Had it all 2

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Mi sveglio nel mio letto ma non ricordo come ci sia arrivata. Cerco di alzarmi ma due braccia me lo impediscono così mi volto per vedere chi mi sta abbracciando e trovo Payton.

L'unica cosa che riesco a pensare è che è bellissimo anche mentre dorme, ha il volto così rilassato e sembra davvero tranquillo. Mi stringe un po' di più e io gli lascio un bacio casto sulle labbra.

Apre gli occhi piano e sorride. Ha il sorriso più bello del mondo, l'ho sempre pensato e forse è stato quello a stregarmi.

«Che ore sono piccola?» chiede stropicciandosi gli occhi con una mano per poi alzarsi a sedere, poggia la schiena alla testiera del letto e mi attira a se.
Guardo vicino alla porta dove c'è un orologio e noto che è mezzogiorno.
«Mezzogiorno.» annuisce e mi lascia un bacio sulla fronte.

«Cos'è successo sta mattina?» chiede sussurrando anche se nella stanza ci siamo solo noi.
Resto in silenzio per un paio io di minuti pensando a come dirglielo.

Penserà che sono una pazza, una ragazza piena di problemi da lasciar perdere. Lui non vorrà mai affrontare tutto ciò con me, per me ma tanto vale provarci.

«Eravamo tre fratelli: Antonio, io e il mio gemello Alessandro. Quando i miei genitori divorziarono mia mamma prese me e Ale e Antonio rimase a Napoli con papà... almeno questi erano i patti.» appena pronuncio il nome del mio gemello le lacrime minacciano di uscire e sento una morsa allo stomaco ma noto nei suoi occhi uno scintillio che mi da la forza di continuare.

«Il 17 dicembre di sette anni fa successe tutto. Saremmo partiti a febbraio e quelli erano gli ultimi mesi insieme alla nostra famiglia. Io e Ale stavamo giocando nel giardino a casa di una cugina, abitava vicino alla strada. La palla è finita dall'altro lato della strada e noi non potevamo attraversare senza la mamma. Lui mi ha detto "devo andare" e si è avviato per andarla a prendere. A metà strada un furgone nero con dei segni di proiettili è passato a tutta velocità e l'ha preso in pieno. La mafia non risparmia nessuno, nemmeno un bambino di otto anni morto davanti alla sua sorellina.» inizio a piangere e mi rifugio tra le sue braccia.
Mi stringe a se e mi accarezza i capelli delicatamente.

«Forse sono pazza... ma tutti gli anni è com'è se tornasse da me, come se lo potessi vedere una volta all'anno. Solo in questa data di merda. Sono felicissima e dopo due minuti muoio di nuovo con lui. È così difficile!» si stacca un po' da me per guardarmi negli occhi.

Mi accarezza le guance asciugando le lacrime che le bagnano e mi guarda dritto negli occhi.
«Mi dispiace... ma stai tranquilla che di me non te ne libererai mai, nonostante tutti i tuoi demoni, i tuoi problemi e qualsiasi cosa possa accadere. Sei una ragazza forte perché stai sopportando tutto con il sorriso e ti amo cazzo. Ti amo perché sei così forte che nulla riuscirebbe a distruggerti. So che nessuno colmerà mai quel vuoto che ha lasciato Alessandro... ma io sarò qui ad aiutarti, a supportarti e a lottare con e per te. Io sono sempre qui okay?» sorrido e lo bacio.

Ho trovato qualcuno disposto a lottare per me, che va oltre a tutti i miei casini. Sono davvero fortunata ad avere Payton.

Non smetterò mai di ripeterlo: non so dov'è sarei senza di lui, non so cosa farei.

Il telefono squilla e appena leggo il nome di mio fratello apro la chiamata.
«Emma com'è?»
«Antò come voi che vada ja... na mmerd'.»
«Ussacc' Alessa' manca pure a me... te volevo da na bona notizia.»
«Riceme.»
«Nonna s'è scetata, mo sta buona. La dimettono rimani mattin'.»
«Davvero?! Oddio grazie! Dicere che le voglio benn e che se le serve turno a Napuli appena riesc, vabbuono?» salto in piedi e ora sono felicissima. Oggi è uno dei giorni più brutti dell'anno ma la mia nonna si è svegliata dal coma. Il mio raggio di sole sta bene, non potrei essere più felice di così.

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spazio autrice🚀

scusate se aggiorno raramente ma ho davvero troppi compiti :(

grazie di nuovo per tutto il supporto💕

sorry per l'orario....

luna

(8/4/2020)