Capitolo 57

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Joseph mi guardò incredulo continuando però a tenere gli occhi semichiusi.
Ethan andò verso Tiffany per aiutarla a rialzarsi
< stai bene ? > gli chiese.
Tiffany fece cenno di si con il capo mentre si poggiava sul braccio di Ethan con una smorfia di sofferenza.
< scusami Tiffany non era previsto > dissi continuando a guardare Joseph dritto negli occhi.
Mi sedetti con le gambe incrociate difronte a lui continuando a tenerli la pistola difronte.
< allora, allora da dove partiamo >
Si massaggiò la fronte < non può essere > mi interruppe.
Spalancai gli occhi divertita < cosa non può essere? Che ci fossi arrivata ancor prima di te ? > scossi la testa < questo non può essere ? >
Alzai gli occhi al cielo < allora da dove partiamo ? > mi picchiettai il mento < ah si giusto, sono proprio in vena di farti notare tanti tuoi piccoli errori, tante cose di cui non avevi tenuto conto. La prima fra tutte è che io ho molti più soldi di te, soldi con il quale ho pagato Henry per farmi confessare chi l'avesse pagato per sedurre Abigail e udite udite è saltato fuori il tuo nome. Quella è stata solo la conferma dei miei dubbi >
Arricciai il naso divertita avvicinandomi ancora di più a lui < ora presumo tu voglia sapere come sono saltati fuori i miei dubbi > scossi la testa tornando seria < tutto è partito il giorno in cui Ethan ha guardato con me quell'album di foto, la sua frase continuó a frullarmi in testa per tutto il tempo, 'Io ho già visto questa ragazza' mi disse ed in quel momento mi venne in mente quello che avevi detto una sera in quel locale >
Rise < e sentiamo cosa avrei detto ? >
< che i genitori di Ethan lasciano sempre una chiave sotto lo zerbino >
La sua espressione cambió in un nano secondo < si Joseph, è così che quella sera sei entrato in quella casa, tu sapevi che ero li e sapevi come entrarci, hai drogato tutti tranne me, così che fossi l'unica che si svegliasse >
Gettai la pistola al mio fianco < e sai qual'è la cosa più divertente, Melissa mi aveva parlato di suo fratello in una lettera, suo fratello per conto di padre e guarda guarda tu non avevi un padre > alzai le spalle < non nego che per un secondo ho pensato anche a Linus, sai stessa situazione famigliare, ma ho collegato la questione della verità su Ethan , tu eri l'unico ad esserne a conoscenza ed eri anche l'unico che sapeva che quella mattina mi sarei vista con gli altri e che saremmo andati in città a fare compere con la sua auto, l'unico che non si è presentato, tu sei stato anche l'unico che nell'ombra è sempre stato al mio fianco, conoscevi ogni mio spostamento, sapevi quando ero a Boston e quando a New York e conoscevi Cameron il ragazzo di Melik ancor prima che lui ce lo presentasse, ecco come hai saputo la notizia della loro relazione comparsa sul sito della scuola >
Sorrise < astuta la tua ragazza cuginetto > esclamò rivolto verso Ethan che alle mie spalle aiutava Tiffany < e tu > continuó rivolto verso quest'ultima < dimostri lealtà nei confronti di questa snob che domani si sarà già dimenticata di te e no nei confronti di tua sorella >
Tiffany lentamente e dolorante mi venne di fianco, alzai lo sguardo continuando a stare seduta difronte Joseph < ho fatto la sua parte per troppi anni, l'ho protetta con il mio silenzio ed ho capito troppo tardi di star sbagliando, non lo faccio per Courtney, lo sto facendo per me stessa, per poter finalmente ricominciare a vivere in pace con me stessa > ribadì con un tono più alto le ultime due parole prima di voltarsi e tornare verso Ethan.                                                                                < sei stato anche tu ad uccidere Margot vero ? > continuai.
Alzó un sopracciglio immortalando un leggero sorrisetto < e se mi stessi registrando come hai fatto con Rachel, no non dirò nulla in più a quello che già ti ho detto e poi non so chi sia questa Margot > seguii una risata che mi costrinse ad andarli contro mettendoli le mani al collo.
Strizzó gli occhi < sei stata brava, ma ci saresti potuta arrivare anche prima > mi picchiettò con un dito la tempia < prima di diventare ciò che sei ora non ci hai mai degnati di uno sguardo ecco perché non ti ricordi di lui, il tuo Ethan, l'hai già visto in quell'auto, ti sono passato di fianco mentre facevo il giro per salire al posto del guidatore, lui ha alzato lo sguardo per guardarti ormai le spalle, mentre camminavi convinta verso l'entrata della Boutique Vuitton>
Mi staccai da lui < tu sei davvero instabile e non te ne sei ancora resa conto, se sei stata lì dentro è perché forse ne avevi bisogno, un paio di farmaci antidepressivi nella borsa non sarebbero bastati >
Mi allontanai da lui barcollando mentre cercavo di risalzarmi, guardai Ethan venirmi incontro ed arricciai  un sopracciglio nel tentativo di capire se realmente ler parole di Joseph fossero vere ma fu a quel punto che Tiffany urlò < attenta Courtney >
Ethan rimase immobile dov'era mentre Joseph alle mie spalle mi puntava la pistola alla testa. Alzai le mani continuando a tenerli le spalle
< ti assicuro che questa non è la scelta migliore>
< e tu che puoi saperne ? >
Risi < perchè all'interno di quella pistola Tiffany ti ha lasciato un solo colpo >
< e che senso ha massa di idioti, posso ucciderti con questo >
Ethan trattenne una risata < no con quello noi avremmo ucciso te, si chiama leggittima difesa, noi non possediamo delle armi >
< e poi se tu mi spari, non ti rimarrà nient'altro per gli altri due e a quel punto loro ti acchiapperanno e non potrai più scappare >
< stete mentendo > farfugliò tra la sorpresa e l'agitazione
< provaci allora > proseguii Ethan.
Joseph a poco a poco iniziò ad allontanarsi tenendo la pistola puntata verso di noi, mi voltai abbassando le mani e guardandolo camminare lentamente a piccoli passi all'indietro, diretto verso la porta d'uscita.
< c'eravate quasi > disse tra i denti mentre cercava con la mano la maniglia alle sue spalle, la tirò verso il basso e la porta si aprii
< si, c'eri quasi > esclamai.
Joseph spalancò li occhi e gettò la pistola ai suoi piedi quando si ritrovò davanti a se tutti coloro che in un modo e nell'altro facevano parte di tutta quella storia.
< penso che conosci già tutti loro Joseph, alcuni ti consideravano loro amico, ma ahimè presumo che qualcosa stia per cambiare >
Risi battendo le mani < e brava la nostra marionetta, Savannah, Abigail Melik e Seth sapevano già tutto da un po' mentre il resto dei presenti gli abbiamo informati stasera di intrattenersi un po' più del dovuto > sospirai < vedete era per una buona ragione >
Seth allo stipite della porta gli sorrise andandoli vicino < è un piacere conoscere colui che mi ha sbattuto dentro >
Savannah faceva ciondolare il cellulare tra le mani < eravamo tutti curiosi di conoscerti >
Gli andai vicino afferrando le mani di Abigail che era al fianco di Henry < sei stato stupido proprio come Rachel, pagare qualcuno che non sarete in grado di controllare >
Linus accennò un sorriso sincero.
Melik assieme a Cameron oltreppassarono Joseph ancora incredulo diretti verso Ethan per poter aiutare Tiffany, Melik decise però di fermarsi un attimo  < quando il diavolo ti bacia vuole l'anima, che stupido, ti consideravo davvero un amico >
< peccato che non ha considerato che il vero diavolo gli sedeva di fianco> continuò Abigail riferendosi a me.
Melik raggiunse i tre alle nostre spalle.
Steven non disse nulla, rimase fermo mentre fissava con occhi rossi dalla rabbia il ragazzo che gli aveva portato via tutto ciò che nella vita aveva di più importante.
Dopo pochi secondi si staccò da Ashley e gli andó vicino, lo afferrò per un braccio e gli fece attraversare il gruppo di ragazzi che aspettavano da anni quel momento.
Abigail mi strinse la mano sorrisendomi ed io ricambai guandando Steven trasportare Joseph al confronto dei genitori di Melissa affiancati dai miei di genitori.
< abbiamo pensato che fosse giusto che ci fossero anche loro > Steven guardò il padre di Melissa < ecco a cosa hanno portato le sue decisioni, non lo dimentichi >
Il signor Hepery non trovó supporto neanche da sua moglie che si allontanò dal suo fianco per poter occupare un'altro di posto, il fianco di Steven < preparati, la tua è immissione di prove, nascondere la verità per non infangare il tuo buon nome ha portato alla distruzione della nostra famiglia. Ora hai finito >
Il signor Hepery non parló, guardava solo dritto negli occhi il ragazzo difronte a lui < non prenderai mai il suo posto >
Con quelle parole diedi il via libera.
Gli agenti che fino a quel momento nell'ombra avevano ascoltato e visto tutto fecero irruzione nella stanza afferrando Joseph ed il suo sguardo si fermò per un'ultima volta verso Ethan < la dichiaro in arresto per l'omicidio di Melissa Hepery, qualsiasi cosa dirà potrà essere usata contro di lei.. > e con quelle parole che diventarono solo un sottofondo mi avvicinai ad Ethan, sapevo che dentro di lui voleva solo trattenere un pianto. Quando Joseph gli passò di fianco non disse nulla, il ragazzo in manette allungò una mano verso di lui ma Ethan rimase immobile < sto dicendo addio a quello che consideravo un fratello > furono quelle le sue ultime parole prima di voltarsi prendendomi per mano e raggiungendo il resto dei presenti.
Ma durante quel caos non avevamo notato che per tutto quel tempo, durante tutta quella serata qualcuno all'interno di un auto blu ci stava osservando, eh ahimè quel qualcuno non era chi avevamo pensato.
Joseph veniva scortato nell'auto della polizia nello stesso momento in cui quegli occhi nel buio del parcheggio erano puntati su di noi.

Secret Memories ( Secret Silence 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora