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Sono esattamente tre giorni che nonna è in come e sono stati davvero difficili.
Menomale che Payton è venuto in Italia se no sarei crollata definitivamente, almeno lui mi sta affianco come solo lui sa fare.

La situazione Payton e Mattia è davvero strana: si lanciano sguardi di sfida è quando il mio ragazzo non c'è l'italiano cerca sempre di stare con me, di abbracciarmi o cose così.
Non capisco cos'ha. Non vede che in questo momento ho tutt'altro che voglia di stare ai suoi strani giochi, ho bisogno di qualcuno che mi supporti e non che faccia il cretino tutto il tempo.
In poche parole ho bisogno di Payton.

«Pay possiamo parlare?» chiedo un po' titubante. Non ho per niente voglia di litigare però non ce la faccio a far finta che non sia successo nulla.
Andiamo in corridoio, in una zona isolata dove c'è una finestra da cui si vede Napoli.
«Perché?» domando.
«Cosa?» è confuso ma so che ha capito dove voglio arrivare.
«Perché ti sei messo a fumare?»
Fa un lungo respiro e si passa la mano fra i capelli.
«Era l'unico modo per non pensare. So che è sbagliato e ti prometto che smetterò con quella robaccia ma ti prego, non mi lasciare. Senza di te non sono niente, ho bisogno di te.» sussurra l'ultima parte e io gli prendo le mani.
«Pay io non ho intenzione di lasciarti, anch'io ho bisogno di te ma lascia perdere quelle cose. Fallo per me, okay?» accenno un sorriso e lui mi da un bacio a stampo.
«Solo per te.» sussurra prima di ricominciare a baciarmi.

«Scusate, se dovete andare avanti con queste robe... prendetevi una stanza e non fatelo davanti a me, grazie!» esclama qualcuno rovinando il nostro momento di rappacificazione. Ci voltiamo entrambi arrabbiati per scoprire che Mattia ci aveva interrotto di nuovo.
«Puoi anche andartene, non c'è niente da vedere.» disse Payton ancora con le mani sui miei fianchi.
«Ma ti pare il caso?!» chiede quasi urlando il ragazzo italiano venendo verso di noi.
«Sua nonna sta male e tu la porti qui per fartela?!» ma che problemi ha?
«Mattia faccio quello che voglio.» gli dico tranquilla senza spostarmi dal mio ragazzo.
Mi lancia uno sguardo truce per poi buttarsi su Payton.
Le cose si mettono molto male.

«Ti odio! Hai rubato la ragazza perfetta, era mia cazzo!» urla Mattia.
Payton è molto più piccolo fisicamente rispetto a lui e, credo che se non fosse per il fatto che è velocissimo, uscirebbe dalla rissa in condizioni pessime.
Gli infermieri ci raggiungono subito dopo che Pay lascia un gancio destro sullo zigomo di Mattia procurandogli un taglio. Come diavolo ha fatto?

I due ragazzi vengono divisi e io mi precipito dal mio fidanzato.
«Stai bene?» chiedo agitata controllando se avesse delle ferite preoccupanti sul volto, ma per fortuna ha solo qualche livido.
Mi volto verso Mattia e lo guardo con tutto l'odio che ho in corpo.
«Ma sei impazzito per caso?! Cosa ti è preso?! Hai perso tutto quello che avevamo, complimenti.» me ne vado insieme agli infermieri che hanno preso Pay mentre Mattia va in un'altra stanza seguito da un dottore che gli cucirà il taglio sullo zigomo.
«Coglione.» sussurro guardando la porta che si chiude.

Non si può stare un attimo tranquilli che succede un casino, penso.

luna

(2/3/2020)

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