Capitolo 54

215 18 9
                                    

Il giorno prima su quel ponte di Boston osservai per minuti che sembrarono un'eternita il paesaggio.
'Cara Courtney ' furono quelle le prime parole che lessi e che mi procurarono il bruciore alla gola.
Richiusi la lettera e sospirai guardando il cielo cosparso di stelle.
Mi feci forza e la riapri.
'Cara Courtney,
So che questo non è il modo migliore, visti i tempi che corrono, per potermi confidare con te ma data la situazione penso sia l'unico che posso permettermi al momento, o forse no, lo sto solo facendo perché scrivere su un foglio di carta aiuta a sfogarmi, il primo ti assicuro che non era così perfetto, l'ho cancellato, scarabocchiato ma sopratutto bagnato mentre scrivevo queste righe.
Sai, mettere nero su bianco quello che sto per dirti mi aiuta anche a comprendere che è reale.
Vorrei dirti tante cose o in questo caso scrivertele, non so da dove partire ma forse la cosa più importante in questo momento è scriverti Grazie e Scusa.
Grazie per ogni momento che hai trascorso con me, grazie per avermi sopportata e per esserci sempre stata quando tutto intorno sembrava cadere a pezzi anche se solo in questo periodo sto capendo cosa significa avere il mondo che ti crolla addosso e questa volta ahimè sono senza di te.
Molto probabilmente il nostro rapporto è cambiato perché hai saputo di me e Seth, ne sono consapevole e sono una vigliacca perché non ho avuto il coraggio in queste settimane di venire da te e spiegarti che è tutto un malinteso, che non è la verità ma ciò mi avrebbe portata a doverti raccontare, a dire ad alta voce quella che invece è la verità, il vero motivo di queste mie assenze continue e del mio più totale allontanamento da tutti voi.
Qualche tempo fa ho scoperto di essere incinta e tu solo puoi capire che tipo di scandalo possa essere per la mia famiglia, mi hanno umiliata ed hanno umiliato il padre del bambino, mi hanno costretta ad abortire nel più totale silenzio, ma ho rifiutato. Ho visto mia madre piangere e mio padre sbraitare tra se e se, mi hanno tolto la possibilità di sopportare tutto ciò con il ragazzo che amo e ahimè l'unica soluzione che siamo riusciti ad accordare è stata l'adozione, mantenendo segreta quella che è la mia gravidanza, nascondendo il più possibile quello che è il mio corpo che cambia, pensavo di non potercela fare ma il mio corpo sta reggendo nonostante tutto.
Non avrei strappato la vita a mia figlia, sì Courtney è una femmina, non l'ho detto a nessuno ma voglio dirlo a te.
Chissà come sarà, se avrà i miei occhi o i tratti del padre e chissà se io e lui mai riusciremo a rivederla, ma mi basta sapere che sarà felice e spero che dentro di se sappia che sua madre le vorrà sempre bene e che ha fatto tutto ciò solo per lei.
So che tutta questa situazione un giorno verrà alla luce, per quanto mio padre dica il contrario io so che è così.
Ho lottato con tutte le mie forze contro mio padre per poterla avere con me ma nemmeno scoprire il suo di segreto mi ha portata al averla vinta, mi ha solo convinta che la vita migliore per lei è restare alla larga dalla mia di vita.
Qualche settimana fa ho trovato un'auto parcheggiata fuori il vialetto, era vuota ma poco distante vidi un ragazzo che parlava al cellulare, era di spalle.
Quel pomeriggio sarei dovuta venire a scuola, ma la fascia mi comprimeva e il mio corpo stava per cedere così decisi di tornare indietro.
Entrai ma nessuno sembró sentirmi.
Vidi mia madre salire velocemente le scale che portavano al piano di sopra e non c'era ombra della governante ma udì delle voci.
Mio padre parlava con un ragazzo, stavano bisticciando o così sembrava fino a quando non capì. Mi tappai la bocca e lentamente mi avvicinai alla porta del suo ufficio.
Il ragazzo urló di essere suo figlio e di avere il diritto di vivere quel tipo di vita dopo che per anni mio padre, pur sapendo della sua esistenza, aveva preferito ignorare lui e sua madre.
Conosci mio padre, il ragazzo non la ebbe vinta e uscì furiosamente dalla stanza.
I suoi occhi Courtney, i suoi occhi mi trafissero non appena mi vide, mi tappavo le labbra mentre mi nascondevo dietro la porta.
Non si fermó, proseguii mentre il mio cuore batteva forte e i miei occhi bruciavano e fu a quel punto che udi la sua frase, silenziosa che non faceva trapelare nessun tipo di emozioni < goditi quel che hai, fin che potrai >
Viviamo in un mondo marcio, dove l'apparire è più importante dell'essere.
Mia madre assecondava e amava mio padre anche se sapeva che prima della mia nascita, durante il matrimonio un'altra donna partorì il figlio di suo marito.
Mio padre pensava che tenerlo nascosto e non parlarne sarebbe servito a qualcosa, ma il tempo passa e nessuno può controllare le manovre dell'altro, il loro silenzio, il loro segreto è caduto in frantumi quando quel ragazzo è venuto a rivendicare dopo anni di assenza quello che era il suo posto.
La vita è fatta di scelte sbagliate e di scelte giuste, ma nessuno può dire quale sia realmente quella giusta e quale quella sbagliata, sta a noi capirlo.
Anche se cresceremo con dei rimpianti, io voglio cercare di averne il meno possibili.
Non so se rivedrò mai mia figlia, non so se rivedrò più il ragazzo che ho amato, non so se rivedrò più quel ragazzo a casa mia, non so se riuscirò mai a perdonare mio padre o se riuscirò mai a farlo con mia madre ma di una cosa sono certa Courtney, io voglio avere te al mio fianco ed ecco che arrivano le scuse, scusami per averti tenuto nascosto tutto questo ma dentro di me ho un caos che non so come colmare.
Molto probabilmente ti saresti aspettata che su quell'attico stasera io ti avrei parlato e spiegato il motivo di tutto questo ma ti sei ritrovata solo con una lettera. Non so neanche se te la darò mai, magari la lascerò nel mio cassetto perché avrò trovato la forza di spiegarti ad alta voce e senza vergogna quello che sono diventata nell'ultimo periodo.
Io sono diventata una codarda ma ciò non significa che io non possa diventare una guerriera, ed è proprio da qui che voglio iniziare, con te.
Ti voglio bene amica mia.
Tua, sempre, Melissa. '.

Erano quelle le parole che Melissa mi avrebbe detto quella sera al Country Club, non mi avrebbe dato quella lettera perché era a casa, lei era una guerriera e aveva trovato il coraggio di urlare ciò che provava.
< non ti ho mai odiato, non devo perdonarti perché non c'è l'ho mai avuta con te. L'ho sempre saputo di Seth, lo sapevo Melissa anche se ho sempre fatto credere il contrario, io lo sapevo ma non ti ho mai odiata per questo, neanche per la questione di Linus nel vicolo. Te lo prometto, sempre Melissa, sempre io e te >
Fu in quel preciso istante, mentre le lacrime mi rigavano il volto non volendo saperne di cessare che dentro di me collegai ogni, singolo, tassello, mancante.
Melissa pur non sapendo quello che di li a poco sarebbe successo in quelle righe aveva dato la soluzione di quel dilemma così intricato che andava avanti da anni.
Ogni singola frase, ogni singolo gesto, ogni movimento, tutto nella mia testa si stava collegando.
Avevo solo bisogno di constatare che ognuna di queste fosse giusta e avevo bisogno di un luogo, un evento che avrebbe messo fine a quella catena infinita.
Dentro di me, sorrisi.

~~~~~
Lo so, capitolo un po' corto ma è di sicuro quello che ho più a cuore, che da anni aspettavo di scrivere. Sono sincera, qualche lacrima mi è caduta mentre scrivevo, ma solo qualcuna ahahah.
Ormai ogni singolo personaggio, ogni singola storia fa parte di me. Sono passati tanti anni ma dentro di me la lettera di Melissa, da quando ho iniziato la storia, è sempre stato un momento che non vedevo l'ora di scrivere e raccontarvi. Spero di essere riuscita ad emozionarvi e magari anche a togliervi qualche dubbio.
Al prossimo capitolo C.
~~~

Secret Memories ( Secret Silence 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora