Capitolo 58

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Entrai all'interno del grande salone oramai del tutto isolato.
< che intendi fare ? > mi chiese Seth.
Tutti coloro che sapevano mi seguirono all'interno.
< entrerà , spegnete tutti i cellulari. Non sappiamo chi sia e cosa vuole, potrebbe finire male >
Abigail lasció andar via Henry, raggiungendomi.
Melik, Ethan, Savannah e Seth fecero lo stesso.
< Ci ha visti entrare quindi ora faremo così. Uscirete pochi per volta >
Mi guardarono perplessi.
Tutti erano andati via. Tiffany fu scortata da gli agenti in ospedale così da poterla visitare.
< e tu rimani sola ? > chiese Ethan
< c'è un'entrata secondaria, chiunque sia non lo sa. Voi sarete qui ma lui non lo saprà. Vuole me >
Fecero come gli dissi e a quel punto notai le telecamere.
Melik mi guardò capendo a cosa stavo pesando, non potevamo permettere che qualcuno ci interrompesse, non sapevamo il motivo dell'arrivo di quell'uomo in quell'auto blu. Fino a quando non l'avremmo saputo dovevamo evitare che ci fossero nostre registrazioni in giro.
Abigail andó con lui.
Mi guardai attorno mentre giacevo sola nel grande salone.
E fu a quel punto che sentì un qualcosa di freddo poggiarsi sulla mia spalla < chi sei ? > chiesi rimanendo immobile.
< i tuoi amichetti ti hanno lasciato qui sola soletta ? > mi sussurró all'orecchio.
< che cosa vuoi ? > cercai di mantenere la calma.
< voi avete rovinato la mia vita >
Mi voltai lentamente.
< ferma > urló.
< ho bisogno di capire chi sei cosi da capire cosa possiamo mai averti fatto >
Guardai il ragazzo dal volto sconosciuto.
Stempiato da gli occhi verdi che teneva in mano una pistola.
A quanto pareva nessuno voleva farmi trascorrere un buon compleanno quella sera.
< io non so chi tu sia > lo guardai perplessa.
Per quanto cercassi di ricordare non avevo mai visto quel volto, quello sguardo assente.
Era sciatto e sembrava non essersi fatto la barba per giorni.
< Margaret ti dice qualcosa ? >
Annuii < certo >
< dovevamo sposarci, lei è morta per colpa vostra > inizió a tremare < l'avete immischiata nei vostri giochetti da ragazzini ricchi >
Scossi il capo < Margaret ci ha detto quelle cose perché sentiva il bisogno di farlo, nessuno è andato da lei per avere informazioni. È stata una sua scelta >
Vidi Ethan e Seth alle sue spalle, immobili.
Feci finta di niente continuando a parlare con il ragazzo.
< ora poggia quella pistola, non è la scelta migliore. Mi dispiace per Margaret ma non è colpa nostra. Il responsabile è stato arrestato oggi >
Muoveva la testa nervosamente < io oggi ucciderò ognuno di voi e raggiungerò finalmente  la mia ragazza >
Sfiló dalla tasca dei jeans una lettera < la polizia troverà solo questa >
< no, ti ripeto non è questa la scelta migliore. Margaret non vorrebbe questo per te, sei solo un ragazzo e hai tutta la vita davanti >
< anche lei ma ora non più per colpa vostra >
Fece partire un colpo che per poco non mi colpì.
Ethan e Seth corsero verso il ragazzo afferrandolo.
Il ragazzo iniziò a sparare all'impazzata.
Savannah entrò afferrando un coltello da portata dal carrello in un angolo.
Inizió a muoverlo paonazza.
In quel momento il caos.

< Courtney che facciamo, Courtney >
gurdai le mie mani completamente ricoperte di sangue e il vestito di Savannah strappato, anch'esso macchiato.
< fa silenzio un attimo, fa silenzio ti ho detto >
Savannah singhiozzava innorridita da quella che era la scena davanti a noi.
Iniziò a camminare avanti e dietro per la stanza  facendo rumore con i suoi tacchi vertiginosi
<non doveva andare così > diceva tra se e se < e guarda il mio vestito dannazione, è Fendi cazzo, Fendi >
Seth si rialzò < nulla, non batte più > si massaggiò la testa, aveva la cravatta quasi del tutto sciolta e i primi due bottoni della camicia sbottonati < non mi sembra il caso di preoccuparsi del tuo vestito in questo momento, te ne comprerai un'altro >
< se non finiamo in carcere > disse Savannah rispondendo a Seth
< chiamo Melik > le strappai il cellulare dalle mani < arriverà non appena avrà fatto, sei stupida ti aggancerai alla cabina più vicina>
sospirai < non finiremo in carcere >
< che hai intenzione di fare ? > mi chiese Seth mentre teneva tra le mani la corda sporca di sangue.
< sistemiamo la scena del crimine >.
< falla sedere > incitai Seth
< avanti Savannah vai con Seth > le afferrai un braccio macchiandole la pelle di un rosso che le fece venire un rigurgito. Finì  tra le braccia di Seth che lentamente la fece sedere in un angolo.
< aspettiamo Melik, nel frattempo passami una sedia ed il coltello, mettiglielo tra le mani e poi gettalo in un angolo >
Seth fece come gli dissi < non afferrarlo con le tue > gli strilló Savannah
< è un coltello da portata può averlo toccato chiunque > gli rispose Seth avvicinandosi al corpo senza vita steso per terra.
La porta della sala si aprì facendo sobbalzare Savannah che fasciata nel suo vestito verde smeraldo non la smetteva di tremare ancora sotto shock, Melik entró e vedendola in quello stato le andò vicino < andrà tutto bene sta calma, è meglio così >
La ragazza annuì.
< avete spento tutti i cellulari vero ? >
Annuirono < sbrighiamoci allora >
< sei sicura di volerlo lasciare qui ? Non pensi dovremmo sbarazzarcene, alla fine nella lettera è questo quello che c'è scritto >
Guardai la mia figura in un angolo specchiato.
Vestito lungo rosso, unghia rosse, le mie labbra erano rosse.
Guardai le mie mani sporche e pensai attentamente a quello che avevo appena visto, tutto era in una maniera del tutto incasinata al suo posto, mi mancava un piccolo tassello.
< Courtney che facciamo ? > la domanda di Melik alloggió nella sala.
Mi girai guandandolo negli occhi, allungai la mano sporca verso di lui < Melik, vieni un attimo qui >
Fece come gli dissi mentre io vidi finalmente quella che era la realtà < il mio vestito è nero, giusto Melik ? >
Mi guardò perplesso < certo, che colore sarebbe altrimenti >
Annuii ripensando al mio sogno.
Mi faceva male la testa.
Il ragazzo che dai documenti risultava essere Joshua Cooper giaceva senza vita avvolto in una pozza di sangue dovuta alle coltellate di Savannah che cercó in tutti i modi di aiutare Seth che giaceva a terra con una pistola sul petto.
Ethan stringeva il collo del ragazzo con la corda della tenda ma ciò che porto il ragazzo alla morte fu il colpo di pistola che si sparò lui stesso.
Melik aveva manomesso le telecamere ed Ethan era andato in macchina per liberare il cofano.
Lentamente uscì dal grande salone dopo aver posizionato la lettera al fianco del ragazzo senza vita < poteva finire diversamente se solo avessi voluto >
Un nuovo segreto univa tutti noi, quel momento avrebbe vissuto nelle nostre menti come una cicatrice indelebile, ci avrebbe perseguitati, soffocati fino ad affievolire a poco a poco diventando prima sopportabile e poi assolutamente normale.
Nonostante tutto però quel giorno era giunto al termine, forse tutto quel caos era giunto al termine ma ciò l'avrebbe deciso Veneranda Hamilton durante l'udienza.

Secret Memories ( Secret Silence 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora