«Ciao Riccardo, prego seguitemi. Vi ho riservato il posto migliore come promesso» li informò il proprietario Giancarlo, un uomo brizzolato sulla cinquantina, accompagnandoli al tavolo nella terrazza esterna con vista sul Po e Ponte Isabella.
«Prego signorina» disse il proprietario tirando indietro la sedia rossa per far accomodare Chloe.
«Grazie mille» rispose lei sedendosi, stupita da tanta gentilezza e premura.
Riccardo si avvicinò a lui e gli diede una pacca sulla spalla «Grazie, posso sempre contare su di te» e si sedette, mentre il proprietario sorridendo si allontanò ad accogliere altri clienti.
«Come fai a conoscere tutti?» gli chiese sistemando il tovagliolo rosa sulle gambe.
«Questo è il potere del mio fascino» si tolse la giacca e la sistemò sullo schienale della sedia.
«Dimenticavo che il tuo punto forte è la modestia» ribatté scuotendo la testa.
Riccardo annuì silenziosamente mentre si sbottonava i polsini della camicia per arrotolare le maniche, lasciando intravedere il muscoloso bicipite.
Chloe distolse lo sguardo da lui e si fermò ad osservare il locale imbarazzata. Era un ristorante davvero esclusivo ed elegante, con la sua grande sala circolare composta da tavoli quadrati coperti da una morbida tovaglia di seta bianca, con al centro una candela rossa. In fondo alla sala interna un bancone vetrato dove erano esposti i vari dessert della casa, mentre nel lato opposto una grande vetrata permetteva di godere del panorama e di accedere attraverso una porta finestra alla terrazza esterna, illuminata da lanterne appese al porticato, proprio dove erano sistemati loro due.
«Non mi hai ancora ringraziato per averti portato in questo posto da favola» la richiamò portandosi le mani dietro la nuca.
«Il posto è molto carino, peccato per il mio accompagnatore: un vero arrogante!» rispose a braccia conserte.
«Tranquilla tesoro, mi hanno detto di peggio» e scoppiò a ridere.
«Sono curiosa di sapere se è questo il posto in cui porti tutte le tue prede» domandò Chloe spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Scommetto che, sul retro della tua sedia, ci sono incisi i nomi di tutte le ragazze che hai portato qua» proseguì fissandolo dritto negli occhi con aria di sfida.
Riccardo sorrise a quelle provocazioni, la ragazza stava cercando di colpirlo e quel punzecchiamento lo divertiva molto.
Sollevò il colletto della camicia mordendosi il labbro «Ho un'agenda qui in tasca, ogni nome ha il suo voto, se farai la brava valuterò anche te» concluse facendole l'occhiolino.
Chloe poggiò le braccia sul tavolo e si protese verso di lui pronta a rispondere ma una voce femminile la costrinse a zittirsi.
«Scusate siete pronti per ordinare?» domandò la cameriera.
Si guardarono imbarazzati, colpevoli di non aver nemmeno aperto il menù.
«Dolcezza dacci ancora un minuto» intervenne Riccardo.
La ragazza mora sorrise e si allontanò seguita dal suo sguardo.
«Sei incredibile! Non te ne fai scappare una. Non cambierai mai» insinuò Chloe puntandogli il dito.
«Scusami ma il suo culo urlava il mio nome, non potevo far finta di nulla» rispose prendendo il menù.
Quel finto sguardo da bimbo innocente le strappò un sorriso, il suo modo di fare in qualche modo la divertiva, allungò la mano e prese la carta, era davvero molto affamata.

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Cascare nei tuoi occhi
ChickLitAnche le storie perfette nascondono dei segreti... Chloe e Marco stanno per sposarsi, sono molto innamorati e per Marco non esiste altra donna da voler al suo fianco per tutta la vita. A soli due mesi dal matrimonio, un segreto verrà rivelato e sc...