Capitolo 50

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Madison era poggiata alla parete intrappolata dalla presa di Seth che arrotolava una sua ciocca di capelli tra le dita.
La ragazza, non molto sveglia, ignoró del tutto la presenza delle sue due amiche che palesemente aveva notato già dalla sua entrata.
< che stupida > esclamai quando Melissa mi raggiunse di fianco alla vetrata < parli di Madison ? > disse indicandola con il suo bicchiere in cristallo.
< questa poteva essere una opportunità per lei per aggrapparsi a qualcosa >
< non le ha neanche salutate le sue amiche > Melissa alzó gli occhi al cielo facendo un giro su se stessa e poggiando la testa sulla mia spalla, continuando  < non sarei mai in grado di abbandonarti per qualsiasi motivo, che sarebbe la mia vita senza la mia Courtney > disse quelle parole così sincere guardandomi dritta negli occhi mentre batteva le lunghe ciglia.
< per nessuna ragione al mondo ? >
Mi strinse più forte < per nessuna, chi mai potrebbe capirmi come fai tu. Non tradirei mai nessuno di voi >
Sospirai e lei si staccó da me < ehi tu potresti anche dirmi qualche parolina dolce ogni tanto >
Risi prendendole il bicchiere dalle mani < il fatto che non lo dica non significa che non lo pensi >
Un frastuono attiró la nostra attenzione.
Savannah era 'inciampata' versando il suo calice di vino sul 'mio' vestito.
Sapevo che quel gesto era stato fatto di proposito per il semplice motivo di averla aiutata, voleva colpire due obbiettivi con una sola mossa.
Ebbene Savannah, io avevo creato quella falsa ed io avrei potuto farla crollare.
Madison guardò il suo vestito color crema completamente tinto di rosso paonazza.
Cercó di pulirlo con un tovagliolo che le passó Melik ma il tutto fu inutile.
Diedi nuovamente a Melissa il suo bicchiere dopo averne bevuto un'ultima goccia.
Melissa rise vedendo quella che era la mia espressione, sapeva bene che quella era una guerra che Savannah non avrebbe dovuto iniziare.
Camminai lungo la pista con lo sguardo di Madison dritto su di me, superai le sue due amiche che guardavano la scena con un so che di soddisfazione stampato sul volto.
< scusami tanto, ti pagherò il lavaggio anche se non sembra valere molto >
Affiancai Madison < Prada, sta indossando un Prada e ti assicuro che costa molto di più del tuo Hermès > Savannah arricció il labbro superiore < ma tranquilla possiamo anche gettarlo e acquistarne uno nuovo, ma grazie comunque del pensiero > continuai.
< di nulla > rispose con un finto sorriso.
Madison mi guardò rammaricata < scusami tanto >
Inclinai il capo, scocciata < non è stata colpa tua, se vuoi te lo regalo, se riesci a ripulirlo è tuo, io ne acquisterò un'altro, questo è già passato di moda >
< ma è bellissimo >
Risi < si vede che non ne capisci nulla di alta moda > sospirai mentre Melissa la afferrava per un braccio < in ogni caso non puoi rimanere in queste condizioni, Melissa ti darà un suo abito per cambiarti >
Savannah ci guardò fulminandoci con lo sguardo, con i suoi occhi verdi troppo marcati dal contorno nero.
< e questo lo mettiamo in busta così dopo la festa lo porti a casa >
Madison non faceva altro che ringraziarmi e ciò non fece che divertire Rachel e Melik.
< se solo sapesse > esclamò Rachel sedendosi su un divanetto immerso nel verde del giardino.
Così piccola e minuta indossava alla perfezione il suo vestito attillato nero.
Melissa ci raggiunse sedendosi con noi.
< e Madison ? > chiese Melik mentre accendeva una sigaretta.
< tra poco scende, i miei abiti le andavano un po' stretti sui fianchi e grandi sul seno ma alla fine abbiamo trovato quello giusto >
< stai attenta alla rossa potrebbe rovinare anche il tuo di abito > continuó Rachel.
Melissa afferró un bicchiere dal tavolino accavallando le gambe < è dentro casa mia, non oserebbe mai >
< ciao > mi sussurró qualcuno all'orecchio.
Seth era dietro di me che poggiava le mani sullo schienale della poltrona.
Savannah venne correndo verso di noi seguita da Abigail che sedette su una gambe di Melik.
< qualcuno è di cattivo umore > canticchio Rachel
< qualcuno ha fatto una figuraccia > continuó Melik.
< vi prego non alimentate il fuoco > Abigail era del tutto disperata, non era facile stare al passo con Savannah.
Il quel momento eravamo tutti lì, in quel verde, vestiti a dovere come se fossimo pronti per un set fotografico.
< tu, dovresti appoggiarmi > disse indicandomi     Savannah
< abbassa quel dito o ti assicuro che rimarrai senza. Sei tu che hai iniziato una guerra che non puoi vincere >
Abbassó la mano mettendola sul fianco < tu l'hai conciata in quella maniera >
< non penso sia un problema Savannah ti stai scaldando per nulla, non pensavo avessi complessi di inferiorità, non penso che le altre abbiamo paura che le venga rubata la scena > rispose Seth, esattamente come avrei fatto io ma in una maniera più dolce e meno pungente.
