Garden-dua lipa
Decido di andare all'aria aperta in giardino.
É immenso, ma ci sono sempre un sacco di persone e questa cosa non mi piace.
Non ci vado quasi mai da sola o nei periodi di gelo, preferisco stare seduta nel mio posto dove nessuno può disturbarmi.
Ovviamente ho le cuffie alle orecchie e sto ascoltando la musica.
Mi siedo su una panchina e osservo l'albero che ho di fronte.
L'autunno è finito e ha perso tutte le sue foglie, adesso bisognerà aspettare arrivi la primavera perché rinascano.
Tutto d'un tratto sento e percepisco la presenza di qualcuno dietro di me, infatti è così.
"cosa ci fai tu qui?"chiedo seccata.
"potrei farti la stessa domanda."
"volevo prendere un po' d'aria."rispondo.
"anch'io. Stamattina hai ignorato la mia esistenza ma mi sono accorto che non lo fai solo con me. Non ti piacciono le persone o è solo che non ti piaccio io?"
È molto vicino a me, infatti le nostre facce hanno pochi centimetri di distanza.
Da quando questa confidenza?
"lo so che sembro un po' asociale ma è solo perché non mi piacciono tanto le persone a scuola."
Non so cosa dire, addio.
Mi sto sentendo troppo a disagio, devo calmarmi.
"capisco, sei carina anche da imbarazzata."
Si mette a ridere e io divento dello stesso colore della mia felpa.
"Posso prenderti per mano?"domanda.
"Ok."
"hai le mani calde. Lo sapevo! Che ne dici di farmi da fornetto personale?"esclama sorridendo come un bambino.
"Forse dovrei, le tue sembra congelate."
Stavolta sono io quella che ride.
Entriamo in classe e un paio di occhi ci fissano.
"vieni con noi?!"chiede Mariana riferendosi al ragazzo dagli occhi verdi.
"arrivo, ciao fornetto."
Fornetto, seriamente è carino come nome ma nessuno mi ha mai chiamata così.
"c-ciao."
Probabilmente nemmeno mi ha sentita.
Perché mi sto sentendo una stupida?
Decido di ascoltare la lezione di inglese concentrandomi ma è davvero difficile, ho voglia di andare a dormire.
Appena suona mi lancio sulla porta per uscire, non ne potevo più.
Fino all'area verde va tutto bene ma poi fallisco miseramente e quasi cado. Fortunatamente delle braccia mi sorreggono.
"scusa tanto, ti ho fatto male?"mormoro preoccupata.
Solo dopo mi rendo conto che è Timothée.
"no mi hai spaccato la schiena."mi risponde.
"scusa io non-."
"shh piccolo fornetto, non preoccuparti."
La sua voce è così bella che mi sento incantata.
Piccolo?
Magari sono anche più grande di lui.
Adesso gli chiedo quando è nato così verifico.
"qual è la tua data di nascita?"domando.
"perché questa domanda?"
"rispondi e basta."
"27 dicembre 2001."
Aspetta ma allora è stato bocciato?
Comunque è più vecchio di me.
"sei stato bocciato?"
"sì, tu quando sei nata?"
"21 febbraio 2002"
"okay, tra un po' ti farò gli auguri."
Sorrido alla sua affermazione.
"In ogni caso smettila di chiamarmi fornetto o ti brucio."
Sento le sue mani scendere dalle mie spalle ai miei fianchi.
"dovremmo andare o perderemo il bus non credi?"sussurra con voce roca.
"sì, hai ragione. Ho fame, voglio andare a casa."dico.
Ci separiamo e sento subito il suo calore sparire.
Sono io o lui il forno che scalda la distanza tra noi?
Il bus raggiunge la nostra fermata dopo cinque minuti.
Noi saliamo e ci sediamo vicini.
"se vuoi possiamo farci delle domande per conoscerci meglio."dico.
Magari diventiamo amici.
Mi guarda per un attimo e poi dice:-anche senza le parole.
Ripenso alle mie parole e poi alle sue.
"oh ehm non sono quel tipo di persona scusami."
"davvero se ti baciassi ti tireresti indietro?"mi chiede.
Non lo so, ti conosco da poco, troppo poco.
"ti conosco solo da due giorni è ovvio."
"non tanto, certe ragazze lo fanno dopo due parole, a volte nemmeno quelle."
Oh dei cosa sto sentendo esattamente?
Arriviamo alla nostra fermata e lui mi fa una proposta.
"verresti a fare una passeggiata oggi pomeriggio? Non farò niente di strano."
Tanto non ho niente da fare e sono a casa da sola.
"va bene a che ora?"
"per le due e mezza, ci troviamo in fermata?"
"Ok."
Sarà giusto fidarsi di lui?
spazio autrice:
scusate ma sono davvero impegnata e poi sto lavorando ad atre storie perciò non riesco ad aggiornare molto spesso.
-giuls
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Cinnamon Girl|T.C
FanfictionCatherine vive una vita abbastanza noiosa con pochi problemi finché non arriva Timothée nella sua città, lui la fa sentire confusa, la bellezza di quel ragazzo la attrae. cosa succederà? fantasmi del passato torneranno nella sua vita e incontrerà ge...