I giorni successivi furono i più belli e i più brutti di tutta la mia vita.
Belli perché, come diventata un'abitudine, passavo ogni sera a salutare Uraraka, saltando sul balcone del suo dormitorio e bussando alla porta a vetri, aspettando che lei mi sentisse e si affacciasse. Non parlavamo quasi mai, un "ciao" o "buona notte" era tutto quello che ci dicevamo, per il resto ci limitavamo a sorridere. Se da un lato il mio rapporto con Toga si era sfuso, dall'altro avevo rafforzato invece quello con la mora, e la cosa non mi dispiaceva affatto. Certo, non mi rallegravo della distanza che si era instaurata fra me e Himiko, d'altra parte ci siamo sempre spalleggiati a vicenda ed era stata lei la prima ad accogliermi seriamente nella lega, ma se questo era il prezzo da pagare per avvicinarmi di più a Uraraka, allora potevo sopportarlo.
In quei giorni c'era stato anche un gran movimento alla lega, non sapevo da cosa fosse dovuto e non mi importava saperlo, il lato positivo era che avevo avuto molti cadaveri da studiare e che avevo riempito il mio quaderno più del solito di quirk di ogni tipo.Era stato... bello.
Ma alla serenità si era contrapposta anche la frustrazione.
Non tanto per la situazione alla lega, ma per quella che si era creata in casa. Mia madre aveva cominciato a fare domande più del solito, con più insistenza, domande che mai mi aveva posto, forse trattenuta dalla paura. Non avevo idea da dove avesse tirato fuori tutta quella grinta, fatto sta che era riuscita a tenermi testa, e la cosa non mi era piaciuta affatto. Finché rimaneva nel suo piccolo a piangersi addosso mi faceva quasi pena, ma ora era diventata asfissiante e non riucivo più a sopportarla. Aveva acquisito una determinazione incredibile, neanche il mio gelido sguardo le faceva più paura, e questo non peggiorava le cose ancora di più. Più di una notte avevo dormito fuori per evitare il suo ficcanasare ma, al mio rientro, riprendevano le domande. E non importava quanto io alzassi la voce, nulla sembrava smuoverla.<<Quella donna mi farà uscire di testa>> dissi quasi biascicando, stringendo i pugni sulle ginocchia e fissando il tavolino in legno che mi separava da Uraraka.
<<È normale che faccia così, è tua madre>> disse tranquillamente la bruna, sedendosi sul pavimento di fronte a me e porgendomi una lattina di soda <<Dovresti avere più pazienza con lei e magari parlarle>>
Presi la lattina con entrambe le mani, guardando l'etichetta con disinteresse, mentre le parole della ragazza mi giungevano all'orecchio.
Avere pazienza con quella megera che viveva in casa mia e assecondare le sue stupide domande? Era già tanto se non le avevo ancora sparato in testa.
Non dissi nulla e mi limitai a mugugnare, aprendo la soda e bevendone un sorso mentre Uraraka mi guardava con dissenso.
Come ho detto prima, ci vedevamo ogni sera, ma solo in poche occasioni parlavamo davvero. A noi bastava sapere che l'altro stesse bene, nessuna parola, solo un sorriso. Mi piaceva quella situazione che era andata a formarsi, quella confidenza. Quando eravamo insieme, il mondo sembrava sparire, non eravamo più un villain e un'hero, ma due ragazzi senza pensieri, senza problemi.<<Posso...posso chiederti una cosa, Deku?>> disse Uraraka all'improvviso, guardando verso il basso. Rimasi un attimo a fissarla con la lattina di soda tra le mani, prima di incalzarla a parlare.
<<Probabilmente non me lo dirai, insomma, posso capire che per un villain parlare apertamente di sé non sia il massimo, ma...qual'è il tuo quirk?>>
In effetti Uraraka aveva ragione.
Non amavo raccontare di me con così tanta facilità e mi veniva difficile anche con lei, nonostante stessimo creando un buon rapporto. Ma non mi stupii di quella domanda, ero pronto al fatto che, prima o poi, l'avrei sentita. Quindi avevo due opzioni: mentirle e inventarmi qualche storiella sul fatto che avessi perso la mia unicità, giusto per fare anche bella figura, oppure dirle la verità, che non possedevo un quirk, ma che stavo cercando un modo per prelevarli da altre persone e trapiantarmeli per soppesare a quella mancanza.
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~How can you love me?~
RomanceDal testo: "> > > > > > Tolsi delicatamente il braccio che Uraraka stava fasciando e feci per alzarmi, ma lei mi bloccò. Prese la mia mano con la sua e la vidi guardare per terra come spesso faceva quando era turbata, cercando di trattenere le lacri...