< be Seth penso sia arrivato il tuo momento, Madison è arrivata ed è anche molto carina >
Caló il silenzio mentre tutto cercavamo di trattenere una risata dopo le parole di Melik e la faccia di Savannah.
< non ti è andata così male infondo > continuó.
Seth si sollevò < penso sia il momento di andare, cercate di chiudere questa faccenda il prima possibile sono stanco di fingere >
Guardai Savannah < stiamo tutti aspettando> incrociai le braccia al petto < sono curiosa di vedere come andrà a finire >
< non provocarmi Courtney >
Melissa si allungò per spingere Savannah < avanti Rossa sorridi un po' , che palle che sei, non è con noi che devi prendertela, siamo tutti qui per aiutarti, se non fosse per Courtney non saresti qui >
Sorrisi a Savannah che si dirise nuovamente verso la vetrata.
Il ragazzo che era in console sussurró qualcosa all'orecchio di Abigail che annuii alzandosi.
Dopo qualche minuti vidi tutto quello che avevo pensato prendere forma ma qualcosa di tutto quel quadretto non mi andava più bene.
Savannah sussurró qualcosa a Seth che prese per mano Madison facendo lo stesso con lei.
Madison andò alla toilette.
Un ragazzo venne verso di me nell'intento di rimorchiarmi, povero illuso, non mi sarei persa quel momento per nessuna ragione al mondo.
Abigail continuava a stare con il ragazzo della console quando la vidi farmi l'occhiolino.
Melik si alzó stiracchiandosi < mi sto annoiando >
< stai attento Melik, guarda bene e capirai che quello che tanto aspettavi sta iniziando >
Savannah andò anche lei verso la toilette. Mi alzai andando verso la sala dove ebbe inizio quella che fu un umiliazione senza precedenti.
Savannah sfogó tutta la sua rabbia, afferró per un braccio Madison portandola al centro della sala.
La ragazza del tutto stranita vagava con lo sguardo alla ricerca di Seth , aveva bisogno di aiuto ma lui continuó a rimanere lì fermo poggiato alla parete con le braccia conserte.
< che c'è Madison ti stavi facendo bella in bagno perché Seth ti ha proposto di andare con lui al piano di sopra ? >
Madison si guardò attorno sbalordita, tutti erano in silenzio, la musica era cessata, tutti gli occhi erano su di lei < che stupida che sei Madison, hai davvero creduto che noi fossimo tuoi amici , illusa >
La ragazza mi guardò scuotendo la testa, del tutto sopraffatta dalla rabbia di Savannah che continuava a dire cattiverie nei suoi riguardi.
Cercava disperatamente l'aiuto di qualcuno, aiuto che non arrivó neanche dalle sue due amiche.
Madison aveva avuto tutto quello che una ragazza poteva desiderare e in quel momento lo stava perdendo assieme alla sua dignità e a quelle che erano le sue due migliori amiche.
< tu non sei questo > disse Savannah indicandola < tu sei questo > indicó questa volta la proiezione che Abigail assieme al dj aveva fatto partire sulla parete alle nostre spalle, seguita dalle registrazioni fatte dal microchip che durante la prima festa la stessa Abigail le aveva attaccato al suo braccialetto.
Le registrazioni furono a mio parere le cose peggiori , sopratutto le parole contro le sue amiche e i sogni nei confronti di Seth.
Savannah rise < Seth anche tu sei innamorato di lei ? Perché a quanto pare è questo che fai trasparire >
Seth non rispose, accentuò solo un sorrisetto che Savannah sembró gradire < e voi ragazzi, siete suoi amici ? > chiese questa volta indicando noi quattro poggiati alla vetrata.
Un cameriere passó e Savannah afferró un bicchiere dal carrellino gettandoglielo sulla testa < non sei neanche degna di questo champagne sulla testa > disse ridendo.
Afferrai il braccio di Melissa che vedeva il suo vestito bagnarsi a poco a poco.
Le lacrime di Madison si mischiarono alle gocce di champagne che le cadevano dalla fronte.
< te l'avevo detto io che anche il tuo abito era in pericolo > disse Rachel rivolta verso Melissa che non staccava lo sguardo dalle due al centro della pista.
< ma perché mi fai questo ? > chiese Madison alzando finalmente lo sguardo verso la sua carnefice.
Savannah la guardò divertita < oh poverina > le sistemó una ciocca che le si era attaccata al volto < lo faccio perché ho sempre odiato le troie arrampicatrici sociali > si scostò da lei < guardati > le indicó la vetrata < e poi guardaci> sospiró < non c'è paragone, Seth non ti ama smettila di guardarlo, come potrebbe amarti, ora te lo dimostrerò  >
Seth mi guardò ed io guardai lui, tolsi la mia mano dal braccio di Melissa che mi guardò allontanarmi interrogativa.
Fu a quel punto che arrivai prima di lei difronte a Seth e senza pensarci due volte lo baciai li davanti a tutti, l'avrebbe dovuto fare Savannah ma pensai che quello spettasse a me, quella non sarebbe stata una falsa.

Secret Memories ( Secret Silence 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora