EPILOGO

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«Bene ragazzi ora la nuova coppia di innamorati ha una sorpresa per voi!» esclama Jaden e la folla inizia a fare qualche urlo eccitato.

Piano io e Payton ci avviciniamo al microfono e lui prende la chitarra lanciandomi uno sguardo di incoraggiamento.

«I found a love for me, darling just dive right in and follow my lead...» inizia a cantare perfect e tutti si zittiscono.

«Well I found a girl, beautiful and sweet. I never knew you were the someone waiting for me...» canta questo verso guardandomi negli occhi e per me siamo solo io e lui, tutto il resto sparisce.

«'Cause we were just kids when we fell in love, not knowing what it was I will not give you up this time...» canto il primo verso della mia parte e gli occhi mi si riempiono di lacrime perche queste parole le sento davvero sulla pelle.

«...Baby, I'm dancing in dark with you between my arms, barefoot on the grass listening to our favorite song...» cantiamo il ritornello insieme sorridendo come due imbecilli ma tutto questo mi sembra fantastico e impossibile allo stesso tempo.

Io e Payton siamo finalmente insieme, in tutti i sensi. Ieri sera abbiamo fatto l'amore per la prima volta e ci siamo addormentati insieme. Sento che tra noi qualcosa è cambiato e che ci ha fatto avvicinare ancora di più.

«...I see the future in your eyes...» sussurra sul microfono e quando finiamo la canzone ci abbracciamo fortissimo. Sento di volerlo sempre più vicino ma non mi basta mai.

E così si è conclusa anche l'ultima data del tour natalizio.

***

«Sei sicura di volerlo fare? Nessuno ti obbliga okay?» mi sussurra Payton all'orecchio stringendomi forte la mano.

Sorrido perché mi piace moltissimo quando diventa protettivo, ma in questo caso non ce n'è bisogno. Ho già scelto che voglio farlo e lo farò.

«Pay è solo un'intervista, non succederà nulla di pericoloso.»
«Non è solo un'intervista. Hai deciso di raccontare a tutti la tua storia, stai andando in contro al tuo passato!» sbotta lui facendomi subito diventare più fredda.

«Appunto, ho deciso. Nessuno mi ha obbligata e questo è un modo per dare coraggio alle altre ragazze che hanno avuto il mio stesso problema e che magari non riescono ancora a parlarne.» mi spiego distaccata lasciandogli la mano.

Mi spinge contro di lui prendendomi per la vita e sbuffa scuotendo la testa.
«Sai cosa intendo Emma...» mi sussurra con voce dolce che mi fa sciogliere. Gli passo una mano fra i capelli e si lascia andare al mio tocco.

«Mi preoccupo per te... so quanto trovi difficile  parlarne e urlarlo al mondo intero mi sembra un po' un'improvvisata. Ma se è quello che vuoi fare per me va bene, sai che ti supporterò sempre.» sorrido prima di lasciargli un bacio a fior di labbra.

***

«Okay vieni a prendermi tra un'ora, okay?» annuisce prima di lasciarmi entrare in ascensore. Schiaccio il bottone con il numero 5 e inizio a torturarmi le mani per l'ansia.

Appena arrivò davanti alla porta dell'appartamento 28B mi blocco per qualche minuto ma un rumore mi fa saltare in aria per lo spavento.

«Payton! Ti avevo detto-»
«Lo so, ma non mi andava di lasciarti affrontare tutto questo da sola...» sussurra bloccando subito la mia sfuriata.

Annuisco così lui si avvicina e bussa alla porta guadagnandosi un'occhiata truce.
La porta si spalanca e una donna dai capelli perfettamente legati in uno chinion perfetto ci accoglie con uno sguardo confuso. Quasi non la riconoscevo.

«Mamma?» chiedo esitante e lei mi sorride prima di venirmi ad abbracciare. Ci accoglie entrambi in casa e posso notare che è piccola e accogliente.

«Come stai Emma? Come mai qui?» domanda mentre ci sediamo sul divano, posso benissimo notare gli sguardi di fuoco che Payton lancia a mia madre ma decido di far finta di niente.

«È tutto a posto, sono venuta per parlarti..»
«Benissimo!»

Faccio un bel respiro e ripenso mentalmente a tutto il discorso che mi ero preparata ma nella mia testa c'è il vuoto.

«Beh ecco...io volevo dirti che ti perdono, non è colpa tua quelli che è successo. Certo, forse avresti potuto aiutarmi un po' di più ma la vita è troppo breve per vivere con la rabbia addosso, no?» dico di getto con un piccolo sorriso.

Vedo che le lacrime iniziano ad abbandonare gli occhi scuri di mia madre ma il suo bellissimo sorriso rimane dov'è. Sono lacrime di gioia. Si sporge in avanti per abbracciarmi e ovviamente ricambio.

«Davvero Emma, grazie. Io non mi perdonerò mai per quello che ho fatto ma starti così lontano e sapere che mi odi mi distrugge ancora di più. Non ti libererai più di me te lo giuro.»  sussurra tra i miei capelli ricci, uguali ai suoi.

Dopo altre sue ore buone passate con mia madre io e Payton usciamo dall'appartamento mano nella mano.

«So che secondo te non avrei dovuto perdonarla ma...» inizio a dire ma lui mi blocca subito.
«È vero. Ma vedere il sorriso che hai da quando hai abbracciato tua madre mi ha riempito di gioia. Quindi qualsiasi cosa ti faccia avere quel sorriso mi va bene.» sento le farfalle nello stomaco per l'ennesima volta.

«Ti amo.» gli sussurro mentre usciamo dal l'ascensore.
«Anch'io piccola.» dice prima di baciarmi e riprendermi per mano per uscire dal palazzo.

«La sai una cosa Payton?» scuote la testa e il mio sorriso si fa ancora più grande.
«Di solito è colpa tua se ho quel sorriso.» e a questo punto è lui a sorridere per davvero.

FINE

luna

(20/08/2020)

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