l'altro lo guardò tentando di comunicargli che voleva solo un po' di consolazione. Il più vecchio piegò leggermente la testa e annuì.

Venne aperto il bagagliaio e Hongjoong venne tirato fuori. Da dopo l'attacco non si era più svegliato...

Alla fine, venne aperta anche la portiera di fianco a Seonghwa e la madre di San slegò le corde che legavano le sue mani al sedile di fronte. Lei lo aiutò ad uscire dalla macchina e lui grugnì. Era così bello potersi sgranchire le gambe.

Wooyoung venne fatto uscire subito dopo, trascinato dal padre di San, ed entrambi vennero portati all'interno della fortezza.

Anche se era terrorizzato, Seonghwa sapeva di dover cercare di stare calmo. Anche senza il suo lupo, i suoi istinti materni stavano prendendo il sopravvento, avrebbe fatto di tutto per proteggere il suo bambino. Anche se avesse significato arrendersi al Branco Alpha.

Vennero portati in una camera da letto, ma dei loro alpha non c'era traccia. Era una stanza confortevole con un grande letto, una zona per sedersi e un bagno privato.

"Fate i bravi. Non pensate nemmeno di provare a togliervi quei collari." Ordinò Silas mentre, assieme alla compagna, procedevano a slegare gli omega. I due rimasero immobili finché la porta non si richiuse, poi si corsero incontro.

Seonghwa attirò il più giovane a sé, tentando di calmare i suoi tremiti dettati dalla paura. "Va tutto bene tesoro, ci sono qui io."

"Ch-Che cosa ci s-succederà? T-Ti prego n-non lasciare che m-mi portino vi-a..." Singhiozzò Wooyoung, premendo il naso contro il petto dell'amico.

Al più grande si spezzò il cuore a sentire quelle parole, sapeva che non avrebbe potuto fare nulla per proteggerlo se davvero avessero voluto portarlo via...

Ma gli era stato lasciato quel tempo, quindi ne avrebbe approfittato il più possibile. Condusse Wooyoung verso il letto e ci si sedette di modo da avere la schiena appoggiata alla testiera. L'altro gli gattonò affianco e si distese poggiandogli la testa in grembo.

Alzò una mano per carezzargli la pancia. Aveva uno sguardo preoccupato in volto e un'altra lacrima gli scese lungo la guancia. Il più vecchio si allungò e l'asciugò con il pollice.

"Devi proteggerlo..." Sussurrò il più piccolo, chiudendo gli occhi e continuando a carezzargli la pancia. "Anche io lo proteggerò..."

Seonghwa si morse il labbro per trattenere il singhiozzo che stava per uscirgli. Doveva essere forte, per entrambi. Soprattutto perché Wooyoung gli aveva appena fatto capire che se ne sarebbe andato con loro senza opporre resistenza se ciò avesse significato proteggere il bambino.

My Way ||| Ateez [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora