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«L'apocalisse è vicina cavolo! Sei già pronta!» rise.

«Ah ah spiritosa...Pronta per cosa?» chiese Chloe aggrottando la fronte.

Le due ragazze si guardarono perplesse, poi guardarono Chloe, notando subito il suo pallore, il suo sguardo assente.

«Sei sicura che vada tutto bene?»

«Sì certo» rispose sorridendo forzatamente, non aveva intenzione di rivelare nulla.

Ashley si accarezzò il mento e iniziò a girarle attorno dubbiosa: «Pensi di venire così all'appuntamento? Sei impazzita! Ne sono sicura!» sentenziò alzando gli occhi al cielo.

Chloe chiuse gli occhi e inspirò profondamente, avrebbe voluto urlarle addosso tutto il suo malessere, gridarle che l'abbigliamento era l'ultimo dei suoi problemi, ma non lo fece, non aveva voglia di raccontare tutto.

Aurora, che fino ad allora era stata in silenzio, si accorse del velo di tristezza che avvolgeva le iridi della sua amica, si avvicinò lentamente e le sfiorò una spalla.

«Va tutto bene tesoro?»

«Certo... Ho solo una domanda dove dobbiamo andare?» chiese grattandosi la testa.

Le due amiche si bloccarono e si guardarono, nessuna delle due sapeva cosa dire, era certo che qualcosa non andava. Ashley si avvicinò ad Aurora bisbigliando qualcosa, poi guardarono di nuovo Chloe, che nel mentre si era seduta sui gradini davanti la porta.

«Volete rispondermi anziché parlare tra voi? Io sono qui eh» sbuffò agitando la mano in aria.

«La situazione è grave capisci?» sussurrò Ashley all'amica

«Calma non farti sempre prendere dal panico, magari si è solo dimenticata!» rispose lentamente Aurora.

«Dimenticata? Ma come può?»

Chloe stava lì ad osservarle confabulare senza capire. Stufa di quell'atteggiamento, si alzò di scatto e si avvicinò a loro «Ora basta! Mi state stancando. Chi mi dice cosa diavolo sta succedendo?»

Le due amiche si scambiarono un ultimo sguardo e Ashley si fece avanti.

«Hai perso la memoria? Hai sbattuto la testa di recente? Ti ricordi noi chi siamo?»

Aurora si coprì il viso con le mani e scosse la testa, poi prese in mano la situazione: «C'è la prova del tuo abito!»

Un macigno cadde sulla testa di Chloe, l'aria diventò scura e pesante, mentre la parola abito continuava a rimbombarle nell'orecchio. Il suo vestito nuziale...quello con cui sarebbe dovuta diventare sua moglie.

Quanti negozi aveva girato, quante riviste sfogliate con occhi sognanti, quanti ritagli di giornale raccolti nel cassetto per poter prendere spunto. Insieme a lei in quella folle ricerca c'erano state loro, le sue migliori amiche, o meglio come amava definirle sorelle per scelta.

Chloe e Ashley, si conoscevano da sempre, le loro mamme erano amiche e il destino aveva voluto che rimanessero incinte nello stesso anno, per dare poi alla luce due splendide bimbe. Le avevano cresciute come sorelle e loro si erano sempre sentite tali, una bionda e l'altra mora.

Con Aurora invece, era stato diverso, l'incontro era avvenuto casualmente molti anni dopo.

Era una mattina come tante, stavano giocando al parchetto sotto casa, ormai avevano ben 8 anni ed erano grandi per farsi guardare dai genitori. Stavano costruendo castelli di sabbia nella vasca accanto alla fontana sotto gli alberi, quando all'improvviso sentirono una bimba piangere. Le due bimbe si voltarono immediatamente, notando un gruppetto di maschi che si lanciavano un coniglietto rosa di peluche sotto gli occhi piagnucolanti di una bimba.

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