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*ho cambiato i nomi di certi personaggi e il titolo, ho aggiunto anche le canzoni*

New- Daya

Una nuova giornata invernale è cominciata, se solo nevicasse magari il cielo sarebbe anche più bello da osservare.

Invece tira un vento e sopra di me c'è solo grigio e nuvoloni che anticipano l'arrivo di un temporale.

Peccato che io non abbia nemmeno un ombrello o un cappuccio.

Con il mio cappotto nero sto calda e sembro un po' intellettuale peccato non lo sia per niente.

A volte vorrei essere più intelligente ma se ci penso un po' più intensamente sono al di sopra della media.

Sì!

È sicuramente per questo che la gente che mi evita e sono single da tutta la vita.

L'auto convinzione non mi convince.

Sono appena finite le vacanze di Natale e non ho nessuna voglia di tornare a scuola, però devo farlo per il bene del mio cervello.

Spesso penso che se non fossi andata a scuola probabilmente non avrei mai imparato molte cose che ormai fanno parte del mio bagaglio culturale.

Attraverso le strisce pedonali e noto che stamattina è tutto più calmo rispetto al solito.

Ha senso dato che nessuno viene in questa fermata.

Probabilmente tutti quelli che vengono a correre hanno deciso di fare sciopero visto il tempo metereologico.

A tal proposito adesso che ci penso ieri ho guardato il meteo sul telefono e c'era il disegnino del sole, che fregatura.

Vorrei capire specificatamente che ricerche fanno i meteorologi per fare le loro previsioni ma forse è solo un segno che io non mi devo intromettere in questo campo lavorativo.

È meglio così.

Salgo in bus sapendo di non dover aspettare Selene, una delle mie più strette amiche.

Ci sediamo sempre vicine dato che il resto della gente su questo mezzo ci sta sulle palle.

Povera, ha la febbre.

Spero le passi presto, ho bisogno del suo supporto morale.

Sto tranquillamente ascoltando la musica quando noto che c'è un tipo davvero carino.

Tutti lo stanno fissando, povero cristo.

Sicuramente si sente a disagio, a meno che non sia un narcisista nato.

I suoi occhi sono verdi come delle olive e i capelli di un castano scuro come la corteccia della quercia del mio giardino.

La sua pelle invece è chiara come la mia, sembra molto alto.

Sembra un modello, devo ammettere che se fossi messa meglio di come sono ora probabilmente lo fisserei anch'io.

Sto ancora aspettando il mio glow-up ma a me pare di essere uguale a quando avevo dodici anni.

L'ha ammesso pure mia madre.

Mi giro verso il finestrino e osservo il cosiddetto panorama.

Panorama che poi ci sono solo case e negozi inutili.

Sono davvero preoccupata per com'è andata la verifica di fisica.

Anche se mi è andata male poi recupererò, spero.

Ultimamente sono così preoccupata che un senso di vuoto compare più spesso di quanto vorrei.

Dire che sto male sembrerebbe da lamentosa e viziata ma dire che sto bene sarebbe solamente una menzogna bella e grossa.

Scendo nella mia fermata e mi avvio verso la mia sede.

Odio la maggior parte dei miei compagni, ma più che altro non me ne frega un cazzo proprio di niente e nessuno.

In realtà se non fissassero sempre per poi parlarmi alle spalle o cercare di sapere sempre i miei voti sarebbe anche carino e io magari li vedrei come umani.

A mia discolpa in altri momenti invece capisco che le parole degli altri mi interessa troppo.

"vorrei solo stare meglio."sussurro tra me e me.

In quel momento sento un dolorino, qualcuno mi ha tirato una spallata.

"scusaci non ti avevamo vista Cat."dice Mariana ridendo.

Insieme a lei ci sono Giovanna e Luise.

"fa niente."li supero e percorro le scale.

In classe ignoro beatamente tutti finché non arriva la mia migliore amica che mi salta addosso.

Ha i capelli marroni e gli occhi marroni proprio come me, soltanto che lei piace molto di più agli altri.

Siamo amiche solo dall'inizio delle superiori, le voglio un mondo di bene.

"heyyyy."dico e subito dopo entra l'insegnante.

Fortunatamente questa professoressa non è troppo severa per via di silenzio.

Storia e italiano passano più o meno velocemente, parlo con Hailee e seguo la lezione.

Tutto va bene finché non entra il professore di matematica con quel ragazzo.

Cerco di ignorare la sua presenza anche se lei continua a farmi notare quanto sia figo, bello e bla bla bla.

"ciao a tutti mi chiamo Timothée, ho diciotto anni e vengo da Milano."

Adesso che lo vedo meglio indossa una semplicissima felpa blu e dei jeans.

"Se ti interessa così tanto, perché non ci provi con lui? Sono sicura formereste una bella coppia."chiedo incitandola.

"Sai che mi interessa già qualcun altro."

Ah giusto, me ne stavo dimenticando.

spazio autrice:

eccomi qui con una nuova storia, so che un po' corto come capitolo ma è solo il primo.

in ogni caso devo avvisare di una cosa: tutte le cose che ho scritto sono inventate e puramente fonte della mia fantasia. 

-giuls

Cinnamon Girl|T.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora