«Allora adesso mi dici dove andiamo?» domandò Chloe addentando la sua brioche al pistacchio.
Riccardo la fissò negli occhi notando la scintilla di curiosità che li rendeva ancora più intensi e sorrise: «Oggi con me volerai in alto, piccola».
Chloe poggiò l'ultimo pezzo del croissant nel piattino tenendo lo sguardo fisso su di lui e scosse la testa mordendosi il labbro.
«Questa brioche mi dà più soddisfazione di te» lo punzecchiò indicando l'avanzo.
Riccardo si avvicinò al suo viso e le sfioro la guancia delicatamente «Ne riparleremo stasera» e torno a sorseggiare il suo caffè ristretto.
Lei distolse le sue iridi e, avvicinando le labbra morbide alla tazzina fredda, si guardò intorno.
Aveva sempre amato gli autogrill, fin da bambina era una sosta obbligata in qualsiasi viaggio.
Era affascinata dall'aria che si respirava appena si spingeva la porta di vetro e si entrava nel locale. Sembrava di essere in una realtà parallela dove il tempo si fermava le vite si mischiavano per qualche istante, giusto il tempo di un caffè o di un acquisto al volo.
Chloe adorava sedersi in un tavolino un po' nascosto, ad osservare le persone che entravano e uscivano immaginando la loro destinazione solo dal modo di comportarsi.
Era un gioco che aveva sempre fatto con suo padre, una tradizione familiare che avrebbe tanto voluto portare avanti ma che il destino aveva deciso di interrompere senza avvisare.
Strinse il tovagliolino di carta e abbassò lo sguardo posando la tazzina sul tavolo. Riccardo notò che qualcosa non andava, lo percepiva da quelle iridi tuffate in quella tazza ormai vuota e dal suo continuare a percorrerne la circonferenza con l'indice destro.
Poggiò entrambe le mani sul tavolino e si sporse verso di lei sollevandosi leggermente dalla sedia: «Terra Chiama Chloe».
Quelle parole soffiate la destarono dai suoi ricordi, alzò il mento e si ritrovò a pochi centimetri dal suo viso: «Scusami ero sovrappensiero» disse sforzandosi di sorridere.
«Vorrei farmi un giro nella tua testa quando ti allontani così».
Chloe si pulí gli angoli della bocca con lo striminzito tovagliolino di carta e replicò: «Mi spiace ma non è aperta al pubblico».
Si guardarono e scoppiarono a ridere entrambi provocando la curiosità di alcuni clienti al tavolo accanto.
«Vado in bagno poi ripartiamo. Mi raccomando non scappare, piccola» le disse alzandosi e si incamminò verso la toilette.
Chloe annuì in silenzio e, dopo aver riportato le tazzine al bancone, si avviò tra gli scaffali.
Procedeva lentamente tra i vari prodotti in vendita: c'erano alimentari, bevande dolciumi ma anche giochi per bambini, accessori per il campeggio e riviste varie.
Poco prima della porta di uscita un espositore attirò la sua attenzione: erano pergamene con il significato del nome. Cercò curiosa la sua districandosi tra la moltitudine di quelle presenti, facendo scorrere le iridi su e giù e quando finalmente la trovò, iniziò a leggere in silenzio.
«Guarda se tra le caratteristiche c'è anche fastidiosa» la voce di Riccardo, alle sue spalle, la fece sussultare.
Chloe si voltò verso di lui e gli fece la linguaccia : «Sei davvero antipatico. Ascolta e impara: deriva dall'antico nome greco Chlóe, che significa "piantina nascente, erba tenera e verde, germoglio". Chloe era uno dei nomi utilizzati per chiamare Demetra, la dea greca della natura e delle coltivazioni. Ha un'anima curiosa e vivace che la porta a seguire tutte le tendenze del momento; Chloe è intelligente ed è capace di trovare il giusto equilibrio tra regole ed eccezioni, divenendo così un punto di riferimento per molte persone», con un sorriso soddisfatto la ripose.

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Cascare nei tuoi occhi
Romanzi rosa / ChickLitAnche le storie perfette nascondono dei segreti... Chloe e Marco stanno per sposarsi, sono molto innamorati e per Marco non esiste altra donna da voler al suo fianco per tutta la vita. A soli due mesi dal matrimonio, un segreto verrà rivelato e sc...