Capitolo 31

306 19 3
                                    

La seconda tappa fu il Contry Club, non sapevo dire cosa di quel posto mi colpì di più, se il ricordo di quello che avevo trascorso in quel posto o di come tutto fosse finito in quel posto.
Ricordavo ancora quelle parole lette sul fascicolo sul caso, fascicolo inaccessibile.
Tutto doveva essere collegato a quelle parole, ogni minimo tassello doveva essere ricollegato a quelle parole.
E li forse avrei trovato risposta a una di loro.
Scendemmo dall'auto , si in quel posto ebbi bisogno del sostegno dei due, l'ultima volta ci ero solo passata con la psicologa e quell'avvenimento mi portó a capire che solo andando nei luoghi che più odiavo avrei trovato le risposte.
Suonai, una voce al citofono mi chiese chi fossi.
< Grunt > risposi e il cancello si aprì.
Ero più che certa che i miei genitori fossero ancora tesserati.
Attraversammo il grande giardino a piedi, il tutto aveva una struttura più moderna ma molte cose erano sempre lì, nello stesso posto di sempre.
Arrivati alle vetrate scorrevoli non potemmo attraversarle perché non in possesso della tessera del club, l'unica che ti permetteva di avere accesso in quel posto.
La donna dietro il bancone bianco e dorato mi fissò per un attimo prima di schiacciare il tasto sotto il bancone che ci permise di entrare.
< la signorina Grunt > affermó.
Annuii.
< sono nuova ma so che la famiglia Grunt ha solo una figlia e be ecco > si fermò un attimo < la tua bellezza è risaputa tra il chiacchiericcio del club >
< presumo > guardai il cartellino sulla camicia < signorina Connery che lei sia a conoscenza di molto più cose, conoscendo il chiacchiericcio del club >
Annuii < come posso aiutarla ? > i due rimasero alle mie spalle, in silenzio per tutto il tragitto < ho bisogno di parlare con qualcuno che sia qui da molto più tempo, c'è il direttore >
< al momento no >
< quando potrei trovar.. > non terminai la frase che sentii qualcuno battere i piedi per terra < Oh mio Dio, voi due ricchi da far schifo >
Mi girai vedendo una sagoma fasciata in un tailleur blu notte e i capelli raccolti in uno chignon.
< Margaret >
< Courtney Grunt, wow >
< ehi Margarita mia > disse Melik schioccando le dita.
< sempre il solito Melik > disse la cameriera che conoscevamo da tempo.
Aveva finito da poco il liceo quando iniziò a lavorare, non avendo la possibilità di continuare gli studi.
< caposala > lessi sulla targhetta sopra il suo nome e cognome < complimenti, ho sempre pensato fossi sveglia >
< ascolta Margarita> Melik guardó la signora Connery dietro il bancone < a che ora stacchi ? >
Margaret guardò Ethan alla mie spalle facendomi alzare gli occhi al cielo. Ma davvero?Siamo qui per cose serie.

Aspettammo il tramonto quando ecco che la vedemmo uscire con le chiavi in mano diretta verso la sua auto.
Melik le fece segno di raggiungerci.
Ero seduta avanti, Ethan mi spostó una ciocca di capelli e mi guardò dritta negli occhi.
< sono con te questa volta>
Gli accarezza il palmo della mano, quando ecco che lei sali dietro vicino Melik.
Mi voltai, Ethan mise la retromarcia allontanandosi dal club in modo da non essere visti.
< Margaret lo so che non potresti ma voglio solo farti alcune domande, non riguardano te ma penso tu sappia a cosa mi riferisco >
La ragazza si sciolse lo chignon visibilmente sollevata < è un piacere per me anche se non ci ho mai capito nulla di quella faccenda >
< voglio solo un nome>
< vuoi sapere del fidanzato di Melissa ? >
< il padre del figlio di Melissa >
Margaret corrucciò la fronte < é stato licenziato poco dopo la sua morte o è andato via lui, questo non lo so, ma di certo da quel giorno non è più venuto >
< Margaret il suo nome > la incitó Melik visibilmente serio.
