Liar- Noah Cyrus
Quando siamo finalmente lontani da quella via mi fermo.
"scusa è che è insopportabile."dico quasi senza respirare.
"me ne sono accorto, non ha mai pensato di trasferirsi a fanculo?"
"esatto, per lei sarebbe un'offerta allettante."
Ci mettiamo a ridere come due scemi e poi andiamo verso casa.
"hai una risata troppo divertente."afferma.
"modestamente."dico imitando la voce di Clara.
Arrivati davanti a casa spalanco la bocca e oddio.
Abita davvero in quella casa, quella che sembra grande come una scuola?
"hai una casa davvero bella."
"grazie fornetto, a proposito volevo chiederti se potevi aiutarmi a studiare, da quando sono arrivato in questa cittadina sei l'unica persona intelligente che ho incontrato. Le altre ragazze dicono che riesci a prendere voti alti senza troppo sforzo e ti credi un dio."
Io rido.
"va bene, comunque non sono un genio."
"non preoccuparti vai bene lo stesso. Ci vediamo domani a casa mia per le tre?"
"sì, ciao."
Sono un ghiacciolo, non so cosa fare.
Dopo quello che è successo oggi è un po' più strana la situazione.
Lui mi lascia la mano ed io lo saluto.
"a domani fornetto."
Sorrido senza volerlo e arrossisco per la ventunesima volta.
Vado a casa e trovo mio padre sulla soglia.
"ciao Catherine dove sei stata?"
"ho mangiato un gelato e ho fatto una passeggiata."
"mangi troppo e devi studiare di più."
Da quando ha voce in capitolo sulla mia vita?
"fra quanto vai via?"domando.
"adesso, ci sentiamo ciao."
Ascolto della musica e leggo fino all'arrivare della sera.
Ceno con mia madre e poi torno a fare quello che stavo facendo.
La mattina mi alzo e faccio colazione di fretta.
Oggi torna Selene finalmente.
In bus mi racconta della sua vita spericolata e mentre scende mi manda un bacio volante.
Io scoppio a ridere, sono così felice a volte.
Entro in classe e noto che Timothée non c'è.
Manca anche Olga, la puttana di carta.
Preparo tutto bene sopra il mio banco e sospiro.
Ripenso a ieri pomeriggio ma poi mi ricordo che per lui è stato solo un aiuto niente di più.
L'ora di religione vola via e alla seconda ora entrano i due assenti, il mio cuore perde un battito.
Ok, sono una buona amica, niente di più.
Lui ha la felpa sporca di rossetto e sono entrambi spettinati.
Lo sapevo, perché sono così stupida.
Era ovvio.
Ma che schifo farlo nelle ore scolastiche.
Mi giro e vedo Hailee sbavargli dietro.
Le tiro una spallata.
"dai ascolta il prof, poverino non lo calcola nessuno."
Lei ride e si mette a giocare con il telefono mentre io seguo la lezione.
Le ore passano e finalmente suona la campanella.
"non mi aspetti? almeno prendiamo il bus insieme."
Vorrei chiedergli se si è visto allo specchio ma non lo faccio, infondo per lui non sono nessuno.
"certo."
Il mezzo di trasporto è pieno zeppo.
Voglio dormire.
A casa mangio e mi faccio una doccia visto che ho i capelli sporchissimi.
"ok sono pronta."dico dopo aver fatto un po' di skin care.
Indosso i miei soliti leggings e una felpa blu che mi hanno regalato per il mio compleanno.
Non devo di certo fare colpo o cose del genere, sono qui solo per studiare.
In fondo serve anche a me, tra poco arriverà il periodo delle verifiche.
Arrivo a destinazione con cinque minuti di anticipo, sto per suonare il campanello quando una ragazza mi ferma.
spazio autrice:
spero che questo capitolo sia di vostro gradimento '-'
buona serata a tutti! (cuoricino)
-giuls

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Cinnamon Girl|T.C
FanfictionCatherine vive una vita abbastanza noiosa con pochi problemi finché non arriva Timothée nella sua città, lui la fa sentire confusa, la bellezza di quel ragazzo la attrae. cosa succederà? fantasmi del passato torneranno nella sua vita e incontrerà ge...