<<Ci sono tante casse in ferro, sono comode per sedersi, Tomura mi ha anche detto che potevo usarne una per metterci i miei coltelli>>
Ci avevo messo un po' prima di riuscire a trovare qualcuno della lega.
Dopo l'assalto al vecchio covo e la sconfitta di All for One, non sapevo come rintracciare gli altri o dove avessero spostato la sede.
La prima che trovai fu Toga che mi disse di gradire il nuovo rifugio, che certo non era confortevole come il precedente, ma che era molto spazioso. Ero andato a vederlo pochi giorni dopo, un vecchio magazzino abbandonato, classico covo dei cattivoni dei film ma, se non altro, difficile da trovare.
In quell'occasione parlai con Tomura del mio dubbio riguardo un successore di All Might e, con mio grande stupore, non rifiutò del tutto la mia idea.
Mi disse che, senza certezze, non poteva mandare in giro i membri della lega, soprattutto dopo ciò che era successo. Disse che avrei potuto fare qualche ricerca, se proprio ci tenevo, e che, se effettivamente ci fosse stato un successore, allora ci avrebbe pensato.
Certo, non era quello che mi aspettavo, ma almeno avevo un punto di partenza.
L'unico problema, ora, era da che parte iniziare. Certo, era logico che il successore si trovasse a frequentare la Yuuei, ma non potevo esserne completamente certo.
Continuai a cancellare con la gomma la stessa pagina del quaderno sulla quale ero impuntato da tutto il pomeriggio, pensando e ripensando a come procedere.
Avevo momentaneamente eliminato Kacchan dalla lista dell'eredità di All Might, ma non permanentemente. Ricordai di come, a modo suo, mi aveva fatto capire di tenere ai suoi compagni, e questo era un enorme miglioramento da parte sua.<<Deku-san>>
La gomma mi cadde dalle mani quando Toga mi richiamò alla realtà.
Si avvicinò a me, sporca di sangue sul viso, e sbirciò la pagina che, con ardore, continuavo modificare.<<Quella l'ho già vista>> disse studiando il soggetto della foto che avevo attaccato in bella vista sulla pagina <<Ma sí, è la mia amica, Ochako-san!>>
<<T-tua amica?>> balbettai con la gomma stretta tra le mani.
Lei annuì euforica, felice che le avessi fatto quella domanda.<<Sí sí, lei e Tsuyu-san erano così carine che sono subito diventate mie amiche!>>
Cominciò a saltellare, convinta che quelle due ragazze fossero davvero sue amiche, cosa che io sapevo non fosse vera. Sorrisi guardandola correre a zig-zag davanti ai cadaveri dei due poliziotti che aveva appena martoriato, riprendendo in mano la penna e il cellulare aperto sulla galleria dove avevo fatto alcune foto alla cartella di Uraraka.
Ero curioso di sapere il più possibile su di lei e l'unico modo che avevo per farlo era quello che usavo per qualunque cosa: studiarla nei minimi dettagli.
Oltre al nome e al quirk, ero riuscito a trovare i risultati dei vari test che aveva svolto alla Yuuei, la data del suo compleanno e il suo nome da hero.
Per quanto il mio rapporto con gli eroi sfosse quello che fosse, il nome che lei aveva trovato per sé era semplicemente perfetto.Uravity.
La combinazione ideale tra il suo cognome e il nome della sua unicità.
Lo trovavo fantastico, semplicemente azzeccato per lei.
Non riuscivo a togliermelo dalla testa, né il nome né il suo viso, tantomeno quegli splendidi occhioni color nocciola che non avrei mai dimenticato.
Non sapevo quando l'avrei rivista, tornare ai dormitori della Yuuei mi sembrava una mossa troppo azzardata, quindi la mia unica opzione sembrava quella di aspettare.All'improvviso sentimmo un gran vociare, probabilmente qualcuno si stava avvicinando.
Purtroppo non era totalmente buio, quindi vedere i freschi cadaveri di Toga sarebbe stato alquanto facile.Dovevamo andarcene e alla svelta
<<Toga!>> la richiamai cercando di non urlare e lei mi guardò non capendo.
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~How can you love me?~
RomanceDal testo: "> > > > > > Tolsi delicatamente il braccio che Uraraka stava fasciando e feci per alzarmi, ma lei mi bloccò. Prese la mia mano con la sua e la vidi guardare per terra come spesso faceva quando era turbata, cercando di trattenere le lacri...