«Ecco a te principessa» Marco la riportò alla realtà, porgendole il secondo piatto: fritto misto di pesce con patatine fritte, il suo preferito. Il suo stomaco sorrise. A pranzo aveva potuto mangiare solo un'insalata veloce. Non era molto per lei che amava il cibo ed era molto golosa. Considerava un buon pasto una melodia perfetta. Ogni sapore andava vissuto fino in fondo.
Marco lo sapeva bene. Molto bene. Per questo si era iscritto a quel corso di cucina. L'aveva fatto per lei, per stupirla, per poter preparare i suoi piatti preferiti. Un sorriso si dipinse sul suo volto. Quel corso doveva essere una sorpresa. Quanto aveva faticato per tenerlo nascosto.
«È davvero buonissimo» disse Chloe.
«Sì lo so. Sono un grande chef» rispose Marco facendole l'occhiolino.
«Odio quando fai il presuntuoso» sbuffò Chloe.
Marco scoppiò a ridere e lei non poté far altro che osservarlo. Amava quella risata: era contagiosa, era il suo faro nella notte. Quella risata le aveva salvato un sacco di giornate storte.
La cena proseguì tra chiacchiere e risate: erano pazzi l'uno dell'altra. Erano diversi si, ma si completavano, come due pezzi di un puzzle.
«Era tutto buonissimo davvero» gli disse sorridendo, mentre sparecchiavano il tavolo.
«Grazie amore mio, ma ora siediti. Lascia fare a me».
«No tu hai cucinato e io voglio aiutarti» ribatté lei prendendo i piatti sporchi.
A quel punto Marco la bloccò, le tolse le stoviglie dalle mani, le prese il viso e la baciò. Un bacio lento, profondo, passionale, così coinvolgente da non accorgersi del cellulare che squillava nell'altra stanza.
Il cellulare, pochi secondi dopo, riprese a suonare e Chloe se ne accorse: «Amore sta squillando il tuo cellulare».
Marco la zittì con un dito sulla bocca e riprese a baciarla. Lei lo lasciò fare, non era mai stata capace di combattere contro le sue labbra. Quelle morbide e calde labbra che si incastravano perfettamente con le sue.
Il telefono riprese fastidiosamente a squillare, fregandosene di interrompere un momento così intimo.
Chloe si staccò, guardò i suoi profondi occhi marroni e disse: «Dai, rispondi può essere importante».
Ma lui non ne voleva sapere, le mordicchiò le labbra cercando di impedirle di parlare ancora, lei rise e lo spostò: «Dai rispondi».
Lui sbuffò e si diresse in camera da letto, innervosito da chi aveva osato interrompere il loro momento.
C'erano una decina di chiamate, tutte fatte dallo stesso numero. Si stupì, perché lo stava chiamando a quell'ora, sapendo che era con lei e che non voleva essere disturbato? Compose velocemente il numero e avviò la conversazione.
«Ciao dimmi, cosa succede?».
Chloe lo raggiunse, incuriosita da quella telefonata. Vide Marco camminare nervosamente per la stanza, e capii che non stava accadendo nulla di buono.
«Ormai hai interrotto, perciò dimmi» disse facendo l'occhiolino e la linguaccia a Chloe che sorrise.
I minuti passavano e l'ansia di lei aumentava, erano troppi giorni che riceveva chiamate strane a cui non rispondeva.
Marco ascoltava silenzioso l'interlocutore, ma all'improvviso cambiò espressione; a quel punto lei capii che le sue paure erano fondate.
«Va bene, ti richiamerò io nei prossimi giorni e fisseremo un appuntamento» e concluse la conversazione.

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Cascare nei tuoi occhi
ChickLitAnche le storie perfette nascondono dei segreti... Chloe e Marco stanno per sposarsi, sono molto innamorati e per Marco non esiste altra donna da voler al suo fianco per tutta la vita. A soli due mesi dal matrimonio, un segreto verrà rivelato e sc...