<<Finalmente ti ho raggiunto, piccola>> le disse sorridendo
<<Mi hai spaventata cretino!>> gridò Chloe portandosi le mani sul petto.
<<Cosa ci fai qui? >> proseguì lei in tono accusatorio, incrociando le braccia
<<Volevo assicurarmi che tu stessi davvero bene, i tuoi occhi non ne erano convinti>> gli disse avvicinandosi sempre di più.
Chloe fu pervasa dal suo sguardo magnetico, accompagnato dal profumo intenso del suo dopobarba. Averlo così vicino le faceva un certo effetto, si sentiva confusa e imbarazzata, sentire il suo respiro addosso non le piaceva affatto, non era ciò che avrebbe voluto sentire sul suo viso.
<<Pensi di rispondermi o sei troppo imbambolata da me?>> le chiese mordendosi il labbro, dopo averlo umettato con la punta della lingua.
<<Riccardo mi hai stancata! Non è assolutamente un piacere incontrarti, figurati sapere che mi segui!>> rispose acidamente voltandosi per entrare in auto.
<<Tu non vai da nessuna parte>> tuonò tirandola fuori dall'auto per un braccio, attirandola a sé, sostenendo il suo sguardo stupito.
Chloe finì tra le sue braccia, rimase interdetta per un attimo, giusto qualche secondo, il tempo necessario a Riccardo per ammirarla: era davvero bella, lo era sempre stata.
<<Che cosa diavolo vuoi?>> gli chiese spingendolo via
<<Solo sapere se stai davvero bene, mi preoccupo per te lo sai. Perchè Marco non è con te? Non dovrebbe lasciarti sola>>.
La rabbia a quel punto pervase Chloe, che aprì la portiera con forza e salì in macchina, stanca delle sue pressioni.
<<Tu non ti preoccupi di nessuno Rick, pensi solo a te stesso. Potrai cambiare tutte le donne che vuoi ma sarai sempre solo>> e partì accelerando.
Riccardo non potè far altro che guardarla da lontano in silenzio, incapace di reagire di fronte a quelle parole così taglienti; Chloe era riuscita a ferirlo profondamente, come nessuno aveva mai fatto.
Non era l'unico ad essere rimasto colpito da quella scena, qualcun altro aveva assistito a tutto, nascosto dietro una colonna in silenzio, dall'altra parte della strada: era Marco. Aveva i capelli spettinati, il viso pieno di sudore a causa dell'inutile corsa fatta per raggiungerla. Non era riuscito a parlarci, era rimasto sorpreso nel vedere Riccardo insieme a Chloe. Posò la valigetta a terra e si passò una mano sul viso, mentre una domanda lo assaliva: perché Riccardo era lì con Chloe? Cosa stavano nascondendo? Sentì le gambe tremare, e la gola seccarsi, doveva sedersi e dissetarsi, forse in quel modo avrebbe capito meglio la situazione.
Fece pochi passi e si sedette su una vecchia panchina di legno con vista sulla maestosa chiesa Gran Madre, prese la valigetta e tirò fuori una bottiglietta d'acqua. Bevve un sorso, continuando a chiedersi perché fra tutti aveva scelto di incontrare proprio lui. Fece un altro sorso, non era riuscito a sentire nulla di cosa si erano detti, e questo lo aveva turbato ancora di più. Parlavano animatamente, vicini, forse troppo vicini, richiuse la bottiglietta velocemente e si alzò in piedi, aveva frainteso tutto, Chloe non era quel tipo di ragazza. Posò la bottiglietta nella tracolla e guardò l'ora: erano le 8:30, doveva assolutamente chiamare un taxi o sarebbe arrivato troppo tardi.
*****
Chloe spense il motore della macchina, era arrivata già da un po' ma non aveva ancora trovato il coraggio di scendere, la paura era troppa. Non era Marco che la spaventava, ma quelle mura cariche di loro che l'avrebbero travolta appena varcata la soglia.
Tamburellava nervosamente sul volante con lo sguardo fisso sulla villetta di mattoni rossi, dietro quel maestoso cancello di ferro battuto nero. Si era innamorata subito di quella casa, nel momento stesso in cui i suoi occhi si erano posati su di essa.
Erano settimane che cercavano casa e mettersi d'accordo era molto difficile: Marco preferiva un appartamento in pieno centro, per essere più vicino al posto di lavoro, mentre lei un rifugio lontano dal caos cittadino. Avevano visto migliaia di annunci, e altrettante case ma nessuna sembrava adatta a loro, c'era sempre qualcosa che non riusciva a convincerli e spesso invece una casa convinceva più uno che l'altra ed era quindi da scartare. Quella villetta, invece, li aveva incantati, ed era stato il destino a fargliela trovare.
Un amaro sorrise le si dipinse in volto, mentre quel ricordò torno prepotentemente nella sua mente.
Spazo Autrice
Ecccomi con il decimo capitolo, essendo molto lungo ho deciso di dividerlo in due parti.
Che ne pensate? Vi è piaciuto?
Commentate perché adoro confrontarmi con voi.
Grazie di cuore
La vostra Wiky
STAI LEGGENDO
Cascare nei tuoi occhi
ChickLitAnche le storie perfette nascondono dei segreti... Chloe e Marco stanno per sposarsi, sono molto innamorati e per Marco non esiste altra donna da voler al suo fianco per tutta la vita. A soli due mesi dal matrimonio, un segreto verrà rivelato e sc...