~14) The next of what?~

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Buio

Non c'era luce, uno spiraglio di chiarore, nulla che facesse intendere dove mi trovavo.

Cercai di camminare, ma non ci riuscii.

Cercai di parlare, ma nessun suono usciva dalle mie labbra.

Non ero nemmeno sicuro di avere delle labbra.

Era come se ci fossi ma allo stesso tempo non fossi lì, in quello strano luogo, dove nulla sembrava reale.
All'improvviso comparvero delle figure, all'inizio sfocate, solo ombre, che poi presero sembianze nette, occhi, braccia, gambe, e in fila, uno dietro l'altro, guardavano un punto indefinito, come se non si fossero accorti della mia presenza.
I volti erano appena visibili, gli occhi coperti da una nube scura, quasi a mascherare l'identità di quelle persone che non sapevo perché si trovassero lì.

Poi un boato.

Mi voltai di scatto guardandomi intorno, cercando di capire cosa avesse provocato un tale rumore nel bel mezzo del nulla, cosa la mia testa cercasse di dirmi.
Quando mi voltai nuovamente, le figure mi guardavano, impassibili, dandomi un senso di inquietudine che mi fece subito accapponare la pelle.
Mi guardavano senza dire nulla.
E anche se non vedevo i loro occhi, era come se mi stessero incolpando di qualcosa, come se sapessero che ero il responsabile di ciò che ora li riuniva tutti insieme.
Il peso dei loro sguardi mi fece chinare il capo, anche solo vedere i loro piedi mi tormentava, come se non fossi degno nemmeno di quello.

Poi il buio venne rotto da uno spiraglio di luce.

Lieve, tiepida, come i primi raggi di sole che compaiono in primavera, che ti accarezzano la pelle e ti invitano a correre per i prati, spalancare le braccia come se potessi volare, buttarti sull'erba fresca chiazzata di margherite.
Una luce così semplice e delicata che però mi fece vedere.
Mi sentii circondato da una sensazione confortevole, come se qualcuno mi stesse donando un abbraccio di consolazione, perché anche se ora c'era la luce, dentro sentivo le tenebre.

Lentamente e con fatica alzai lo sguardo, scontrandomi con le nere iridi della donna che era lì in piedi, davanti a me.
I corvini capelli le ricadevano sulle spalle, un mantello bianco panna le circondava i fianchi, un lieve e dolce sorriso la rendeva una figura quasi angelica.
La prima cosa che notai fu la sua bellezza: era una giovane donna, spalle ampie, lineamenti del viso delicati, sembrava venisse da un altro mondo. Più la guardavo più il mio cuore sembrava liberarsi dall'oscurità che lo avvolgeva, come se quegli occhi fossero l'antidoto per guarire il mio marcio.
La guardai intensamente, non potendo dire o fare nulla, rimanendo in attesa di un suo cenno, di una sua parola.

Ero talmente preso dalla comparsa di quella donna che non mi ero accorto che anche le altre figure presenti si erano avvicinate, sebbene di poco.
Subito la donna li raggiunse, dandomi le spalle, con passo lento e audace, per poi fermarsi quando li ebbe appena davanti.
Si girò nella mia direzione con lentezza senza mai smettere di sorridere.

<<Il prossimo sei tu>>

_

Cacciai un urlo.

Spalancai di colpo gli occhi ritrovandomi sommerso dall'oscurità più totale.
Mi guardai intorno con terrore cercando di mettere a fuoco ciò che mi circondava, mentre un dolore indescrivibile mi prendeva tutto il braccio sinistro.
Ci misi un po' prima di capire che non ero nel magazzino, sdraiato sul materasso che usavo come letto, ma fuori, probabilmente nel bosco che circondava il nostro covo.
Con l'erba che solleticava la pelle nuda, mi misi a fatica a sedere, cercando di capire cosa fosse successo.
Era notte profonda, gli alberi erano a malapena visibili, solo la luna illuminava con la sua flebile luce i contorni della vegetazione che mi circondava.
Cercai di alzarmi, ma il dolore lancinante che mi colpiva il braccio mi fece stringere i denti. Non vedevo chiaramente a causa del buio, ma riuscii comunque a rendermi conto che il braccio sanguinava. Non riuscivo a muoverlo, a malapena alzavo la spalla, i muscoli sembravano essersi addormentati e le dita ciondolavano lungo il fianco sporcandolo di sangue.

~How can you love me?~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora