Capitolo 28

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Mi alzai di scatto guardando nella direzione da cui era venuta la palla.
Ethan si voltó andando verso il sentiero, strinsi i pugni e gli andai incontro.
Gli diedi uno schiaffo dietro la spalla facendolo voltare.
< si può sapere che cazzo fai ? >
Si giró sistemandosi la felpa.
Apri le braccia < che c'è non vedi > per poi riprendere a camminare
< fermati Ethan > battetti il piede per terra < potevi colpirci >
Si fermò nuovamente guardandomi dritta negli occhi e avvicinando il suo volto al mio.
< secondo te l'avrei mai fatto sapendo di poterti colpire >
< che ne so, chi ti capisce. Mi stai facendo impazzire > sbraitai
Mi afferró le braccia avvicinandosi sempre di più , vidi la mascella irrigidirsi < sei tu che mi stai facendo perdere la testa con i tuoi comportamenti, sto facendo esattamente ciò che mi hai chiesto > si staccò, lasciandomi li immobile < ma forse non avevi fatto i conti con i tuoi ormoni >
< sei sempre il solito stronzo> sospirai < scopati pure la tua amichetta, com'è che si chiama? > feci finta di pensarci < ah si , Ginevra > scandì ogni singola lettera di quel nome < e non intrometterti nella mia di vita >
Vidi la rabbia attraversargli gli occhi < si ok, l'ho conosciuta al campus estivo , e si cara Courtney ci sono andato a letto>
Trattenni il respiro per evitare di fare scenate che non avevano senso.
Il suo tono diventó più pacato < ma è finita lì, non me ne frega nulla di lei >
< non è un mio problema>
Si passó una mano tra i capelli guardando oltre me < si infatti non è un tuo problema, ma in ogni caso ti turba >
Sostenni il suo sguardo < proprio come a te turba Steven anche se non è un tuo problema >
< lo vedo come ti guarda e non riesco a capire per quale motivo avvicini quel damerino e allontani me >
Abbassó lo sguardo sfilando il pacchetto delle sigarette dalla tasca, cercò l' accendino nella tasca dei Jeans ignorandomi del tutto, non si aspettava una mia risposta.
Nel momento in cui alzó la testa per gettare il fumo fuori inarcò il capo fissando un punto dietro di me.
< eccolo che arriva > sbuffó alzando gli occhi al cielo e facendo un altro tiro.
Mi voltai , Steven veniva nella nostra direzione.
Vedevo Ashley in lontananza, lì dove iniziava il sentiero vicino il falò.
< forse non ti è chiaro ma devi lasciarla in pace > Steven a grandi passi mi affiancó.
Ethan fece roteare la testa annoiato.
< per prima cosa tu non sei assolutamente nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare> fece un ultimo tiro < secondo questa è la mia aria > gettó ciò che rimaneva per terra andandoli incontro < e terzo questa faccenda non ti riguarda, nessuno ha chiesto il tuo parere >
Steven afferrò la felpa di Ethan che nel frattempo lo guardava divertito < mi hai già scocciato >
Ethan assimiló quelle parole prima di sferrarli un pugno in faccia facendolo indietreggiare.
< no, Ethan > mi misi tra i due bloccando Ethan con una mano sul petto che mi tolse all'istante < togliti > mi ordinó
Ashley che da lontano aveva visto tutto chiamó i ragazzi.
All'improvviso Melik fferrò Steven che si preparava a colpire Ethan.
Joseph e Cris fecero lo stesso con Ethan che nel frattempo emanava cattiveria da tutti i pori.
< non ne vale la pena, ricordati che sei il capitano > gli sussurrò Cris.
Ethan con un braccio fece staccare i due da se < rischi di perdere tutto se ti fai beccare in una rissa, ricordati i precedenti > ma Joseph con quelle semplici parole placó la sua ira.
Sospirò fermandosi all'istante, non mi degnó di uno sguardo prima di girarsi e andare via, senza dire nulla, come se nulla fosse successo.
Una marea di ragazzi ci guardavano da lontano ignorando del tutto la musica e il falò.
< lo spettacolo è finito > urló Roxy battendo le mani e riportandoli all'ordine.
Andai verso Steven toccandoli la guancia arrossata < stai bene ? >
Fece cenno di si con la testa < come hai fatto a stare con uno del genere ? >
Non risposi, lentamente mi staccai da lui.
Inclinai il capo guardando Ashley che mi sorrise lievemente facendomi cenno con il capo di andare.
Melik e gli altri non lo seguirono, rimasero li attorno a Steven che si sistemò i capelli dietro un orecchio.
< perché ha saputo rendermi felice quando ne avevo più bisogno > sussurrai guardandolo dritto negli occhi.
Melik, Joseph e Cris a poco a poco iniziarono a ritornare al falò, dove la festa aveva ripreso vita.
< mi dispiace tanto per stasera> dissi guardandolo un'ultima volta prima di raggiungere il fianco di Melik che mi avvolse in un abbraccio.
Rimasi seduta guardando sempre lo stesso punto, Ethan quella sera non fece più ritorno alla festa.
Steven ed Ashley rimasero fino a quando non decisi di fare ritorno in stanza assieme a Brianna.
Una volta davanti la porta rimasi immobile
< non entri ? > mi chiese facendo scattare i tic
< no > la guardai accentuando un lieve sorriso.
Le diedi un bacio sulla guancia lasciandola sorpresa < torno subito >
Alzó le sopracciglia < devi smetterla di correre sempre via >

Bussai, Joseph un po' sbronzo mi disse che non era in stanza, che non l'aveva trovato quando era arrivato.
Notai anche che Melik non c'era, sicuramente era con Cameron da qualche parte.
Ma Ethan dov'era? Dove poteva aver passato tutto quel tempo?
E fu mentre attraversavo il prato per arrivare al mio dormitorio che capii.
Guardai le luci in lontananza.
Oltre il campo da football, oltre lo studentato, lontano da tutto e da tutti, sapevo dove si trovava.
Era nel suo posto, nel nostro posto.
Lo vidi sotto la nicchia formata dai due salici, seduto sulla panchina in marmo che osservava lo skaylainer di Boston.
Teneva le gambe stese e le caviglie incrociate mentre fumava assolto nei suoi pensieri.
Lo scricchiolio delle scarpe su un ramo lo fecero voltare.
< che ci fai qui ? >
Mi avvicinai lentamente a lui < sapevo che ti avrei trovato qui >
< congratulazioni allora>
Continuò a guardare dritto davanti a lui.
Senti il cuore battermi nel petto.
< sei detestabile >
Rise < sei venuta qui per insultarmi? guarda che non mi interessa nulla del tuo amico >
Ero dietro di lui che continuava a restare seduto < ma io ti amo Ethan, e non ho smesso mai di farlo >
Esitó un attimo prima di voltarsi nella mia direzione.
Misi la mano nella tasca del giubbotto in jeans sfilando la collana < e proprio perché ti amo ti respingo >
Si alzò venendo lentamente verso di me.
Mi sfioró il volto con un dito attirandomi a se.
Mi persi nel suo abbraccio < stavo per perdere il ruolo di capitano a causa tua, visti i miei precedenti >
Risi inalando il suo profumo < nessuno sa del riformatorio? >
Mi strinse sempre di più < solo tu e Joseph o non sarei qui ora >
Mi alzó il viso con un dito sotto il mento sistemandomi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.
< dormi da me stanotte >
Scossi la testa < ma ci sono i ragazzi >
< ah Courtney troveranno un modo >
Gli sorrisi mettendomi sulla punta dei piedi, lui mise le mani tra i miei capelli attirandomi sempre di più a lui prima di perderci dopo mesi nuovamente in un bacio.

Aprii gli occhi sentendo la sveglia suonare ritrovandomi un braccio di Ethan penzolante sotto il mio collo mentre con l'altro mi attirava a se. Lentamente mi voltai nella sua direzione guardandolo dormire, era a torso nudo, la maglia e la felpa erano gettati sulla sedia della scrivania.
Lentamente, nonostante non volessi, sgattaiolai fuori diretta verso il bagno ma nel farlo sentii il cellulare squillare.
Il suono sveglió Ethan che si tiró su dal letto striracchiandosi.
< che ore sono ? >
Joseph nel letto vicino dormiva come un sasso con la faccia spiaccicata sul cuscino.
Quando eravamo arrivati in stanza la sera prima stava già dormendo nella stessa posizione in cui lo ritrovammo quella mattina.
Corsi verso il giubbotto in jeans, avevo dormito con il vestito in tull, poggiato sul letto di Melik che invece non aveva mai fatto ritorno in stanza.
Vidi il nome di Seth comparire sul display.
Ethan mi venne vicino.
< che fai non rispondi ? >
< forse cerca Melik >
Si stropicciò gli occhi < non lo saprai mai se non rispondi >
Premetti sulla cornetta verde prima di avvicinarlo all'orecchio
< Pronto ? >
Sentii un brusio dall'altro lato che precedette la sua voce < ciao Courtney buongiorno, ti disturbo ? >
Guardai Ethan che nel frattempo si sedette sul letto difronte a me
< no dimmi pure >
< ascolta, mi ha chiamato Charlie >
Stavo per allontanarmi ma non lo feci, non avrei più avuto segreti con lui.
Sedeva a torso nudo e con solo i pantaloncini del pigiama sul letto di Melik intento a giocare con il cellulare.
Alzó lo sguardo ammaliandomi con la sua aria da duro.
< è riuscito a capire di chi si tratta ? >
< si, penso tu debba chiamarlo. Lui stanotte ha provato ma non è riuscito a rintracciarti >
Sospirai sedendomi al fianco di Ethan per evitare di finire per terra a causa di un mancamento.
< tu lo sai? >
Esitó un attimo < si me l'ha detto >
< la conosciamo ? >
< si la conosciamo benissimo > 
< Seth ? >
Ethan lasció il cellulare al suo fianco vedendo il mio volto oscurarsi a poco a poco.
< è la sorella di Rachel >
Aspirai l'aria che stava cominciando a mancarmi < Tiffany >.

Secret Memories ( Secret Silence 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora