Waste the night-5SOS
Metto un vestito che non ho mai messo, è molto semplice, di seta, grigio perla e lungo fino a metà coscia abbinato ad una giacca e dei tacchi con dei glitter argentati.
Prendo i capelli in uno chignon e mi trucco leggermente facendolo sembrare naturale.
Esco e metto le chiavi nello zaino.
"sei bella."dice squadrandomi.
"grazie, anche tu."
"Stavo scherzando."
Io alzo lo sguardo e lui sorride.
"Sei molto più che bella, sei magnifica."mormora lui.
Io arrossisco, per fortuna che è sera.
"i due fidanzati sono già lì, ci stanno aspettando."mi informa lui.
Adesso che ci penso non mi ha mai parlato dei suoi genitori perciò decido di aprire l'argomento.
In macchina nessuno dei due parla, ascoltiamo solo la musica che c'è in radio.
"mi spiace se stamattina sono sembrato un rompipalle è solo che vorrei proteggerti."
Ho affrontato così tanto con quella poca speranza che avevo, per chi mi ha preso per una che non ha mai affrontato la realtà?
Se ripenso a mia sorella mi viene solo che male.
Non penso, sono sempre troppo negativa.
"grazie ma non ho veramente bisogno della tua protezione."rispondo aggraziatamente.
"non capisco perché sei così dura a volte."dice accarezzandomi il ginocchio.
Così di certo non migliorerà la situazione.
"scusa è che non lo so, sono davvero stanca, è stata una settimana molto piena."
"ti capisco , sono più o meno nella stessa situazione."
Scendiamo dall'auto e ci sediamo nel tavolo con pauline e il suo ragazzo.
Io e Timothée a sinistra e loro due a destra.
Ha un po' di barba e i capelli castani come anche i suoi occhi, è abbastanza alto e muscoloso avrà penso venticinque anni, tre anni in più rispetto alla sua fidanzata.
"piacere Liam."
"Catherine."rispondo stringendogli la mano.
"abbiamo una notizia, noi due ci sposiamo."urla la sorella del ragazzo accanto a me.
"ma è fantastico."dico sorridendogli.
"però abbiamo un problema: noi due staremo nella casa dove siamo adesso dato che è molto grande. Tu potresti tornare a vivere con papà a New York o chiedergli dei soldi per un appartamento o una nuova casa qui. La seconda mi pare la più fattibile."mormora la ragazza dai capelli biondo scuro.
"come puoi nominarlo dopo quello ha fatto, è solo un pezzo di merda e tu lo sai."risponde l'altro con uno sguardo agghiacciante.
A quanto pare non vanno molto d'accordo.
"possiamo parlare un minuto da soli?"chiede Pauline al fratello.
Loro escono e io rimango sola con Liam che mi racconta di come vorrebbe organizzare il matrimonio.
Io non lo ascolto più di tanto, non perché non mi interessi ma sono preoccupata per Timothée.
Mi tolgo la giacca visto che mi sta venendo caldo con le quaranta candele che ci sono in questo tavolo e guardo il paesaggio attorno a me.
Ci sono molte persone, e sembrano tutti molto impegnati nei loro discorsi, le loro discussioni saranno di certo importanti.
Vorrei sapere di cosa stanno parlando Pauline e suo fratello.
"io e Catherine ce ne andiamo."dice il moro.
"stai scherzando spero?"domanda la sorella.
"no, vieni."risponde riferendosi a me.
Arriviamo all'uscita del ristorante e lo blocco.
"aspetta, mi spieghi cosa ti sta succedendo, lui si gira e mi guarda dall'alto in basso.
"No, e poi odio questo posto."
Mi scoccio ma no, non mi farà cambiare idea.
sono convita di voler venire a conoscenza della verità.
"non cambiare argomento."esclamo.
"hai ragione, allora per il grande evento sono contento, odio mio padre e la sua nuova famiglia, quello che ha fatto te lo racconterò un'altra volta, adesso non ce la faccio."
Quindi sua madre dov'è? È morta forse, meglio non chiederglielo.
Lo abbraccio perché sento che è la cosa migliore da fare e lui ricambia.
"stai tremando, hai freddo?"domando.
"Sì, mi sto congelando. Mi sono solo dimenticata la giacchetta dentro."mi risponde lui sistemandosi i capelli.
Mi tolgo la giacca e gliela metto sopra le spalle.
Lui adesso ha solo una camicia bianca ma nonostante la poca luce lui è splendido.
"non c'era bisogno."mormora arrossendo.
"sì invece."
Inizia a piovere fortissimo e io non ho un ombrello.
"andiamo in macchina."dice lui prendendomi per mano.
Siamo totalmente zuppi, non so né come né perché però scoppiamo a ridere.
"domani vieni con me in un posto?"mormora vicino alla mia faccia.
Lo vorrei quasi baciare ma non lo faccio.
"ok, se vuoi puoi dormire nella camera degli ospiti per una settimana, i miei non ci sono per una settimana perciò non dai fastidio a nessuno. A patto che poi che tu e tua sorella chiarirete i vostri conti in sospeso."dico sperando di migliorare la situazione.
"sicura?"chiede.
"certo."
"ok allora passiamo a prendere la mia roba."
Guardo il panorama fuori dal finestrino e sorrido, è così bello quando piove.
Pare quasi che il cielo stia sprigionando energia positiva che porterà a una giornata di sole.
"siamo arrivati."
"aspetta ho un'idea, usiamo la mia giacca come ombrello."esclamo.
Che genia che sono.
"hai ragione."
scendiamo e dico a Timothée che dovrebbe scrivere a sua sorella, lui fortunatamente lo fa subito.
Appena entriamo a casa sua lui si avvicina a me e io dallo spavento scivolo sulla pozza che abbiamo portato dentro con i nostri abiti zuppi d'acqua e poi cercando di salvarmi inciampo.
"non ci credo."borbotto, almeno non mi sono fatta niente a parte qualche botta qua e là, metterò una pomata.
"stai bene?"chiede il ragazzo davanti a me aiutandomi ad alzarmi.
"non proprio."sussurro.
"il tuo vestito si è abbassato giusto un po'."mormora guardando da un'altra parte.
Oh mio dio fra poco mi escono le tette non so!
Mi sistemo e lo accompagno in camera guardando il telefono.
spazio autrice:
fun fact: nessuno mi chiama giuls nella vita reale :)
-giuls

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Cinnamon Girl|T.C
FanfictionCatherine vive una vita abbastanza noiosa con pochi problemi finché non arriva Timothée nella sua città, lui la fa sentire confusa, la bellezza di quel ragazzo la attrae. cosa succederà? fantasmi del passato torneranno nella sua vita e incontrerà ge...