La ragazza corrucciò la fronte sorpresa, percependo la tensione in quell'auto
< Tayler Hunter >
<so solo questo> continuó.
< che cosa è accaduto dopo? > le chiesi guardandola dritta negli occhi < ho bisogno che tu mi dica tutto quello che ricordi, è importante  >
< ma il caso non è stato archiviato ? > chiese
< c'è un indagine in corso, ma pensiamo stiano marcando la zona sbagliata > rispose Ethan cogliendoci alla sprovvista < quindi è importante che tu ci dica tutto quello che ricordi >
La ragazza guardò lui abbassando immediatamente lo sguardo come imbarazzata.
< hanno pagato il nostro silenzio, non volevano che si accavallassero un omicidio e un presunto suicidio >
Afferrò la maniglia dello sportello < non posso, non posso > Melik le afferrò il braccio che lei strattonò uscendo.
Guardai i due e scesi dall'auto inseguendola.
Feci cenno ai due di rimanere lì.
< perché hai accettato di parlare con noi se non avevi intenzione di dirci nulla > sbraitai < ormai hai parlato e giuro che non te ne andrai via di qui fino a quando non mi avrai detto cosa sai, costi quel che costi nessuno verrà a saperlo >
Si giró finalmente, rallentando il passo fino a fermarsi.
< hai bisogno di dire quello che sai, non saresti qui altrimenti >
< Tayler ti ricordi di lui no ? Come ricordi me, ricorderai lui >
Scossi leggermente la testa < come potresti ricordarti di lui, non l'hai mai degnato di uno sguardo, al contrario di Melissa >
< che intendi con questo ? >
Rise iniziando a giocherellare con le chiavi che aveva sfilato dalla borsa < ho conosciuto qui Tayler, abbiamo cominciato a lavorare assieme, entrambi non potevamo continuare gli studi, io non potevo andare all'università e lui non aveva voglia di continuare il liceo. Ci affiatammo molto, mi disse che i suoi genitori erano separati e che il padre non lo vedeva quasi mai, a parte quando doveva portare i soldi del mantenimento o per parlare di faccende che lo riguardassero, disse che fu proprio lui tramite conoscenze a trovarli questo lavoro quando decise di non voler più studiare. Me lo descriveva come un tipo severo che pretendeva sempre grandi cose da lui, minimizzando ogni sua scelta. Per qual che so sua madre lavorava in un mini market o qualcosa del genere ma spendeva quasi tutto nel gioco d'azzardo sperando in una fortuna improvvisa >
Si sedette su un muretto li difronte guardando il cancello del club in lontananza in un angolo
< che intendevi con suicidio sovrapposto all'omicidio, e chi ti avrebbe pagata ? >
Le sedetti accanto fissando le chiavi tra le sue mani mentre mi perdevo nel suo racconto
< dicevo, ricordo ancora il giorno in cui sei entrata da quella porta, Melissa ci veniva spesso con i suoi, ma tu Courtney eri capricciosa e odiavi passare del tempo qui, non venivi quasi mai, ma quel giorno i tuoi ti costrinsero, ricordo che avevi il broncio e un vestito che ti faceva sembrare una bambola o meglio così ripeteva sempre Tayler >
Deglutì, lui si era invaghito di me.
< tu non ti sei mai accorta di nulla, ma quella che lui provava per te non era una semplice cotta, lui ti guardava e sorrideva se tu lo facevi e stava male se tu lo eri, ma tu non ti sei mai accorta di lui, non lo guardavi ne tanto meno gli parlavi, per te lui era solo il ragazzo del club >
< io non pensavo.. be ecco non ci ho mai fatto caso >
< la gente come voi non faceva caso alla gente come noi, e poi ci siamo ritrovati nei vostri pasticci >
< mi dispiace > sussurrai < e come è arrivato a Melissa ? >
Annuii < Melissa > ripetette < fu troppo facile per lui, era pur sempre un bellissimo ragazzo, tutte le ragazze qui non avevano occhi che per lui, come anche Melissa. Sarebbe stato un modo per avvicinarsi a te e farsi notare , a lui sarebbe bastato anche solo questo >
< penso sia un pensiero abbastanza malato >
Le chiavi le caddero dalle mani, riuscivo a mala pensa a vedere la macchina, Melik e Ethan non erano scesi come da mia richiesta.
Sentivo il suo respiro accelerare man mano che andava avanti, le poggiai una mano sulla spalla.
< era ossessionato, tra i due prosegui per un po' di tempo e Tayler mi riveló di essersi affezionato a lei, non poteva fare ciò che pensava e preferiva chiudere li la cosa, considerava Melissa una brava ragazza e stava iniziando a volerle bene, ma non come lei ne voleva a lui, Melissa si stava innamorando di Tayler e lui non voleva soffrisse e poi un giorno tu entrasti da quella porta con i tuoi amici e con te c'era anche il tuo ragazzo, ricordo Melissa venirlo a salutare senza farsi notare e a quel punto Tayler capì che tutto ciò non sarebbe servito a nulla >
< ma poi lei gli disse di essere in cinta >
Annui < esatto, la sera che lui la stava per lasciare lei lo anticipó dicendoli di essere incinta >
< e poi ? >
Sentimmo un fruscio dietro di noi < che è stato ? > gridó lei palesemente nel panico.
< è solo il vento Margaret >
Tremava come una foglia < Margaret di chi hai paura ? >
Guardai la targhetta sulla sua camicia che sbucava da sotto la giacca sbottonata < hanno comprato il tuo silenzio, facendoti diventare caposala non è vero ? >
< si, mi hanno pagata perché io non dicessi della gravidanza >
< chi ? >
Mi guardò dritta negli occhi < i suoi genitori >
< chi altro sapeva della gravidanza ? >
< il direttore fu informato dell'accaduto e oltre alla cifra che mi fu data dalla famiglia Hepery mi diede quasta mansione così da esserne certo anche lui, sarebbe stato un disonore per il club sapere che un dipendente e una cliente avevano una relazione, sopratutto se la persona in questione era la figlia minorenne di una tra le famiglie più di spicco che lo frequentavano >
< e per la famiglia sarebbe stato altrettanto un disonore > continuai < eri l'unica a saperlo ? >
< questo non lo so, ma è l'unico nome che Tayler ha fornito alla famiglia di lei, ricordo che quando arrivarono qui, Melissa era già al quarto mese , non poteva più abortire e ha cercato sempre il tutti i modi di mascherare la cosa. >
< e ci è riuscita benissimo > sussurrai < ecco perché non veniva più a gli allenamenti, no perché aveva paura di me >
<Rimase in auto e i suoi genitori scesero> continuó Margaret < Tayler inizió a sudare freddo quando li vide arrivare e subito dopo fu convocato nell'ufficio del direttore. Non ho mai saputo cosa si siano detti, ma solo che dopo un'ora i due accompagnati dal direttore vennero da me e senza nessun indugio mi misero la proposta davanti a gli occhi. Proposta che io accettai >
< Melissa morì qualche mese dopo, ma il suo bambino no > continuai mettendomi la testa fra le mani esasperata quando ebbi un flash
< aspetta, mi hanno raccontato o meglio tutti sapevano di un flert tra Melissa e Seth prima che io e lui stessimo insieme, chi ci dice che sia figlio di Tayler >
Mi alzai in piedi cominciando a camminare da una parte a l'altra < come ho fatto a non pensarci, a darlo per scontato >
< magari non sono andati a letto.. >
< questo lo sanno solo loro> continuai
< ma lei non c'è più > mi interruppe
< oh Margaret ma lui è ancora qui >
La ragazza frugó nella sua borsa prendendo una sigaretta e facendo cadere nuovamente le chiavi che aveva ancora tra le mani.
Mi avvicinai a raccoglierle, porgendogliele.
< grazie, non sai quanto mi sono sentita sporca dopo che é avvenuta la sua morte, non potevo crederci. Mi sono arricchita con la menzogna >
< penso che in ogni caso, quel posto anche se più in là sarebbe stato tuo. Tranquilla, sei solo un piccolo puntino in una tela infinita di una mente malata >
Mi stavo lentamente alzando quando fui bloccata dalla sua mano < dove vai ? Ora arriva la parte migliore >.

Secret Memories ( Secret Silence 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora